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domenica 3 gennaio 2010

La Santa Mafia Lombarda,Comunione e Liberazione "Ora et Prospera" Chi attacca Comunione e Liberazione, “muore”

un estratto del libro è disponibile qui




Cercate su internet,nel web immagini che illustrino CL e non troverete un bel fico secco!
Pochissimo se scrivete nella barra elle ricerche di Google "movimento Comunione e Liberazione"
Una bella inchiesta che ne illustri le dinamiche?
Fatta eccezzione per il libro qui a fianco non troverete niente,è veramente difficile squarciare la cortina "mistica" di questo movimento,se ne intuisce qualcosa solo quando si inciampa nelle disaventure di Don Verzè .
Per farvene una idea date
una occhiata al pensiero "sacro" dell'individuo: Inchiesta Sanita'  Don Verze' attacca i magistrati
CL è discreta,segreta,ovattata e dotata di strategie di penetrazione e infiltrazione nei gangli del potere invidiabili.
Applica le piu accurate tecniche di selezione-pulizia etnica,se non fate parte della consorteria niente da fare!
Unica alternativa: poco importa se siete il Diavolo in persona l'imporante che che versiate l'Obolo agli orfanelli (...)
Tutto stà sotto la voce Don Giussani,un personaggio carismatico e affascinante oggetto di una vera e propria idolatria (...) una icona dietro cui tutti si nascondono,buona per tutti gli usi,per farsi raccomandare,per aprire delle porte come nel caso dell'artista che vi  propongo nel video qui sotto (...) per fare affari.
Tuttalpiù trovate il Meting di Rimini e peraltro sul loro sito ufficiale molto ma molto mà in termini autoreferenziali,un po della loro raffinatissima paccotiglia mistica che se la dà parecchio,solo un poco più in là del catechismo da oratorio;una malattia veramente propria a CL quella di prendersi terribilmente sul serio,sono terribilmente permalosi,sembra che la letteratura sacra a cui fanno ampio riferimento parli quasi esclusivamente di cravatte e belle camicie inamidate (...) viste le loro attitudini....
E trovate  ancor meno opere,delle cose del mondo,informazione,miseria,guerre,Eros manco a parlarne (...) del dramma del mondo poco anzi nulla,c'è poco spazio per la tristezza in casa loro,ancor meno generosità verso i deboli salvo qualche bella operazione di facciata,un po come l'UNICEF che riesce a spendere il 90% delle sue entrate per mantenere il carrozzone (loro modestamente stanno intorno al 99,99%... ed è per questo che ho messo il video delle parole di Don Giussani che parla della Chiesa e del Cristo (...)
Una organizazione efficiente,ben strutturata,onesta stando almeno al rapporto tra numero dei suoi membri e processi in cui di tanto in tanto inciampano.
Peraltro questi incidenti di percorso inerenti  "la conquista del potere" vedono in causa la sua leadership,dannatamente pragmatica nella scelta degli amici e degli amici degli amici !
Senz'altro hanno adottato quello che disse Mao Tze Dong "...non importa di che colore è il gatto l'importante e che dia la caccia ai topi ! " vecchia abitudine la loro quella di saccheggiare le parole d'ordine della sinistra sessantottina (...)
Ogni alleanza è buona se permette l'acquisizione di un appalto e l'incremento degli affari,mica per niente qualcuno l'ha definita la Santa Mafia !
Don Giussani non lo ha detto ma loro potrebbero benissimo pensarlo : "...conosci il tuo nemico e da lui impara ! "
Più di recente una certa passione per la Storia li spinge a qualche correzzione definita dai maligni "revisionismo"...più che finanziare la traduzione e la ricerca sugli antichissimi Vangeli ritrovati in Egitto,i manoscritti del Mar Morto tanto per fare un esempio...

"La religione va bene negli ospedali. Dio gode di una certa popolarità in posti del genere. 
Charles Bukowski(1920-1994), scrittore americano.

 "Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio. 
Cesare Pavese (1908-1950), scrittore italiano.

La religione non è altro che l'ombra gettata dall'universo sull'intelligenza umana."  

Victor Hugo (1802-1885), scrittore francese.

