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venerdì 30 aprile 2010

Hermann Nitsch L'Anticristo

L'argomento,il fatto d'arte Herman Nitsch è cosi complesso che per forza di cose saro obbligato a una sintesi brutale e non neccesariamente razionale,logica,resto pur sempre un dilettante nei cenni critici o presentazione delle opere e degli artisti che qui vedete;la sua arte reclama,almeno credo una esposizione emotiva ed io ve la do in frammenti sparsi.
Cerchero di fornirvi delle tracce di lettura affatto esaustive ma quantomeno a voi neccessarie per una visita breve,ragionata ed appassionante.

Innanzitutto trovo deprecabile che "l'arte" necessiti del sacrificio animale per sottolineare l'irrazionalità della violenza e la sua inutile gratuita bestialità o psicopatologia.
Già è accaduto con grandissimo scandalo che a una Biennale in Costarica fosse fatto morire di fame un cane in una galleria d'arte,ne avrete senz'altro sentito parlare (...)l'artista un tale Guillermo credo abbia ricevuto  un gravissimo colpo alla sua carriera per questo,nel web vennero raccolte due milioni di firme contro di lui(...)

Poi credo che tutti sappiate delle pratiche "doloriste" qui e là per il mondo,pratiche che vogliono imitare la divinità o dedicare alla divinità una certa sofferenza interpretando questa come sadica (...)chesso i flagellanti dell'Irak e dell'Iran durante la Ashura o quelli delle processioni spagnole o del sud Italia sino a pretiche mutilanti per non parlare degli usi in CL del silicio di cui faceva uso anche papa Wojtila o per finire le crocefissioni nelle filippine per celebrare la Pasqua,questo è il "dolorismo" (...)
Voglio dire che la liturgia gnostica,rituale,psicanalitica sciamanica e cannibale di Herman cerca di darci a bene che la purificazione-esorcismo passa neccessariamente attraverso il dolore,un po come se una donna stuprata per esorcizzare la violenza che ha subito debbe farsi stuprare di nuovo!!!
Insomma non siamo più in un romanzo di Agata chistie in cui l'assassino torna sempre sul luogo del delitto!

Infine che tutto il suo affanno per sottrarre l'uomo al Pensiero magico" finisce per ricacciarcelo perchè la sua Arte e ritualità o liturgia è,e resta come il satanismo,un fatto religioso,esso affonda nel pensiero magico judeo,ebraico da cui sono scaturiti il Cristianesimo e l'Islam con le conseguenze che sappiamo (...)
Herman sembra ignorare che esistono ben altre pedagogie per esorcizzare la violenza e l'animo di una società abbruttita smarrita o quantomeno confusa e opportunisticamente senza memoria!

Si dice da tempo che l'intelligenza degli austriaci la si misura da come sono riusciti a convincere il mondo che il piccolo caporale Adolf Hitler era tedesco!
Herman brilla di questo peculiare genio e la sua opera è estremamente lucida convincente coerente proprio perchè lui è austriaco,se infatti il bordello cannibale,la messa blasfematoria che allestisce la realizzasse un italiano o un americano la provocazione estrema avrebbe molto meno senso se non addirittura precipiterebbe nel ridicolo del trash da film dell'orrore di serie B.

Il suo paese e Herman stesso conservano nella memoria più o meno consapevolmente l'Olocausto,la Shoa,quello che è stata la Seconda guerra Mondiale!

Comprendo la potentissima iconoclasta e scabrosa rievocazione che realizza in modo molto più brutale dei fratelli Jake e Dinos Chapman i quali preferiscono scandagliarla la storia,filmarla attraverso la loro scultura installazione piuttosto che suggerirla attraverso rituali che evocano riti collettivi di massa alla Goebels!

Per venire al'italia tutta questa mostruosa orrida sanguinolenta messa in scena rispecchia fedelmente l'orrore e l'affermarsi di un certo cinico pensiero politico che ha posto la memoria storica nel cassetto degli oggetti smarriti pur di conseguire i suoi sporchi fini.

Un mostro di sapienza,di cultura,liturgia gnostico-esoterica,cavalca la filosofiala psicanalisi,la Storia,la politica,gli autoritarismi,i fascismi e i nazismi,noi italiani possiamo un po comprenderlo attraverso pasolini e il suo film "Salo e le 120 giornate di Sodoma"...il sentimento "religioso" con passi blasfematori grevi,sanguinari e dissacranti,un iconoclasta travolgente che semina un tal numero di indizi/tracce sparsi nella storia dell'uomo che è veramente difficile districarsi e dare un nesso logico a tutto,l'unico filo che unisce tutte queste tracce è il sangue con un inizio costituito dal Maiale l'amico prediletto dei filosofi perchè non guarda mai il cielo (...) l'amico di Epicuro e il simbolo nel nostro tempo di un certo edonismo (...) e una fine da identificare nella croce,nella civilizazione cristiana (...)

