Jake & Dinos Chapman
Grandissimi artisti,con la loro miniaturizazione smascherano, l'ipocrisia contemporanea e tutti i paludamenti che abbigliano la Storia,la guerra,le religioni,il corpo,l'Eros,il sesso,tutto finisce nel tritacarne apocalittico di Jake e Dinos Chapman,ricostruiscono un dettaglio agghiacciante la scena del delitto impastandolo di violenza,Eros,sesso,stupro,ebrietà,eccitazione,follia.Le orge delle SS,la Shoah,l'Olocausto,le guerre di sterminio etniche,i pogrom,il massacro dell'essere umano portato contro la sua stessa umanità e quella degli altri. La loro ironia è greve,silenziosa,assordante,gli echi restano nella coscienza dello spettatore.
Questa è la famosa Surrealtà di cui parlava Pablo Picasso.
Se ci fate caso ho inserito una incisione di Goya cosi ci risparmiamo tante belle parole,è detto tutto,Goya rivive nel loro spirito quasi che la Storia e l'Arte non facciano altro che riavvitarsi su se stesse.
Arte Realista,formidabibilmente documentata,si puo dire che nessuno meglio di loro conosce l'animo della tenebra che ha travolto l'Europa per secoli e secoli ed io oggi in pieno ritorno del "pensiero magico" superstizioso con le polemiche legate in Italia al crocefisso vi propongo con entusiasmo degli artisti capaci di rievocare prepotentemente una memoria storica che gronda sangue (...).
All'orizonte secondo alcune profezie lo "scontro finale" tra le forze del bene e del male (...) ebbene questi artisti ripropongono gli eventi che piu spesso in passato accompagnavano questo modo di intendere le dinamiche della Storia...per esorcizare ed evidenziare,porre in piena luce un progetto ancora in forma di abbozzo,auspicato,atteso da milioni di persone...
Un aspetto molto sottovalutato dalla politica contemporanea,ma non dagli artisti che per vocazione tessono intrecci complessi tra passato,il presente e futuro.
Gli esaltati che hanno aggredito la sede del partito Radicale affiggendo alle pareti dei crocefissi e rivendicando il gesto in nome dell'identità "cristiana" dell'Europa sicuramente non metteranno mai piede in una mostra di Dino e Jake,questa Storia non dev'essere passata invano,ecco perchè se ne deve parlare ancora,sempre...ogni volta che il potere impone certe sue gerarchie intorno alla purezza,al sacro,alla spiritualità qualcuno si sente legittimato ad attentare alla vita umana in nome dei piu alti principi...questo è lo scandalo perpetrato in una sorta di eccitata ubriachezza che cavalca parrosissitica la pulsione di morte.
Per religiosità intendo la curiosa bizzarra,paradossale gerarchia dei valori (...) stabilita da supposte rivelazioni,illuminazioni,profezie e ciarpame vario sul commercio sull'anima e i suoi sottoprodotti; mi sento meno critico verso forme di religiosità naturali le quali se non altro esprimono un rispettoso timore piu che rivendicare sacrifici umani a qualunque titolo vengano essi richiesti,sottinteso anche quando ben mimetizzati,paludati.
Artisti fortemente ingaggiati e di una solidissima passione etica e morale capaci di metabolizare tutti i linguaggi dell'Arte Contemporanea e dell'Arte Moderna,queste poche righe non bastano a illustrare degnamente la loro opera e il loro valore,se cercate in Google troverete abbondante materiale critico in tutte le lingue principali.
Jake and Dinos Chapman make iconoclastic sculpture, prints and installations that examine, with searing wit and energy, contemporary politics, religion and morality. Working together since their graduation from the Royal College of Art in 1990, the Chapmans first received critical acclaim in 1991 for a diorama sculpture entitled ‘Disasters of War’ created out of remodelled plastic figurines enacting scenes from Goya’s ‘Disasters of War’ etchings. Later they took a single scene from the work and meticulously transformed it into a ‘Great Deeds Against the Dead’ (1994), a life-size tableau of reworked fibreglass mannequins depicting three castrated and mutilated soldiers tied to a tree. Arguably their most ambitious work was ‘Hell’ (1999), an immense tabletop tableau, peopled with over 30,000 remodelled, 2-inch-high figures, many in Nazi uniform and performing egregious acts of cruelty. The work combined historical, religious and mythic narratives to present an apocalyptic snapshot of the twentieth-century. Tragically this work was destroyed in the MOMART fire in 2004 and the Chapmans rebuked by saying they would make another, more ambitious in scale and detail - the result of which was ‘Fucking Hell’ (2008). The interim saw ‘The Chapman Family Collection’ (2002), comprised of a group of sculptures that bring to mind the loot from a Victorian explorer’s trophy bag, yet also portraying characters from McDonald’s. The conflation of the exotic fetish and the cheap fast-food giveaway, imperialism and globalisation, created a powerful sense of dislocation. ‘Like A Dog Returns To Its Vomit’ (2005), was an exhibition of the Chapmans’ graphic works, a large collection of etchings and drawings displayed on two walls and arranged in the shape of dogs. Many of the works were reinterpretations of Goya etchings, including the ‘Disasters Of War’ and the ‘Los Caprichos’ series. Using the Tate Collection’s erotomanic sculpture ‘Little Death Machine (Castrated)’ (1993) as their point of departure, the Chapmans created ‘When Humans Walked the Earth’ (2008) an installation of ten improbable machines, cast in bronze and now ossified, emulating aspects of human behaviour with a trademark subversive wit. (Continue reading..)
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)