Risulta in qualche modo ironico che il concetto di arte degenerata venne proposto inizialmente durante il XIX secolo da Max Nordau, leader del Sionismo. Nordau era un seguace di Cesare Lombroso, un antropologo e criminologo italiano, che formulò la teoria che sta alla base della fisiognomica: i criminali mostrano dei tratti somatici peculiari, i quali sono atavici e rappresentano un gruppo umano che ereditariamente ha subito un processo involutivo (inverso alla normale evoluzione), quindi degenerato. Nordau immaginò di aver trovato segni di questo atavismo in molti poeti, pittori e figure letterarie dei suoi giorni, principalmente tra gli appartenenti al simbolismo e all'impressionismo. Egli propose la sua teoria al pubblico nel libro del 1892 Degenerazione (Entartung).
Le teorie di Lombroso non sono molto considerate al giorno d'oggi, e senza di esse la teoria di Nordau crolla. È abbastanza ovvio comunque il motivo per cui la teoria della degenerazione ereditaria di Nordau affascinasse gli ideologi razziali nazisti.
Nel 1937, le autorità naziste epurarono i musei dall'arte considerata "degenerata". Presero quindi 650 tra le opere condannate e le esposero in una speciale mostra itinerante di "arte degenerata". L'Espressionismo era lo stile preso più di mira tra quelli condannati. Tra gli artisti rappresentati nella mostra troviamo:
Ernst Barlach,Max Beckmann,Marc Chagall,Otto Dix,Max Ernst,tto Griebel,George Grosz,Vasily Kandinsky,Ernst Ludwig Kirchner,Paul Klee,Oskar Kokoschka,Emil Nolde,Franz Marc,Edvard Munch,Max Pechstein,Karl Schmidt-Rottluff,Alexander Kanoldt,
Dadaismo,Cubismo,Espressionismo,Fauvismo,Impressionismo,Nuova oggettività,Surrealismo
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