Il Cristo del Mantegna |
Che Guevara |
100COSECOSI- Saviano ha ragione,non ragiona da icona che sà l'uso che viene fatto della sua immagine e dello sfruttamento mediatico in cui incorre una icona (...) e a digiuno del fatto d'arte (...) ignora che le icone,buone,belle o cattive che siano divengono nella comunicazione un senso,un significato che aiuta a schiudere altri sensi,li aiuta a farli emergere (con l'ironia o talvolta il grottesco) e per cosi dire l'immagine-icona entra nel linguaggio comune con il suo carico di provocazione,se fosse possibile dovrebbero certe immagini icone entrare in pianta stabile anche nei dizionari (...)
Una immagine "profetica" che lo apparenta al destino del Cristo di Mantegna e direi alla più famosa immagine del Che Guevara morto sulla barella (...) forse vuole disinnescare insieme alla provocazione una certa volontà,auspicio, per cosi dire di chi gli vuole male (...) tutta quella gente che si sente imbarazzata dalla sua presenza,insomma l'immagine,il fotomontaggio mette il dito nella piaga,nelle contradizioni che è capace di esprimere questo paese.
Tra chi gli "vuole bene" annoverateci anche Emilio Fede uso con il Bazoka catodico innaffiare il suo personale girdinetto di pecorelle alienate...
Infine stona che la provocazione venga attuata su Max,una rivista edonista,molto effimera a cui và riconosciuto il coraggio d'aver fatto emergere con l'immagine una discussione non ancora affrontata e su cui si sorvola allegramente quasi ci si abbia fatto l'abitudine: "possibile che in questo paese appena ti muovi,ti agiti tutti ti vogliono morto? "
Roberto Saviano ritratto da Tullio Pericoli
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All'Ara Pacis in mostra 53 oli su tela dell'artista esposti fino a settembre. I volti e le vedute: stringate pennellate come solchi nei campi Leggi l'articolo di C. A. BUCCI
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)