Lo so che sono molto strane queste opere Surrealiste,grottesche ma in alcune di esse appare chiaro il tema che stà a cuore (all'orientale) all'artista,curiosamente potremmo affermare che si tratta del parente complesso di Topor in missione speciale nel Sol Levante.
La sua critica feroce,spietata e fatalista,rassegnata un po Dark-barocca e certamente molto surreale,Dada ma con poco spazio all'humor anche quello nero di Topor è incentrata sull'uomo macchina,il consumismo,la merce e l'uomo merce,oggetto d'uso,mobile o fisso che sia sempre immerso in una desolante alienante solitudine coatta con i tratti della patologia.Osservate come nel parto del Coccodrillo nasce un nuovo predatore accolto affettuosamente e coccolato,è la metafora della trasmissione del sistema da una generazione all'altra della schiavitù consumista.
Oppure il ragazzo lavandino che con le lacrime salate (di mare) nutre una cimice o pulce di mare (...) per chi non lo sà si attacca alla coda del pesce e lo mangia poco alla volta e non c'è modo per il pesce di liberarsene!
non conoscevo l'artista,certo che le sue opere sono un vero pugno allo stomaco,diretto che lascia senza fiato.
RispondiEliminaSembra una novella Divina Commedia e più precisamente l'Inferno con i suoi gironi ma anzichè essere fantasia è realtà nuda e cruda di troppi esseri umani sbattuta in faccia.
E' un ribollire di tristezza,rabbia,dolore ma anche sconforto e rassegnazione.
fiammifero
In Giappone il consumismo è un incubo senza fine...lui lo rappresenta con il sarcasmo dada di un Topor il polacco,tra i più grandi surrealisti neri espressionisti del secolo
RispondiElimina