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venerdì 16 luglio 2010

CHI SONO E COME NASCONO I 'LEGIONARI DI CRISTO'

CHI SONO E COME NASCONO I 'LEGIONARI DI CRISTO'
 Per padre Marcial Maciel Degollado, il discusso fondatore dei Legionari di Cristo, la «Provvidenza» si chiamava Flora Barragan de Garza. All’inizio degli anni Cinquanta, Flora Barragan è la vedova più ricca del Messico. Sedotta dal fascino e dalla spiritualità (almeno apparente) del giovane padre Maciel, Flora lo ospita per lunghi periodi nella sua splendida villa a Monterrey.
Per padre Maciel, che ha cura di farsi sempre accompagnare da almeno un paio di giovanissimi seminaristi, è un vero colpo di fortuna: Flora, infatti, non si limiterà a finanziare con generosità i progetti della nascentecongregazione, ma introdurrà anche il fondatore nel salotto buono dei più ricchi e influenti imprenditori messicani.
E padre Maciel saprà mettere a frutto queste conoscenze. Oggi il suo nome torna agli onori delle cronache perché la congregazione sta per essere commissariata.
Grazie alle donazioni di donna Flora l’intraprendente sacerdote fonderà nel 1954 a Città del Messico la sua prima scuola, il collegio Cumbres. In circa 20 anni la vedova più ricca del Messico donerà a Maciel oltre 50 milioni di dollari. Poi i rapporti si interromperanno e la figlia dell’anziana donna denuncerà il sacerdote per cercare di recuperare almeno in parte l’immensa fortuna della famiglia finita nelle mani dei legionari.
Questo però è solo l’inizio. Maciel ha un occhio particolare per individuare i più promettenti rampolli delle famiglie più ricche del Messico e convincerli a entrare nei Legionari di Cristo. Non è un caso infatti che ai vertici della congregazione, ancora oggi, si trovino i figli degli industriali più importanti del Messico, della Spagna, degli Stati Uniti. A cominciare proprio da padre Luis Garza Medina, vicario generale dei Legionari di Cristo, imparentato con donna Flora e rampollo dell’omonima dinastia al vertice del gruppo Alfa, una delle principali multinazionali del Messico (petrolio, acciaio e telecomunicazioni).
Grazie anche alle scuole e alle università destinate alle élite del paese, Maciel seleziona con cura i quadri dirigenti della congregazione. Inoltre per statuto la Legione fa sue le eredità, i lasciti, le donazioni destinate ai suoi membri che non possono tenere nulla per sé. Persino gli stipendi dei legionari che lavorano all’esterno sono girati direttamente alla congregazione. Maciel fonda poi il Regnum Christi, movimento di laici che oggi conta 60 mila membri di 37 nazionalità diverse, dei quali 970 consacrati, fra questi anche la figlia dell’ex governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio.
Vengono così coinvolti nella galassia dei legionari personaggi molto influenti del mondo economico e politico, non solo messicano. Come Fernando Gonzalez Olivieri, al vertice del gruppo Cemex, la più grande impresa di cemento e costruzioni del Messico, e Antonio Zarate Negron, direttore generale della Copamex, la principale cartiera centroamericana. L’elenco potrebbe proseguire con Federico Pozas Garcia, direttore generale del gruppo Noem (piscine e idromassaggi), Rogelio Gonzalez Lozano, direttore generale del gruppo Gonval (vetri e infissi in alluminio), Carlo Daniel Cendoya, direttore generale del Banco Compartamos. Nomi che poi si ritrovano nel board di una delle casseforti dei Legionari di Cristo, la Fondazione Altius, al cui vertice c’è, ancora una volta, padre Luis Garza Medina, legato al gruppo Alfa.
Investimenti azionari e immobiliari, compravendita di palazzi e terreni, prestiti, cessioni: accanto alla spiritualità e alla pastorale, l’attività della Legione di Cristo è accompagnata da una frenetica attività finanziaria, tanto vorticosa quanto opaca. Perciò padre Maciel decide di creare una struttura parallela, gestita dai laici del Regnum Christi. È il gruppo Integer: una vera e propria holding suddivisa in sei aree di intervento alle quali fanno capo altri enti e strutture della galassia dei legionari.
Direttamente, o attraverso le sue controllate, il gruppo Integer gestisce tutto il patrimonio dei legionari e fornisce i mezzi necessari alle diverse strutture e attività. Accanto alle 15 università, i 43 istituti di studi superiori e i 175 collegi gestiti dai legionari, c’è un’inestricabile rete di partecipazioni azionarie, fondi, società nazionali e multinazionali molto difficile da ricostruire. Numerosi fondi cosiddetti etici, come l’Integer ethical fund, gestito dal Banco Pictet del Lussemburgo, raccolgono e investono eredità, donazioni e stipendi dei legionari.
Una piramide finanziaria, insomma, che protegge l’immenso patrimonio della congregazione e del fondatore e sulla quale nemmeno i cinque visitatori apostolici, inviati da Benedetto XVI, sono riusciti a fare luce. Anzi, mentre era in corso l’ispezione del Vaticano, i vertici del gruppo Integer hanno continuato a operare indisturbati nell’estremo tentativo di blindare il patrimonio della Legione rispetto alle richieste di risarcimento delle vittime e dei figli di Maciel. È stato messo in vendita persino il quartier generale dei legionari negli Stati Uniti, a Orange nel Connecticut.
Sorprende che fino a questo momento i comunicati ufficiali della Santa sede non abbiano mai sfiorato la questione degli aspetti economici e patrimoniali dei legionari. Tuttavia, l’annuncio di una nuova visita apostolica al movimento Regnum Christi potrebbe preludere a un’attività ispettiva rivolta anche alle strutture finanziare gestite dai membri del movimento. Intanto il cardinale messicano Juan Sandoval Iñiguez, arcivescovo di Guadalajara, appare come il più accreditato per il difficile ruolo di commissario della Legione.

1 commento:

  1. ma ancora non si sa che i legionari sono stati commissariati? è vero che la questione finanziaria non è stata ancora toccata.

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)