Sul fatto-crimine religioso ci è andato cosi pesante che il nostro amico artista si è fatto per ben tre volte la galera in Austria quella felix e morigerata qualcosa a che fare con la Padania felix (...)a quanto so certi cattolici lo identificano come un Anticristo,molta gente si segna al suo passaggio;nel suo teatro mette in scena delle liturgie purificatorie prese di sana pianta dai riti esorcisti degli Animisti africani,non che ci volesse molta immaginazione un qualsiasi testo di Antropologia umana riporta dettagliatamente i rituali feticisti intorno al corpo senza bisogno di scomodare de Sade, Friedrich Nietzsche, Sigmund Freud,anzi quando qualche eccellente critico ficca de Sade nella citazione d'arte di Herman commette una grossa bestialità,Sade è solo un genio marcio dentro,lo è sempre stato a dispetto del suo talento visionario e letterario,un monumento si ma votato alla pulsione di morte,un depravato o uno psicopatico che ammazzava la gente per diletto con gran rispetto invece per le marchesine dell'alta società!
Avessero detto Bataille poteva andare...vabbe.

Crea atmosfere da mattatoio,follia,verrebbe da pensare che questo orrore visionario è frutto soltanto della sua mente malata...sarebbe bello se non conoscessimo i mattatoi delle dittature,tutte,i centri di tortura da quelli di Pinochet ai nazisti o sino a quelli dell'Argentina tristemente noti in film recenti,in questi orridi luoghi si consuma il fiero pasto cannibale inteso nella sua accezzione più vasta comprendendovi anche il consumismo...

Per concludere Herman è senz'altro un artista che fà riflettere,aiuta a riflettere e forse vista la piega che stà assumendo l'Europa politica,dei diritti civili nei nostri giorni una buona parte della sua opere per quanto sia lecito decontestualizare (...)diventa vitale,neccessaria e utilea produrre una riflessione capace d'incidere come il bisturi le carni di un corpo,di un Eros malato.

La messa comincia potete cominciare a viverla in questo frammento di Web,buona visione.
 

L’arte di Hermann Nitsch è fortemente influenzata dalla sua ammirazione per autori e artisti come de Sade, Friedrich Nietzsche, Sigmund Freud e Antonin Artaud. Nel suo manifesto puntualizza come le sue azioni debbano suscitare nello spettatore disgusto e ribrezzo, per innescare una controreazione di catarsi e purificazione.
L’opera di Hermann Nitsch trova la sua massima espressione nel Teatro delle Orge e dei Misteri, opera d’arte totale che si riferisce, come già lo suggerisce il nome, alle orge dionisiache dell’antichità e alla tradizione teatrale medievale del Teatro dei misteri. Infatti, il Teatro delle Orge e Misteri ha una forte valenza rituale e sacra.
Nitsch cerca di insinuarsi nel subconscio del singolo colpendolo con immagini di animali sanguinanti e sacrificati in croce, ebbrezza, nudità e sangue. In questi giochi rituali, che durano diversi giorni, si incitano gruppi di persone a squartare bestie da soma, a tirarne fuori le viscere e a calpestarle, a imbrattare di sangue delle persone crocifisse e a unirsi in un rito collettivo di frenesia, basato su riti liturgici e sacri.
Questi gesti portano il singolo ad entrare in contatto con il proprio essere animale più profondo e istintivo, e quindi a toccare gli ambiti più bui e nascosti del proprio essere, che sono normalmente repressi dalla società umana. I partecipanti all’opera di Nitsch vengono costretti a vivere con una presa di coscienza questa totale disinibizione degli impulsi animali, e con questo anche la nostra innata potenzialità e tendenza alla violenza e alla distruzione. La decadenza radicale verso la sensualità ha come risultato una reazione catartica e purificatoria, e quindi l’ascesa alla spiritualità.

HERMANN NITSCH SCANDALO PER DUE

FINE settimana torinese per Hermann Nitsch, il grande artista austriaco (è nato a Vienna nel 1938) ideatore e fondatore di Arte in Azione. Ieri sera era presente all' inaugurazione del nuovo allestimento della Gam e della mostra «Teatro della Performance», che lo vede tra i protagonisti. Stasera alle 18.30è invece alla casa d' aste e galleria Sant' Agostino, in corso Tassoni 56, dove si apre un' antologica dedicata all' esponente del Wiener Actionismus, con oltre 30 opere realizzate dagli anni ' 80 a oggi, tra le quali numerose spettacolari tele di grandissime dimensioni. E sono opere enormi anche quelle esposte nella mostra a cura di Danilo Eccher, dedicata allo spazio in cui avviene la performance dell' artista, laddove restano le tracce del segno, del gesto, dei colori, delle parole. Insieme ai lavori di Kazuo Shiraga del gruppo Gutai, artista già presente a Torino nel ' 59 che usava il corpo come «uno strumento pittorico vivente» continua a leggere....


 































































2 commenti:

  1. Rien de nouveau au niveau lecture de la société mais à il y a quelque chose d' exceptionnelle..Nous humains nous sommes conditionnés à réveiller notre inconscient par certaines couleurs dont le rouge occidental et à réfléchir par la guillotine chrétienne...Mais la scénographie est propre tellement hygiénique qu'elle nous force à aller aux toilettes!!...Merci à l'artiste.

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  2. questi eventi che Nietsch realizza sono solo
    una goccia d'acqua nel mare di violenza che tutti i giorni l'uomo compie sul proprio simile e la natura.
    Nietsch urla all'umanità la tragedia che è in
    corso.
    L.P.

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)