In un racconto di fantascienza un operaio minatore sperduto in una lontana colonia del sistema extrasolare riceve un pacco per posta,lo apre con immensa cura e delicatezza,la sua solitudine stà per finire,dopo anni di sacrifici finalmente ha potuto pagarsi una donna,non una vera naturalmente ma un ciborg,un robot più vero del vero,con cura maniacale ne ha selezionato le caratteristiche nel catalogo 3D,colore degli occhi,altezza,tipo di tatuaggi,colore dei capelli e via dicendo...mà...un momento,una piega amara si dipinge sul suo volto...non aveva comandato questa cosa,cioè si una donna mà non certo con l'epidermide colore dell'Ebano !
Ci deve essere stato un errore,certo un errore spaventoso.
Era ancora perso nella sua perplessità quando il robot apri bocca "come stà signor Qzert ? trova di suo gradimento la mia presenza? " e mentre parlava prese ad alzarsi,anche la statura non corrispondeva ai suoi desideri...
"leggo nel suo viso un che di delusione signor Qzert,suppongo che lei sia un razzista ...."e lui seccato,tetro replica netto e tagliente:"Certo che lo sono senno perchè credi sono venuto qui ?! "
Il ciborg non sembra scomporsi più di tanto e con dolcezza:" suppongo dovremmo attendere la prossima nave postale, per porre rimedio all'increscioso equivoco,poi ci vorrà un altro anno affinche la merce da lei ordinata...ecco avremo poco più di un anno da ingannare in un conflitto razziale alquanto desueto e fuori luogo date le circostanze.
In altri mondi la xenofobia imperversa sulla cosidetta vita artificiale,tutto sommato mi pare la situazione non è poi cosi sgradevole "
"Questione di punti di vista "signorina"...." aggiunse con un po di sarcasmo Qzert.
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)