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venerdì 2 ottobre 2009

Scudo fiscale Tremonti,mafia,riciclaggio di stato lo scandalo complicato








Scudi fiscali dal mondo: ecco quello che non ci dicono

Scudi fiscali dal mondo: ecco quello che non ci dicono

In questi giorni c’è un continuo via vai di politici, per lo più del centrodestra, che d’innanzi ad ogni telecamera e giornalista munito di microfono ripetono copiosamente come automi la frase più in voga della settimana in merito all’imminente approvazione dello scudo fiscale: «Lo fanno in tutto il mondo».

Un’affermazione questa che potrebbe entrare facilmente nella lunga lista delle false verità che il cittadino italiano deve sorbirsi da anni, ma anche se realmente tutto il mondo facesse una cosa simile, la scusa del “così fan tutti” non è una prospettiva di governo. Come già spiegato precedentemente la legge che si applicherà in Italia sarà ben diversa da quella degli altri paesi. Uno dei punti cardine è l’aliquota che il contribuente e di conseguenza ex evasore dovrà pagare allo stato.

Italia 5%
America 49%
Inghilterra 44%
Francia15-20%
Germania 25%

In parole povere, per fare un esempio, su 100 € evasi un italiano ne dovrebbe pagare 5 allo stato, l’americano e l’inglese circa 50 e il francese e il tedesco quasi 25. Ma perchè cosi tanta differenza? Aliquote cosi alte, e in specifico quelle inglesi e americane, perché comprenderanno anche le spese della manovra che il governo di questi paesi recupererà dagli evasori, differentemente dall’Italia dove l’onere per questa nuove legge ricadrà in toto su ogni cittadino, comprendendo chiaramente anche chi le tasse non le ha mai evase. Il settimanale Famiglia Cristiana ha definito lo scudo “l’ennesima beffa per la gente onesta” ed non è andata troppo leggera neanche con il ministro Tremonti:

«Ci vorrebbe qualcuno avvezzo a complicate missioni diplomatiche per mettere d’accordo il Tremonti A, moralista e filosofo dell’economia, ispirato lettore dell’Enciclica Caritas in veritate, con il Tremonti B, manovratore di scudi fiscali e furbetto del governino. Quello che ora gli ispira un provvedimento che, combinato con l’emendamento proposto dal suo compagno di partito Salvo Fleres, finisce col perdonare reati come il falso in bilancio e la fatturazione falsa, le false comunicazioni sociali e la distruzione di documenti contabili».

L’esperto di Scienze della Finanza, Victor Uckmar, pur ribadendo che una norma del genere è in linea «con una corrente internazionale», fa notare i molti punti di divergenza. «In Usa, Gran Bretagna e Germania» spiega «per rimpatriare ricchezza dall’estero sono state ridotte le sanzioni ma con piena applicazione dei tributi». L’esclusione della norma antiriciclaggio ci rende «pari solo all’Argentina» ed è per questo che secondo Uckmar molto probabilmente «se non dovesse essere cassata dal presidente della Repubblica verrebbe cassata dall’Unione Europea». L’esperto ha anche ricordato di aver sempre criticato i condoni definendoli «uno dei più deleteri provvedimenti dello stato di diritto perché attestano l’incapacità dello stato a gestire i rapporti con i contribuenti, crea sperequazione tra chi paga e non paga le imposte e induce all’evasione», ed ha aggiunto di essere poco fiducioso sulla riuscita dell’operazione perché «nonostante i giornali parlino di 100 miliardi, molto è stato rastrellato nei precedenti condoni e in questi cinque o sei anni non si è prodotta molta ricchezza».

Una domanda dopo tutte queste dichiarazione dovremmo comunque porcela. Chi ci guadagna realmente da questa nuova operazione?

http://informazionesenzafiltro.blogspot.com/2009/10/scudi-fiscali-dal-mondo-ecco-quello-che.html

La lettera di un riciclatore a Giulio Tremonti: "La sua è concorrenza sleale!"


