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martedì 19 gennaio 2010

La genesi del Berlusconismo,Licio Gelli si esprime su Haiti

« Ho una vecchiaia serena. Tutte le mattine parlo con le voci della mia coscienza, ed è un dialogo che mi quieta. Guardo il Paese, leggo i giornali e penso: ecco qua che tutto si realizza poco a poco, pezzo a pezzo. Forse sì, dovrei avere i diritti d'autore. La giustizia, la tv, l'ordine pubblico. Ho scritto tutto trent'anni fa»
                                  Le mollette per il naso sono in libera vendita sotto casa!

Per chi vuole approfondire le vicende di questo spregevole osceno
individuo qui c'è un riassunto esauriente grazie a Wikipedia...
Se avete qualche dubbio riascoltate allora l'intervista,in un qualunque paese civile le sue dichiarazioni sarebbero perseguite come razziste,xenofobe,verrebbe incriminato per incitazione all'odio razziale e condannato a pene pesanti;odia l'italia,non lo ha mai detto ma cova un profondo risentimento verso la Repubblica e le sue istituzioni e se vi chiedete perchè allora ci resta è presto detto:è il solo paese che gli lascia carta bianca nell'arte che gli è irrinunciabile,una vera vocazione,quella del complotto e della manipolazione!
L'Italia in quanto Stato, non è un paese civile,migliaia di persone gli sono ancora legate e non esitano a manifestargli pubblicamente stima e ammirazione,è ancora al centro di losche trame e affari,la parola è sufficiente a terrorizare chiunque osi sbarrargli la strada,la prova,la storia di Villa Vanda sequestrata dallo stato (casa sua) e messa ripetutamente all'asta,sempre,inevitabilmente andate deserte,alla fine gli è stata consegnata in affido,in custodia!
E unanimemente riconosciuto sulle due sponde dell'Atlantico come il più grande ricattatore che la Storia Contemporanea abbia mai avuto,pero non stà bene dirlo troppo in pubblico,ha una memoria d'acciaio,è il Pico della Mirandola del XXI° Secolo,ha un archivio sterminato la cui ubicazione segreta terrorizza tre quarti del Parlamento italiano (...)
Fior di servizi segreti si affannano cortesi al suo capezzale offerte pazzesche gli vengono fatte affinche leghi,ceda il suo archivio a supporre che contenga di che manipolare il Belpaese per un'altro secolo!
Un individuo spregevole che ci ritroviamo tra i gioielli di famiglia grazie alla mancata epurazione del dopoguerra,il prezzo che abbiamo pagato a causa di cio è altissimo e gli storici ne converranno non senza ampie prove documentali il prossimo secolo.
Infine se date una occhiata alle sue onorificiente e fate due ricerche scoprirete quanto questo "illustre" personaggio sia nelle grazie del Vaticano.
Affinchè i suoi piani e quelli della cricca che ha sapientemente guidato possano realizarsi manca soltanto qualche dettaglio,facilmente desumibile se solo siete un poco curiosi e pazienti dalla lettura del post o dalla veloce occhiata alle centomila pagine del web che parlano diffusamente di questa mente criminale abilissima ad agire nell'oscurità.




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La devastazione di Haiti vista dal cielo. Il team di Google Earth ha annunciato l'aggiornamento delle immagini di Port-au-Prince riprese dal satellite e adesso visibili con una risoluzione maggiore. Le foto, navigabili liberamente su Google Maps, sono state scattate da GeoEye il 17 gennaio e testimoniano la gravità della situazione. Con un click è possibile vedere le centinaia di palazzi distrutti dalla furia del terremoto, ma anche le tendopoli allestite nelle piazze e negli stati di Haiti


Credit
Il piano di rinascita di Liceo Gelli
Quando Gelli parla di Berlusconi, è lapidario: "Ha preso il nostro Piano di rinascita e lo ha copiato quasi tutto", dichiara all'Indipendente nel febbraio 1996. Il Piano di rinascita democratica era il programma politico della P2. Fu sequestrato all’aeroporto di Fiumicino nel sottofondo malamente camuffato di una valigia di Maria Grazia Gelli, figlia di Licio, che stava tornando in Italia da Nizza. Il documento è databile attorno al 1976. Dopo averli fatti rinvenire, Gelli ha avuto cura di introdurre nuovi elementi di confusione precisando, nel giugno del 1984, che il Piano di rinascita non è mai esistito. Esso era solo un insieme di appunti che dovevano servire da scaletta per una serie di articoli e relazioni. "Non era altro – dirà lo stesso Gelli - che un'esposizione sullo stato della nazione, lecita per qualsiasi cittadino che voglia esprimere il suo punto di vista sull'andamento generale del paese". Sta di fatto che, rileggendo oggi questo piano, esso risulta profetico. Prevede, infatti, di "usare gli strumenti finanziari per l'immediata nascita di due movimenti l'uno sulla sinistra e l'altro sulla destra". Tali movimenti "dovrebbero essere fondati da altrettanti club promotori". Nell'attesa, il Piano suggerisce che con circa 10 miliardi è possibile "inserirsi nell'attuale sistema di tesseramento della Dc per acquistare il partito". Con "un costo aggiuntivo dai 5 ai 10 miliardi" si potrebbe poi "provocare la scissione e la nascita di una libera confederazione sindacale". Per quanto riguarda la stampa, "occorrerà redigere un elenco di almeno due o tre elementi per ciascun quotidiano e periodico in modo tale che nessuno sappia dell'altro"; "ai giornalisti acquisiti dovrà essere affidato il compito di simpatizzare per gli esponenti politici come sopra". Poi bisognerà: "acquisire alcuni settimanali di battaglia", "coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso un'agenzia centralizzata", "coordinare molte tv via cavo con l'agenzia per la stampa locale", "dissolvere la Rai in nome della libertà d'antenna"; "punto chiave è l'immediata costituzione della tv via cavo da impiantare a catena in modo da controllare la pubblica opinione media nel vivo del Paese". La giustizia va ricondotta "alla sua tradizionale funzione di equilibrio della società e non già di eversione". Per questo, è necessaria la separazione delle carriere del pubblico ministero e dei giudici, "l'istruzione pubblica dei processi nella dialettica fra pubblica accusa e difesa di fronte ai giudici giudicanti", la "riforma del Consiglio superiore della magistratura che deve essere responsabile verso il Parlamento". Molto è già stato realizzato. Per il resto si vedrà. Che fine hanno fatto gli altri "fratelli" di loggia? Alcuni hanno fatto proprio una brutta fine. Sindona, dopo essere stato condannato per l'omicidio di Giorgio Ambrosoli, è morto in carcere, per una tazzina di caffè al veleno. Il suo successore nella finanza d'avventura, Roberto Calvi, tessera numero 1624, ha gettato la più grande banca italiana, il Banco Ambrosiano, nelle braccia della P2 che gli ha sottratto un fiume di miliardi e lo ha fatto finire in bancarotta; alla fine, il 18 giugno 1982, è stato trovato penzolante sotto il ponte dei Frati neri, a Londra. Mino Pecorelli, tessera 1750, giornalista in contatto con i servizi segreti, direttore di Op e piduista anomalo che voleva giocare in proprio, è stato crivellato di colpi nella sua automobile, il 20 marzo 1979.
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2 commenti:

  1. caspita hai messo insieme una montagna di delinquenti impuniti...
    armando di napoli

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  2. Come di dice Armando...
    E tutto un piacere!
    Triste perchè siamo impotenti di fronte ad un complotto dalle dimensioni universali !

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)