"Le religioni non sono altro che dei vascelli, dei vascelli che servono per navigare nel mare della verità verso dio. Il problema è che spesso gli uomini si innamorano dei propri vascelli e dimenticano la loro mèta."

Chi attacca Comunione e Liberazione, “muore”. 
L’espansione del potere di CL ha assunto caratteri tali che chi si oppone a essa, o semplicemente critica lo stile della potente lobby cattolica, è sottoposto a pesanti pressioni. Esemplare il caso del dottor Enrico De Alessandri, un dirigente della sanità lombarda sottoposto a un severo provvedimento solo per aver criticato lo strapotere di CL in un sito,www.teopol.it , nel quale De Alessandri pubblica un dossier in cui è illustrato l’assalto al potere in una regione che gestisce un bilancio da 20 miliardi di euro, pari a quello di un piccolo Stato.

De Alessandri è stato sospeso dal lavoro per un mese, dal 16 novembre al 16 dicembre di quest’anno, con l’avviso che se non toglierà dal web le sue considerazioni seguiranno provvedimenti più pesanti. Un dettaglio che la dice lunga sulla vicenda è il fatto che la comunicazione del 20 ottobre è firmata dal dirigente del personale della Regione, Michele Camisasca, nipote del famoso Massimo Camisasca, il sacerdote che è stato una delle figure chiave del movimento (dal 1985 è superiore generale della “Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo”), nonché storiografo ufficiale di CL.

Il provvedimento disciplinare è arrivato dopo una serie di richiami scritti. Una comunicazione del 18 settembre proponeva addirittura un patteggiamento: “La riduzione della punizione a soli dieci giorni in cambio dello stop alla pubblicazione del libro (…)”. Ma il dottor De Alessandri, che è stato direttore del Centro regionale emoderivati della Regione Lombardia e che lavora attualmente presso l’Assessorato alla sanità della Regione Lombardia, intende resistere, esercitando il diritto di espressione sancito dall’articolo 21 della Costituzione. Le sue critiche, infatti, non sono rivolte al datore di lavoro ma all’occupazione del potere in Lombardia da parte di un movimento religioso, CL appunto.

I consiglieri regionali di Verdi, Pd e Sinistra hanno subito presentato un’interpellanza urgente alla Giunta. Nell’interrogazione, presentata il primo dicembre, il consigliere regionale Mario Agostinelli parla di “un gravissimo intento persecutorio nei confronti del dott. De Alessandri” e interroga la Giunta regionale per sapere se non ritiene “di sospendere immediatamente l’azione in atto, con l’integrazione da subito nell’attività lavorativa e nella relativa retribuzione”. A difendere De Alessandri c’è ora un luminare del diritto: il professor Vittorio Angiolini, già legale della famiglia Englaro nella difficile battaglia sulla fine diEluana.

Cosa racconta De Alessandri nel suo dossier? La tesi di fondo del libro è che CL abbia costituito una situazione di potere monopolistico nell’ambito di un’importante istituzione pubblica come la Lombardia, attraverso un’occupazione “militare” da parte dei suoi esponenti di tutti i centri di potere: dai direttori generali ai dirigenti delle unità organizzative nei più importanti assessorati; dai direttori generali delle pubbliche aziende ospedaliere ai primari; dagli amministratori delegati ai presidenti delle società di trasporto; dai direttori generali degli enti e delle agenzie regionali ai consigli di amministrazione delle società a capitale pubblico della Regione Lombardia operanti in ambiti strategici come le infrastrutture, la formazione, l’ambiente, costituendo, di fatto, una pericolosa situazione di potere “dominante”.

