sabato 17 aprile 2010
Banksy Street Art e i Turisti
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Non c'è bisogno che vi dica io del protipo sub-umano del turista medio,ad occhio e croce nel mondo ce ne sono a miliardi e putroppo sono inevitabili,sono come la grandine,le cavallette,le tempeste,dove arrivano loro tutto cambia,obbligatoriamente in peggio...
Questa modesta gallia di Bansky ne tocca sensibilmente il nervo scoperto,io ne ho conosciuti parecchi di "turisti" quando li incontravo in Africa li guardavo un po schifato,coniai per loro un neologismo:" tour delle piscine " mi sembra che dica tutto.
Cocciai contro l'arroganza alimentare che li spingeva a sperimentare gelati e pasticceria iperbatterici a 45° all'ombra e affettati misti dopo un bel piatto di spaghetti alla Bolognese,inutile aggiungere che per forza di cose la dissenteria li puniva severamente e la piscina la scrutavano seduti sulla tazza del cesso!
Ce ne sono anche di sensibilmente maturi,persino un po eccessivi e pure questi li ho incontrati pure se un po meno spesso rimediandoci stress e dolori muscolari alle gambe:per intenderci gente che quando capita in un posto sà già quanti musei sono da visitare nel raggio di 100 chilometri,stabilendo a priori cronometro alla mano persino le soste per fare pipi tra un museo e l'altro,un autobus e una camminata affrettata prima che chiuda l'ultimo della lista,qual'è il ristorante migliore dove prendere una bella fregatura grazie alle " guide universali dell'autostoppista "!
E quali souvenir sono più autentici,vale a dire non provenienti da Hong Kong!
I turisti insomma e certi paesi in cui davvero il turismo apporta un po di preziosa valuta ma mette a dura prova i sentimenti,la generosità,il cinismo,una discesa agli inferi da cui è veramente difficile uscire indenni,parlo dell'India e degli spettacoli che riserva,nella migliore delle ipotesi si torna a casa nudi,un jeans e tuttalpiù una tshirt,il resto lo si è ragalato strada facendo sfoggio di civiltà e di cuore,i migliori appena scendono dall'aereo regalano tutto,quelli che hanno pelo sullo stomaco prima di partire,i preveggenti,umanisti portano con se chili di medicinali da donare ai bisognosi,gli incoscienti non rinunciano all'oggettistica che fà tanto status,ad esempio le Nike che provvidenzialmente i ragazzini indiani (gli scugnizzi locali) provvederanno a fottere durante una visita al tempio induista o al Thaj Mahal.
Purtoppo l'argomento è sterminato e non basta un post per liquidarlo,come dice Qzert : " ogni essere umano è circondato da turisti e se ne ammazzate uno probabilmente o è un parente prossimo o un amico per cui tanto vale fare buon viso a cattivo gioco ".
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)