Atelier ed Eros |
Non so oggi se ne esistano altri come quello,ne dubito fortemente l'Arte Contemporanea e il "mercato" non favoriscono più il lavoro di gruppo,lo scambio ed il confronto,una feroce regressione culturale sfociata nei fatti (...) che conosciamo non facilita le cose,tuttavia l'atelier di un artista,la bottega,resta nella storia dell'arte centrale,come certi caffè per la letteratura o le piazze per la storia e la politica.
Quando "smontarono" per usare un eufemismo, per inventariarlo l'atelier di Pablo Picasso vi fù chi grido alla profanazione,già allora era vivo il concetto di "installazione" come fatto d'arte grazie a Salvador Dali e altri (...),sono passati 30 anni ed ancora oggi gli atelier d'arte dei grandi maestri vengono ricostruiti "altrove" basandosi su fotografie e quadri,totalmente decontestualizati dai luoghi che li videro in origine vivi,il quartiere,certi luoghi della città con una certa vita,dovrebbe esistere una autorità,una istituzione nazionale che si occupa di porre i sigilli sulle porte degli atelier che perdono il loro "padrone",impedire che venga asportata persino la polvere!
Picasso non voleva che le donne delle pulizie scopassero o soltanto facessero la polvere agli innumerevoli oggetti che popolavano il microcosmo e le collezioni del suo atelier.
Infine...accadrà mai che un laureando in storia dell'arte faccia una tesi sulla Storia degli atelier d'arte?
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)