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Povolzhye è la grande fame causata da una lunga carestia che imperverso in Russia dal 1921 al 1923,fece oltre 5 milioni di morti,un Olocausto a cui si dice ...contribui non poco il disordine intervenuto dopo la Rivoluzione di Ottobre.
La carestia fu causata da una combinazione di effetti, con i danni provocati alla produzione agricola già dalla prima guerra mondiale e, in seguito, dagli scontri della Rivoluzione russa e della guerra civile con la sua politica del comunismo di guerra. Una delle siccità russe intermittenti colpì nel 1921 aggravando la portata della catastrofe nazionale. In molti casi il disinteresse delle amministrazioni locali, che si resero conto troppo tardi della portata del problema, contribuì alla tragedia. Ad esempio, nell'estate del 1921, metà dell'area arabile della Crimea fu distrutta dalla siccità, ma non furono richiesti aiuti fino a maggio dell'anno successivo.
La carestia fu causata da una combinazione di effetti, con i danni provocati alla produzione agricola già dalla prima guerra mondiale e, in seguito, dagli scontri della Rivoluzione russa e della guerra civile con la sua politica del comunismo di guerra. Una delle siccità russe intermittenti colpì nel 1921 aggravando la portata della catastrofe nazionale. In molti casi il disinteresse delle amministrazioni locali, che si resero conto troppo tardi della portata del problema, contribuì alla tragedia. Ad esempio, nell'estate del 1921, metà dell'area arabile della Crimea fu distrutta dalla siccità, ma non furono richiesti aiuti fino a maggio dell'anno successivo.
Per approfondire vi consiglio la pagina di Wikipedia invitandovi al contempo ad una certa attenzione verso le informazioni che elargisce con inusitata generosità poichè le stesse informazioni su altre pagine in altre lingue (controllate la pagina francese...) sono seriamente contestate e messe in causa per la scarsa documentazione fornita a sostegno delle tesi esposte che si tratti di Anticomunismo ?
Personalmente credo che il numero delle vittime sia stato maggiore,riconoscerlo significa per le potenze (tutte) ammettere sino a che punto puo spingersi il "gioco" strategico della politica...
Le foto qui sotto sono state fatte da un viaggiatore giapponese,gli è andata bene perchè non pochi furono quelli che vennero mangiati in questo spaventoso dramma,i fatti di cronaca dell'epoca riportano di madri impazzite che si mangiano i figli,delle prigioni in cui si serviva per pasto i detenuti deceduti della sera prima,degli ospedali e del personale paramedico che aprivano macellerie di carne umana,insomma nessun limite all'immaginazione e come potete constatare dalle immagini ad un certo punto in molte località l'invito a nutrirsi dei cadaveri,in altre la polizia distaccata nei cimiteri per fare la guardia alle "care" salme,una galleria "dell'orrore" cannibale alla George Romero.
Tra le tante forme di Cannibalismo mi vien di citare quello dei filosofi dell'antica Grecia che sotto le colonne del Partenone cercavano provocatoriamente di desacralizare il corpo umano,l'Eros (...)
Noi pensiamo che il cannibale sia uno che considera gli altri come un animale da mangiare.
In realtà il cannibalismo ad esempio quello rituale dimostra il contrario: manifesta, sì, il disprezzo per il nemico, ma anche il bisogno di cibarsi di esso. E' un'ammissione, insomma, della propria incompletezza. I cannibali Tupinamba sono un esempio emblematico di molti temi: dell'incorporare l'Alterità, ma non solo, questo cannibalismo è importan te anche dal punto di vista passivo, perché il guerriero Tupinamba sa che lui stesso finirà per essere mangiato dagli altri, e la sua ideologia gli dice che questa è la «morte degna».
Non morire nelle amache, come le donne, o imputridire sotto terra, ma raggiungere la completezza venendo ingoiati dall'Alterità.
Gli altri sono le tombe di noi.
E' un tema splendido,affascinante e vertiginoso: i primi osservatori del Cinquecento parlavano di una «tanto strana tragedia».
Tant'è che il guerriero, una volta fatto prigioniero, viene lasciato libero di muoversi nel villaggio, ma non ne fugge.
Perché insegue il suo sogno: la Bella Morte.
Bene,chiusa la parentesi amazonica per rimettervi di buon umore (...) messa li per farvi riflettere su uno dei tanti aspetti e significati del cannibalismo (...) ritorniamo alla questione che più mi preme,abbiamo ancora oggi un che del tabù a parlare di questi fatti,di queste tragedie inficiando cosi gravemente il dovere della memoria,in essa la lezione da trarre per salvaguardare i nostri giorni dal ripetersi di tali catastrofici eventi.
Purtroppo c'è il sentimento religioso che complotta affinche si realizzi una rimozione del dramma interpretandolo come una vergogna indicibile,inconfessabile;eticamente e moralmente sarebbe più spregevole uccidere un essere vivente per nutrirsene che nutrirsi di una "carogna" umana !
Durante l'assedio di Stalingrado la fame uccise quasi un milione di persone,soppravisse il 25% di essi solo nutrendosi dei propri simili...nei campi di sterminio nazisti il fenomeno non era affatto raro e anzi venne incrementato dai nazisti per conseguire "sensibili" economie nelle forniture alimentari dei campi di "prigionia" (...) al contempo evidenziato come atto di vile barbarie praticato da una razza inferiore la qual cosa avrebbe certamente alienato l'empatia naturale che il soldato tedesco avrebbe potuto nutrire verso i prigionieri,cosi si spiega la loro indifferenza verso i peggiori trattamenti a cui erano sottoposti i bambini e i neonati usandoli per "giocare" al tiro a segno (...)
Voglio dire che il "cannibalismo" è un dramma usato strumentalmente (...) ancora oggi per imporre la superiorità di una civilizazione sull'altra finalizandola al Colonialismo.L'argomento è lungi dall'essere esaurito da questo post,e c'entra eccome se c'entra con l'arte (questo è un blog d'arte) avere una coscienza storica,una memoria delle tragedie più spaventose che l'umanità ha toccato in tempi recenti,al pari dell'Olocausto,a questo seguirà un'altro post in cui una opera d'arte contemporanea proverà a sollevare il velo su questo tabù.
Le fotografie fanno parte della collezione di un viaggiatore giapponese dell'epoca
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un articolo molto interessante,mai letto nulla in proposito.
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