Un'opera immane di incommensurabile grandezza elevata al culto di una divinità che sembra non accontentarsi mai della devozione dei suoi fedeli.
Non dubito che anche stavolta la città saprà come sempre è avvenuto giungere in soccorso del suo più celebrato simbolo.
Magari la diocesi,l'arcivescovado stavolta farà qualche passo in più per avvicinare alla città la complessa gestione della "Fabbrica del Duomo" aprendo ad essa i bilanci e rinnovando la gestione della fabbrica producendo ed è una proposta i "laboratori del marmo" affinche giovani studenti,artisti possano acquisire non solo il mestiere ma proiettarsi nel futuro attraverso la sapienza quasi millenaria della fabbrica del duomo e dei suoi restauratori..Clic sulla foto per accedere alla galleria fotografica
Passeggiare nello spazio angusto di questo minuscolo terrazzino a strapiombo sul vuoto di piazza Duomo è un’esperienza difficile per chi soffre di vertigini, ma utile a capire perché l’arciprete del Duomo, monsignor Luigi Manganini, lanci un appello accorato: "I restauri della guglia maggiore devono partire al più presto. Servono quasi nove milioni per far partire il cantiere. Sono soldi che la Veneranda Fabbrica del Duomo non ha, ma non c’è più tempo, non si può aspettare" Leggi l'articolo di Zita Dazzi
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)