De Alessandri spiega al il Fatto Quotidiano: “La distribuzione dei fondi pubblici privilegia in misura schiacciante le imprese della Compagnia delle Opere rispetto all’intero mondo imprenditoriale lombardo”. L’opposizione regionale lombarda ha definito la sospensione dal lavoro di De Alessandri “un provvedimento persecutorio”. Certo, nel suo dossier, De Alessandri porta fatti, nomi e cifre inquietanti. “Se nelle altre regioni si può legittimamente parlare di ‘primari di partito’ e di ‘manager di partito’, in Lombardia si parla quasi esclusivamente di ‘primari di CL’ e di ‘manager di CL’”. De Alessandri stigmatizza anche il comportamento di coloro “che mettono nel curriculum la loro foto con don Giussani”. “Dietro al mondo delle nomine, c’è tutto un universo di convenzioni, accreditamenti, assegnazioni di incarichi e appalti che vedono primeggiare un gruppo su altri. Il ciellino Guido Della Frera, ex braccio destro del governatore lombardo, abbandona nel 2003 l’incarico di Assessore regionale per fare l’imprenditore nel settore della sanità privata. Non passano cinque mesi e una società di cui era azionista, il Polo geriatrico riabilitativo di Cinisello Balsamo, ottiene dalla Regione l’accreditamento presso il Servizio sanitario nazionale di 141 posti letto a uso riabilitazione. La struttura è privata, ma il ricovero lo paga lo Stato. Da allora per Della Frera è stata una marcia trionfale. Nel 2004 Formigoni ha accreditato il Polo geriatrico con altri 246 posti per la sede di Milano città, dando contestualmente il via libera a un’altra società del suo ex braccio destro, la Polo Riabilitativo srl, per la costruzione di una nuova struttura con 216 posti letto fra degenza, day hospital, emodialisi, radiologia e altro ancora”.

Il dirigente compone un quadro preciso: “Tra le tante mostruosità istituzionali introdotte dal governatore lombardo, mi limito a citare un esempio giudicato di eccezionale gravità da alcuni stessi consiglieri regionali. Si tratta di Infrastrutture Lombarde, la società per azioni creata dalla Regione Lombardia per promuovere le nuove infrastrutture (costruzioni di ospedali, svincoli autostradali), duramente contestata già all’inizio della sua istituzione: il Presidente della Regione controllerà tutti gli appalti, togliendo ogni possibilità di controllo al Consiglio regionale, hanno dichiarato alcuni consiglieri regionali dell’opposizione. Una situazione esplosiva per la democrazia”.

Com’è riuscito Formigoni a consolidare un potere tanto assoluto? Secondo De Alessandri, “anzitutto decapitando i vertici della dirigenza regionale e sostituendoli con esponenti di CL. La carica di segretario generale, ovvero la prima carica dirigenziale della Regione Lombardia è, da oltre quattordici anni, saldamente occupata dal ciellino Nicola Maria Sanese, soprannominato il vice governatore. Le cariche di direttore generale nei più importanti assessorati sono strettamente legate all’appartenenza a Comunione e Liberazione. Le unità organizzative più strategiche sono anch’esse dirette da esponenti del movimento fondato da don Giussani. Nicola Maria Sanese è un nome storico tra gli organizzatori dei meeting di Rimini unitamente al ciellino Roby Ronza, che Formigoni ha nominato Delegato per lo sviluppo e consolidamento delle relazioni internazionali” .

Quello descritto da De Alessandri è un sistema pervasivo. “Il ciellino Raffaele Cattaneo occupava nella scorsa legislatura la seconda carica dirigenziale della Regione: quella di vice segretario generale. Nominato sottosegretario regionale all’inizio della presente legislatura, detiene attualmente la carica di Assessore regionale alle infrastrutture e mobilità. Non solo: Raffaele Cattaneo è, dal 2004, presidente del consiglio di sorveglianza di Infrastrutture Lombarde Spa, diLombardia Informatica e, come se tutto questo non bastasse, è membro del Cda della Sea, la società di gestione degli aeroporti di Milano. Oltre a loro, tra i fidatissimi, figura Giulio Boscagli, Assessore alla famiglia e alla solidarietà sociale. E ancora Romano Colozzi, al quale non a caso spetta la responsabilità della ‘cassaforte’ regionale: Romano Colozzi è Assessore alle risorse e finanze”.

