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giovedì 25 febbraio 2010

Facebook gruppo:Reintroduzione del reato di omosessualità

Eppure sarebbe tanto facile: basterebbe NON iscriversi a gruppi civetta, neppure per insultarli. Cosa se ne farebbe il TG di un gruppo con 4 iscritti? Non è una notizia. Perché la notizia, cari miei, siete voi che vi iscrivete.

E’ stata la prima cosa che ho pensato, ma non ho osato scriverla. Poi per fortuna ha provveduto Gilioli, imprimendo il suo marchio di autorevolezza ai miei più nascosti sospetti.
Come mai, mi chiedevo, ogni volta che in Parlamento si deve discutere qualche legge relativa al web salta fuori il sito nazista o la pagina Facebook delirante? E per “salta fuori”, s’intende ovviamente il venir squadernata su ogni TG della sera, con grave scandalo ed indignazione del popolo tutto.
Ma se finora poteva esserci qualche barlume di credibilità nelle pagine che inneggiano ad esempio ai lanciatori di souvenir, con il gruppo Facebook che invoca la morte dei bambini down (con tanto di foto di delizioso faccino di neonato con l’insulto stampato in fronte) si è raggiunto e oltrepassato il limite dell’assurdo e del ridicolo. Forse finora non ci eravamo scandalizzati abbastanza.
Vi pare inverosimile che sia un trolling? Eppure il meccanismo è semplicissimo, basta ispirarsi al viral marketing. Ecco come si fa. Si crea una pagina Facebook inneggiante alla cosa più ignobile e assurda venga in mente, tale da destare indignazione persino nel più efferato dei criminali (che so: “evviva i mafiosi che gettano i bimbi nell’acido”, così per dar loro un’idea); la pagina viene firmata con nomi da fumetto: il Vendicatore Nero e il Malvagio Mascherato sono nickname alla Tom Sawyer, atti a destare paura solo nei bambini dell’asilo e nei giornalisti italiani. Poi, si segnala tale gruppo presso tutti i contatti di altri account.
In un attimo, il gruppo conterà migliaia di iscritti: ovvero, tutti coloro che si iscrivono subito per insultare i creatori della pagina. Si, perché la stampa fa finta di non saperlo, ma anche per dissociarsi da un gruppo occorre prima iscriversi.
Il regalino è pronto. Giornali e TV si buttano a pesce a raccontare ai milioni di italiani che non sanno neppure come ci si collega ad Internet (ma che sanno usare perfettamente i loro cellulari) che la Rete è sentina di vizi e collettore di bassi istinti criminali, i politici si precipitano a rilasciare dichiarazioni indignate (si indignano a compartimenti stagni), e il Parlamento propone soluzioni fantasiose quali costringerci a dare la carta d’identità ogni volta che battiamo un tasto sul PC. Bisogna pur combattere certe efferatezze!
Facebook si presta benissimo a tali operazioni di viral trolling di regime. Se ne sta, indifferente a tutto, a Palo Alto in California, ed è impossibile risalire a chi sia stato, a differenza di un qualsiasi server italiano che sarebbe obbligato a fornire i dati di chi si è collegato in un dato momento (esatto: questa legge esiste già!). Inoltre, si conta sullo spirito di emulazione di tanti imbecilli o ragazzini che pur di finire in televisione (massima ambizione italica) si affrettano a inaugurare gruppi “diamo fuoco ai cuccioli abbandonati”, svolgendo comodamente il lavoro gratis al posto degli troll addetti. Per finire, si conta anche moltissimo sulla boccalonaggine dei navigatori italiani, che amano tanto la libertà di espressione e quindi non sanno trattenersi dal dare la guazza a questi finti gruppi pur di coprirli di insulti.
Eppure sarebbe tanto facile: basterebbe NON iscriversi a gruppi civetta, neppure per insultarli. Cosa se ne farebbe il TG di un gruppo con 4 iscritti? Non è una notizia. Perché la notizia, cari miei, siete voi che vi iscrivete. Siete “migliaia”, migliaia di “sostenitori” di efferati criminali senza cuore. Non importa che l’abbiate fatto per insultare, questo particolare viene abilmente taciuto (a dimostrazione della malafede di tutta l’operazione), e voi venite usati per infamare tutta la Rete.
Il prossimo gruppo, “Impicchiamo la vecchietta del terzo piano”, non mi avrà. E il Vendicatore Mascherato potrà cantarsela e suonarsela da solo, per quel che mi riguarda. Don’t feed the regime troll.


COMMENTI :

Ragazzi l'80% delle persone iscritte a questo gruppo è contrario...
il 20% ha dei falsi profili si tratta di fascisti e preti... 

.....mi sono iscritto per dissentire circa il gruppo privo di qualsiasi intelligenza umana.
SIAMO TUTTI UGUALI: BIANCHI NERI DI QUALSIASI RELIGIONE E CREDO, OMOSESSUALI E ETEROSESSUALI!!!

