google6a3fa170c1192d09.html 100cosecosi 100cosecosi: INCENDIARSI IN CIMA ALLA COLONNA E IN GROPPA ALL'AQUILA

giovedì 3 giugno 2010

INCENDIARSI IN CIMA ALLA COLONNA E IN GROPPA ALL'AQUILA

ATTENZIONE IL VIDEO E MOLTO PIU SCIOCCANTE DELLE FOTOGRAFIE !


Clic sulla foto per accedere al VIDEO in fondo alla pagina dopo il reportage...
" Non sprecate il vostro suicidio: ammazzate prima qualcuno che vi è odioso. "
Marcello Marchesi
"Il suicidio! ma è la forza di quelli che non hanno più forza, è la speranza di quelli che non credono più, è il sublime coraggio dei vinti! Già: in questa vita c'è almeno una porta che possiamo sempre aprire per passare dall'altra parte! La natura ha avuto un moto di pietà: non ci ha imprigionati." 
Guy de Maupassant
SI PUO SPINGERE UN UOMO A FARE QUESTO?





Ecco credo che in tanti la pensiamo come Tolstoj pure se la sua visione riflette il dolorismo catto-cristiano "la valle di lacrime" ma credo anche ed è una mia opinione personale che il piacere,l'Ataraxia,la felicità in greco è una componente essenziale alla vita di ogni essere umano,dice Gabriele D'Annunzio : " Non ha nulla da insegnare chi ha molto sofferto! " privarlo dell'accesso alla realizazione del suo Eros è criminale e stupirsi dei modi in cui si manifesterà poi la "follia" mi pare sappia molto di rimozione,un nascondere la testa sotto la sabbia ,un non voler vedere un altro essere umano che soffre ci destabilizza perchè sappiamo quanto sia fragile l'equilibrio malfermo con cui muoviamo i nostri passi in un quotidiano occidentale scabrosissimo!
L'Europa oggi vive scossoni tremendi (...) e quanto ci scuote nel profondo si stempera in un che di abitudine mentre questi fatti rivestono un carattere eccezzionale in termini di sintomo!
Questo genere di episodi,in questo caso un suicidio (è quasi sempre una protesta) come ne vedemmo soltanto agli albori della guerra del Vietnam,i Bonzi che bruciavano vivi immersi nella preghiera e anche qui se ci fate caso pare la vittima in uno stato di insensibilità estatica...la sua disperazione sovrasta il dolore a tal punto che l'ossevatore ne è scosso in profondità; è a mio parere un segnale che deve investire la politica e l'economia,queste dinamiche,queste proteste immerse in un silenzio assordante (...) recensite quasi esclusivamente nei siti "Extreme" e raramente nella cronaca nera quotidiana.
Basaglia  fece chiudere gli ospedali psichiatrici italiani sperando in tal modo di obbligare la società civile ad una riflessione più seria,profonda sul mal di vivere e provocatoriamente affermando:" la pazzia non esiste" ha perso la sua più importante battaglia,obbligare la società civile a prendersi cura dei più deboli oggi è una Utopia e non più un sogno!
 
Lev Tolstoj-Ci si può domandare se è ragionevole e morale – questi due termini sono inseparabili – uccidersi.
No! Uccidersi è irragionevole, così come tagliare i polloni di una pianta che si vorrebbe estirpare. Essa non morrà, crescerà irregolarmente, ecco tutto. La vita è indistruttibile, al di là del tempo e dello spazio. La morte non può che cambiarne la forma, mettendo fine alla sua manifestazione in questo mondo. Ma rinunciando alla vita in questo mondo, io non so se la forma che essa prenderà altrove, mi sarà più gradita e in secondo luogo io mi privo della possibilità di imparare e di acquisire a profitto del mio io, tutto ciò che avrei potuto apprendere in questo mondo. D'altra parte e soprattutto, il suicidio è irrazionale perché, rinunciando alla vita a causa del disgusto che essa mi provoca, io mostro di avere un concetto errato dello scopo della mia vita, supponendo che serva al mio piacere, mentre essa ha per scopo, da un lato, il mio perfezionamento personale e dall'altro la cooperazione all'opera generale che si compie nel mondo.
Ed è per questo che il suicidio è immorale. All'uomo che si uccide, la vita era stata data con la possibilità di vivere fino alla sua morte naturale, a condizione di essere utile all'opera generale della vita e lui, dopo aver goduto della vita, finché gli è parsa gradevole, ha rinunciato a metterla al servizio dell'utilità generale, appena gli è divenuta spiacevole; mentre verosimilmente egli cominciava a divenire utile nel preciso istante in cui la sua vita si incupiva, perché ogni lavoro comincia con travaglio.

1 commento:

  1. Metafore sublimi e trombe moraliste da standing ovation: lasciare questa terra così perfetta, questa natura così materna, con un gesto così vigliacco.

    La vigliaccheria è mancanza di coraggio, sfido
    chi si batte il petto ad affrontare la morte così, sfido le istituzioni ad affrontare le caste che impongono affitti impagabili ed economie pazzesche anzichè muovere pompieri per spruzzare qualche goccia su un uomo che hanno reso cadavere loro ben prima

    RispondiElimina

"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)