Il blocco di potere ciellino è fortissimo anche ai vertici delle fondazioni sanitarie: “Nel luglio 2009 Formigoni ha nominato Giancarlo Cesana, nome storico di CL, presidente del Policlinico Mangiagalli”, scrive De Alessandri. “Il ciellino Alberto Garocchio è stato nominato nel consiglio di amministrazione dell’Istituto dei tumori, Cosma Gravina nel cda dell’Istituto neurologico Carlo Besta. Il ciellinoLuigi Roth è stato invece confermato nel consiglio di amministrazione del Policlinico Mangiagalli. Luigi Roth, già Presidente di Fondazione fiera di Milano, detiene il record delle cariche cumulative: nel marzo 2009 Formigoni lo ha nominato alla guida del consorzio destinato a realizzare un’opera colossale, la Città della salute di Milano. Roth è, contemporaneamente, Presidente di Terna Spa, membro del consiglio di amministrazione della Cassa di risparmio di Ferrara, Presidente della Banca popolare di Roma. Inoltre, opinionista de Il Sole 24 Ore, Avvenire, La Nazione. Il ciellino Claudio Artusi, già ad di Fiera Milano Spa, è attualmente ad di CityLife. Nel 2004 CityLife acquistò dalla Fiera guidata da Artusi parte del quartiere della vecchia fiera cittadina, su cui dovrebbe prendere forma il progetto firmato da IsozakiLiebeskind e Hadid. Intanto Roth è stato nominato nel cda della Cassa di risparmio di Ferrara e alla presidenza della controllata Popolare di Roma”.

CL allarga il suo potere anche ad ambiti della finanza cattolica tradizionalmente ostili. “Dopo una lunga battaglia dentro la Banca popolare di Milano, la sconfitta diMazzotta ha aperto le porte alla presidenza di Massimo Ponzellini. Ma al suo fianco come vicepresidente, avrà Graziano Tarantini, che ha fondato e fatto crescere la Compagnia delle Opere di Brescia. Avvocato 49enne, con alle spalle una grande esperienza nella finanza, già da anni Tarantini rappresenta nel consiglio della banca milanese per antonomasia l’anima della Compagnia. Nel consiglio di amministrazione dell’ente presieduto da Giuseppe Guzzetti, invece, la galassia della Compagnia è rappresentata dal milanese Angelo Abbondio”, segnala il dossier di De Alessandri. Che commenta: “Chiunque abbia tentato di opporsi allo strapotere di CL è stato emarginato”.

Difficile sapere come finirà la sua coraggiosa battaglia. Ma a De Alessandri piace citare il passo di un articolo di Eugenio Scalfari del 13 ottobre 2008: “Un sistema di potere come quello di Formigoni, CL, non esiste in alcun punto del Paese, nemmeno la mafia a Palermo ha tanto potere. Negli ospedali, nell’assistenza, nell’università, tutto è diretto da 4-5 persone che hanno anche una specie di cenobio dove ogni tanto si ritirano, sotto voti di castità o qualcosa di simile”.

di Ferruccio Pinotti da Il Fatto Quotidiano del 30 dicembre 2009






IL SUO SITO
Alfredo Pompilio è un grande artista,profondamente intriso di spirito religioso esprime nella sua opera un Pathos che attraversa in termini di narrazione buona parte della Storia dell'Arte Sacra,dal Rinascimento sino all'Arte Bizzantina e oltre giungendo sulla soglia dell'arte antica,quella pagana,talvolta con rappresentazioni Dionisiache intrise di un Eros mitico,lirico,nella sua opera tutta la luce del Sud,il Mediterraneo vi irrompe e dardeggia solare e iconico in una volumetria ora romana,ora accennata in un cubismo Pompeiano.
Si puo aggiungere ancora molto sulla sua richezza e non da meno come potete vedere nel video qui sopra muovergli un momento critico facendogli notare che la sua opera non ha affatto necessità di una banalissima pratica del piu deteriore dolorismo catto-cristiano sino ad abbinare "appiattire" strumentalmente il suo sentire religioso a Don Giussani ridotto ad icona della santità commerciale per propiziare le vendite !

