CITTA' DEL VATICANO - «La Chiesa combatte l'Aids». Queste le parole del Papa all'Angelus quando, ricordando che il primo dicembre è la giornata mondiale di lotta all'Aids, ha sottolineato: «La Chiesa non cessa di prodigarsi per combattere l'Aids, attraverso le sue istituzioni e il personale a ciò dedicato». «Moltiplicando e coordinando gli sforzi, - ha aggiunto - si giunga a fermare e debellare questa malattia».
IL MESSAGGIO - «Il mio pensiero e la mia preghiera vanno ad ogni persona colpita da questa malattia, in particolare ai bambini, ai più poveri, a quanti sono rifiutati», ha continuato Benedetto XVI. «Esorto - ha aggiunto - tutti a dare il proprio contributo con la preghiera e l'attenzione concreta, affinché quanti sono affetti dal virus Hiv sperimentino la presenza del Signore che dona conforto e speranza».
«Sempre più ci accorgiamo che ci troviamo su un'unica barca e dobbiamo salvarci tutti insieme»: ha continuato Benedetto XVI lanciando un messaggio di speranza ma anche un monito a non dimenticare chi ne ha più bisogno. «Il mondo contemporaneo ha bisogno soprattutto di speranza: - ha detto - ne hanno bisogno i popoli in via di sviluppo, ma anche quelli economicamente evoluti. Sempre più ci accorgiamo che ci troviamo su un'unica barca e dobbiamo salvarci tutti insieme. Soprattutto ci rendiamo conto, vedendo crollare tante false sicurezze, che abbiamo bisogno di una speranza affidabile, e questa si trova solo in Cristo».
Benedetto XVI° insiste nel cercare di scollarsi di dosso l'accusa che molte istituzioni sanitarie internazionali e qualche parlamento gli hanno scagliato addosso come ad esempio la Croce Rossa o il parlamento del Belgio o dell'Olanda in occasione di un suo viaggio in Africa.
Lo ribadisce sommessamente nel predicozzo domenicale dopo qualche mese il cui una valanga di polemiche lo ridusse al silenzio (...) credendo ingenuamente che cosi facendo la Chiesa cesserà di essere "la piu grande amica della peste del secolo" con la sua dichiarata ostilità all'uso del preservativo!
Segrete ancora oggi le statistiche che girano in certi ambienti e che dipingono chiaramente un aumento costante dei contagi e delle sieropositività nell'ambito delle culture a religiosità cattolica e nei paesi in cui queste sono presenti in percentuali importanti e significative !
L'Africa e il Terzo mondo in generale sono toccate dalla pestilenza non solo per la difficoltà all'accesso alle cure ma anche per le condizioni economiche che gettano nella prostituzione milioni di donne,l'estrema risorsa della povertà piu indigente.
Non solo con una raffinata mielosa ipocrisia si guarda bene dal denunciare apertamente tutte le speculazioni che vengono realizate sulla salute dell'uomo dalle multinazionali del settore formaceutico.
Infine manifesta l'arroganza di poter competere la Chiesa con la piu antica professione della terra: la prostituzione e le dinamiche che la generano non esclusa la pulsione di morte e di sfida che alberga nella dimensione maschile ostile ad un eros "protetto" leggi con il preservativo !!!
Infine manifesta l'arroganza di poter competere la Chiesa con la piu antica professione della terra: la prostituzione e le dinamiche che la generano non esclusa la pulsione di morte e di sfida che alberga nella dimensione maschile ostile ad un eros "protetto" leggi con il preservativo !!!
A fronte del fatto che vede il "celibato" dei "ministri del culto" cattolici buttarsi all'aria come ricci, si voglia in maniere perverse e patologiche,leggasi la Pedofilia o come tutti gli altri esseri umani;abbiamo a tutt'oggi l'assenza totale di vittime dovute all'AIDS tra loro,segno che i ministri del culto i preti sono i primi a smentire un predicato criminale che vedrà un giorno affacciarsi l'accusa di crimine contro l'umanità.
Si perchè sono milioni i morti che genera questa sub-teologia oscurantista e medioevale...
Infine l'ennesima ipocrisia,la "marcia del movimento dell'amore famigliare" che manifesta il profondo amore al Crocifisso, riconoscendone il valore religioso, storico e culturale (...) che stenta a raccogliere la truppa intorno a se e che sino ad oggi è riuscita soltanto a richiamare l'attenzione di individui come Borghezio,la Santachè,Vittorio Sgarbi e Roberto Fiore ardimentosi e solerti a proporsi come salvatori e interpreti dell'unica vera fede!
Per quanto mi riguarda poi perchè anche l'ultimo arrivato tra i lettori del blog sà che sono un artista,dissento all'istante non senza un moto di collera e rabbia all'affermazione che il crocefisso possa in qualche modo essere anche...un simbolo per l'arte !
Sono almeno due secoliche gli artisti utilizzano il crocefisso piu come godemichè o altrimenti detto un Dildo (precisamente da quando De Sade illustro le avventure di Justine) che come sopprammobile decorativo sulle delizie del sadomasochismo dolorista!
Dal Corriere della sera.it :LA MARCIA PER IL CROCIFISSO - E il Papa ha salutato anche i partecipanti alla marcia per il crocefisso che domenica mattina hanno sfilato per le vie del centro di Roma e hanno raggiunto piazza San Pietro in tempo per assistere all'Angelus. «Saluto con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare coloro che hanno preso parte alla marcia promossa dal Movimento dell’Amore Familiare per manifestare profondo amore al Crocifisso, riconoscendone il valore religioso, storico e culturale». Erano un migliaio alla manifestazione promossa dall'Associazione «Famiglia piccola Chiesa», della Parrocchia di S. Tommaso ai Cenci retta da don Stefano Tardani, ma vi hanno poi aderito numerose altre associazioni, movimenti e comunità della diocesi di Roma. Alcune persone si sono unite al corteo lungo il percorso, che ha attraversato il Tevere a partire dalla piazza della Chiesa Nuova. In testa al corteo, uno striscione con la scritta: «L'amore al Crocifisso, segno di fede e di fraternità universale, simbolo dell'arte e della cultura italiana ed europea».
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)