nella migliore delle ipotesi hanno disotterrato l' intero cimitero di un villaggio,nella peggiore prima li hanno sparati tutti e poi ad esequie avvenute li hanno dissepolti!
Nell'antica Grecia ai piedi del Partenone certi filosofi provocatoriamente praticavano il cannibalismo volendo affermare prepotentemente la non sacralità del corpo umano nella speranza di annientare la gerarchia criminale che opprimeva con il "pensiero magico" il corpo stesso,il suo Eros e la sua Ataraxia (felicità).
Ma di qui a passare a questo stato di cose (...) in nome del potere che scaturisce da chi maneggia con disincanto il culto del "vitello d'oro" nascondendosi dietro la scienza ce ne passa,qui siamo precipitati nel retrobottega non di un apprendista stregone (...) ma di un macellaio che riserva il filetto ai clienti migliori e più esclusivi!
Una mera fantasia pensare che c'è qualcuno che crede che con certe sostanze chimiche di origine umana (...) sia possibile un prolungamento della vita ?
Una fantasia ipotizzare che non sono pochi con immense disponibilità economiche a cercare l'elisir di lunga vita esattamente come fece il Re degli Zulù Chaka nel 1780 (Sudafrica) allor che spedi un bianco alla ricerca di detto elisir coprendolo d'oro ?
Con l'arrivo del Viagra e altre sostanze " erotizzanti " è finita se cosi si puo dire la corsa alle sostanze che spalancano le porte dell'orgasmo a qualunque età,ma si è accesa un'altra terrificante competizione tra certe multinazionali,quella dell'immortalità e quanto riportato qui sotto è solo la punta di un iceberg rispetto alla terrificante realtà in cui sono vittime il Messico,l'America Latina e l'India e Deus solo sà chi ancora.
Confidiamo dunque in Bill Gates e company,loro vorrebbero scannerizzare la mente di un essere umano e immettere il tutto in un organismo senziente,intelligente,un marchingegno elettromeccanico,qualcosa di vicino alla sfrenata immaginazione di Leonardo Da Vinci impastata con quella di Asimov il grande scrittore di scientfiction.
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)