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10 commenti:

  1. Sinceramente desolato Alfredo Pompilio per il momento critico che le muovo ma lei avrebbe dovuto prestare un po più d'attenzione all'uso della comunicazione se non vuole inciampare in tirate d'orecchio da parte di colleghi "miscredenti" come me peraltro credente in una spiritualità Atea (...) il suo talento non ha affatto bisogno di unirsi a costoro e se qualcuno le è stato accanto in un momento difficile ha semplicemente fatto il suo dovere!
    Mi creda,la sua arte la rappresenta nella comunità umana ammantato di prestiglio, maestria,gloria,molto di più delle sue frequentazioni religiose (CL).
    Tuttavia non posso negare la presenza di persone straordinarie vicine a CL,le ho conosciute pur se resto critico e feroce verso le loro pratiche.
    Con rispetto e con stima la saluto.

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  2. Grazie per avermi risposto.LUNGI dal voler persuadere nessuno,le racconto che dal 1975 ad oggi ho vissuto sempre criticamente il mio cammino,e so, anche,per aver conosciuto il GIUSS,come noi lo chiamavamo, che molti ,ancor oggi non lo hanno capito affatto.RIPETONO LE SUE PAROLE MA SI guardano bene dal farle diventare esperienza,con l'umiltà,e la preghiera che ci vorrebbe.Ma l'oggetto della fede restala risposta personale alla domanda:ma Cristo chi è? ha meritato e dimostrato ciò che diceva di se stesso?e ognuno di noi deve rispondere al quesito,a prescindere da tutti i movimenti e le chiese.
    Saluti affettuosi, e a proposito non ho venduto nulla......purtroppo.c'è crisi.

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  3. Carissimo Pompilio,in quanto alla congiuntura sono dieci anni che imperversa impietosa su tutti noi e comincia a farsi sentire pesantemente anche in Francia(è qui che è edito il blog),riguardo all'immagine del Cristo le suggerisco una riflessione quantomai d'attualità.
    Cosa hanno fatto gli abitanti di Haiti per meritare un tale cataclisma?!
    Era il paese più povero del mondo...
    Tornando alla crisi (...)le suggerisco di far conoscere la sua opera,lo merita attraverso un blog in cui lei riverserà la sua esperienza d'arte,la sua visione,il suo sentire,otterrà più risultati che utilizanto un sito statico,più visite e una maggiore socializazione che non puo che far bene alla sua pittura la quale mi creda è cosa ben distinta dalla sua fede religiosa,lei sembra l'ultimo Omero,l'ultimo narratore del mondo pagano greco...
    Ci rifletta,le auguro tanto bene.

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  4. Potrebbe aver donato loro (haitiani)quella vita vera e senza fine che tutti prima o poi desideriamo.Anche 120 anni,..finiscono.Però,sono
    di fronte ad una persona davvero fuori dal comune.Lei ha una sensibilità critica incredibile.NON MI DISPIACEREBBE conoscerla personalmente.Giuro,che non riapro più il suddetto argomento.Ricambio l'affetto.

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  5. Grazie collega,
    l'affinità che mi porta a riconoscerla nasce dalle comuni origini,il sud,siamo figli del sud figli di una cultura mediterranea capace di trasportare in se il battito e gli aromi di epoche mitiche sepolte nell'inconscio collettivo di tutti quelli che si affacciano al mare oggi,contemplativi.
    Dentro di noi lavorano in un confuso brusio le voci ed echi lontani milioni di storie.
    Noi sappiamo soltanto lasciarci trasportare dall'incanto dell'abbandono,l'occhio e poi la mano,il mestiere un poco,fanno il resto.
    Non ci resta che imparare a leggerci attraverso le nostre opere.

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  6. fatta eccezzione? eccezione con una zeta, per favore, ché criticare CL è sacrosanto ma è meglio farlo in italiano :)

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  7. ...eccezzione è una eccezione alla regola. Ehehehehe, italiese da seconda elementare!

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  8. Infatti mi sono fermato alla terza media!
    Possibile che ci siano sempre dei cretini che ti correggono nella grammatica ?!

    La Grammatica è un fatto a posteriori, e tanto basta a screditarla. Il greco era arrivato alla sua massima perfezione, prima che i greci si sognassero di esaminare e codificare le leggi che lo governano. Un Pindaro, un Eschilo ignoravano perfettamente che cos'è un avverbio o una preposizione [...] e pure sono scrittori ecellenti. E ignoravano la Grammatica perché al tempo loro la Grammatica non era ancora nata. (da Nuova enciclopedia, Adelphi)

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)