Mi rivolgo a coloro che dissentono dal gruppo ma, come me, si sono iscritti x lasciare i loro messaggi di dissenzo. Pare che se non ci si cancella dal gruppo, le segnalazioni non vengano prese in considerazione. Non so se ciò risponda al vero, ma cancelliamoci in blocco prima possibile.

.....ma il prete del cazzo dove è andato a finire?ha avuto paura di rispondere oppure si è ritirato in chiesa per pregare per le anime di gay e lesbiche ? mah

 ....ahahaha....siete pazzi...sono omosessuale e fiera di esserlo!!!!!!!!!!!!!!!!!!venite a rieducarmi no???ahahah...siete solo dei fuochi di paglia!!non mi preoccupano le vostre diffamazioni..la gente come voi può solo parlare per fare prendere aria alla bocca..nessuno vi ascolta!

....vabbè il solito gruppo di troll che non sa fare altro nella vita che fare incazzare gli utenti di facebook creando gruppi come questo. il vostro essere incazzati con il mondo dovreste sfogarlo in modo più costruttivo se non per gli altri almeno per voi stessi. ora cercherete di dimostrare che gli omosessuali e le perso...ne gayfiendly sono peggio di voi perchè impulsivamente vi insultano e vi augurano il peggio per voi e per le vostre famiglie ma dimostrerete sempre e comunque che i vostri metodi dissacranti ed estremi non hanno che un inutile fine a se stesso. mi spiace ma avete fallito ancora una volta.

.....segnalate Marilù Evangelista ha un finto profilo utilizza foto non sue. È un prete forse

......ho lanciato in questo gruppo parecchie provocazioni e non ho un riscontro decente. Anche in fondatore del gruppo ha fatto l valigie. Ci siamo rimasti solo coloro che si sentono il carbone bagnato: che monotonia. Siete una massa di vigliacchi: aprite un gruppo dinamite e ve ne state la a leggere i lamenti per goderci su.... Questa e' bassa perversione. Non siete capaci a sostenere un dibattito, sia volgare che educato, codardi. Non c'e alcun piacere a stare in questo gruppo. Grazie a quei due o tre che mi hanno degnato di risposta. Con questo vi lascio.

...premetto che mi sono iscritto a questo gruppo solo per dare voce al mio dessenzo!!
cmq io sono un ragazzo di 22 anni omosessuale e pure buddista!!!tie!!!
in quale girone mi metterebbe don .......!!???
cmq meglio noi omossessuali che voi preti che stuprate i bambini indifesi!!! protetti dalla vostra mafia!! mio pafre è sta...to un grosso collaboratore dei vostri cardinali...senza fare nomi, xke sono personaggimolto vicini al papa!!! e vorrei dire che sono piu crudeli e blasfemi loro che il mostro di firenze!!!! almeno noi seguiamo la nostar natura, con coerenza!!!!
PS. nn esiste nessun dio! solo noi siamo responsabili della nostra stupenda vita!!!!
e cmq devo rinfraziare i creatori di questo patetico gruppo....xke mi permettono di vedere tutti sti gran fichi!!!! hihihi!!! alla faccia tua don!!!!

Quando Tiepolo dipinse una racchetta e la fine di un amore omosessuale
 

Tiepolo
Tutto inizia con un’immagine mitologica. “Febo e Giacinto si spogliano, e luccicanti di succo di grassa oliva cominciano una gara di lancio del disco, del disco dalla larga superficie. Per primo Febo, dopo averlo librato, lo fa volare in aria. (…) Subito, senza fare attenzione, il fanciullo del Tènaro si avvia di corsa a riprendere il disco: ma ecco che la terra dura proprio contro il tuo viso lo fa rimbalzare, Giacinto! (…) Te celebrerà la lira percossa dalle dita (dice Febo), te celebreranno i miei canti e, nuovo fiore, tu porterai scritto su di me il mio lamento. (…) Il sangue che sparso al suolo ha rigato il prato ecco che non è più sangue, e un fiore più splendente della porpora di Tiro spunta e prende la forma che hanno i gigli: solo che è rosso, mentre il giglio è argenteo”. Questa è la tragica storia di Apollo e Giacinto, narrata nel X libro delle Metamorfosi di Ovidio.
Un redivivo Febo dovette sentirsi il conte Guglielmo di Shaumburg-Lippe quando il destino lo privò del suo amante ispanico, un buon direttore d’orchestra e un appassionato giocatore di tennis: in suo ricordo, infatti, il nobiluomo commissionò a Giambattista Tiepolo - che in quegli anni era in Germania per la grande impresa pittorica di Wurzburg - un dipinto che rappresentasse una versione aggiornata dell’episodio riferito dal poeta latino. Ecco il motivo per cui nella tela, risalente al 1752-53, il disco viene sostituito da racchetta e pallina, rappresentate in primo piano a destra, mentre sullo sfondo si scorge una rete...

                                           di Alessandra Troncana  

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)