L'Anm contro lo scudo fiscale"Basta amnistie, pena certa"



ROMA - "Il diritto penale richiede certezza ed effettività della pena, e non può tollerare un così frequente ricorso ad amnistie o sanatorie, in particolare nel settore delicatissimo dei reati economici e fiscali". L'Associazione nazionale magistrati si schiera contro l'estensione dello scudo fiscale, esprimendo "preoccupazione" per gli effetti del provvedimento. Una presa di posizione, quella dei magistrati, che non nasconde la contrarietà di chi, ogni giorno, si trova alle prese con reati "difficili da perseguire".

"Anna Finocchiaro, capogruppo dei democratici a Palazzo Madama, ha commentato: "Era più onesto il cartello di Medellin. In violazione di tutte le norme, si fanno rientrare capitali sulla cui costituzione nessuno indagherà mai e a si garantisce l'anonimato, in spregio a qualsiasi norma di civiltà giuridica".

DI PIETRO - Intanto non si placano le polemiche sul provvedimento che dovrebbe essere approvato nei prossimi giorni e che introdurrà, per l'appunto lo «scudo fiscale». Il più critico verso la norma è il il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro per il quale «Lo scudo fiscale è riciclaggio di Stato. Fino ad oggi i proventi di reati nascosti all'estero costituivano riciclaggio, come era previsto dalla legge. Da domani, da parte di questa maggioranza, di questo Parlamento e di questo governo ci sarà un lavaggio industriale e si renderanno responsabili di un vero e proprio riciclaggio di Stato».
Egregio Sig. Ministro,
Onorevole Tremonti,
sono veramente dispiaciuto per la sua entrata a gamba tesa nel mondo della finanza,cio era accettabile quando la sua professionalità contigua alla mia veniva esercitata in un ufficio da commercialista ...
Mentre adesso si tratta di illecita concorrenza porre lo Stato tramite Lo scudo Fiscale in diretto conflitto con le esigenze e le dinamiche del capitale privato all'estero.
Sino a ieri il mio conto estero a Montecarlo,le assicuro non una grande somma, con qualche traffico ...insomma cosucce come ben sà lei rispetto al movimento dei capitali che le fu avezzo quando lei era un modesto commercialista ,rammenterà certo i cosidetti "paradisi fiscali"  di: Andorra, Anguilla,Aruba, Bahamas, Barbados, Belize, Bermuda,Brunei, Isole Cook,   Dubai,Gibilterra,Grenada,Guernsey, Hong Kong, Isola di Man, Jersey, Labuan,  Lussemburgo, Liberia, Isole Marshall, Mauritius, Monaco, Antille Olandesi, Nuova Zelanda, Panama, Ras Al Khaimah, San Marino, Seychelles, Singapore, Trinidad e Tobago, Turks e Caicos,  Vanuatu,da lei consigliati nella riservatezza accogliente dei suoi uffici,ci capiamo vero?
Il mio modesto capitale mi permetteva qualche integrazione alle mie provate entrate sà i tempi sono quello che sono (...) ebbene dal promulgamento della legge che contempla il rientro dei capitali all'estero degli italiani non mi riesce piu di fare il piu piccolo affare.
Infatti la percentuale che mi spettava, per cosi dire, per riciclare modeste somme, era nell'ordine del 10%,talvolta se l'affare era in odore d'illegalità il 14% lei capisce "se non lo fai tu lo farà un altro"..." oppure "ogni lasciata è persa" come direbbe l'amico Silvio.
Come vede nel mio piccolo una percentuale onestissima,tantopiu che come si sà  il denaro non puzza,non ha odore e lei me lo dimostra ampiamente e le assicuro la mia coscienza ne è sollevata pur nella tristezza del momento grave.
Accogliendo nel paese somme il cui accumulo è quantomeno sospetto per il  70%  evasione fiscale,conti in nero,falso in bilancio estero etc,
Mentre per il restante 30% lei lo sà esistono certezze gravi sull'origine criminale di tali somme,vede personalmente credo che una piccola parte di queste somme possa anche essere addebitata a Bin Laden,ora mi corregga se mi sbaglio, ma sarebbe neccessario da parte sua qualche chiarimento non in tema di finanza "creativa" cosa in cui lei eccelle, ma in tema di finanza furtiva!
Personalmente mi sono prestato a queste operazioni peraltro perfettamente legali nel Principato di Monaco e tornando al punto, adesso lei offre addirittura il 5%!!!
Ma si rende conto?!
E sconcertante,perdoni la mia perplessità ma si tratta di concorrenza sleale,una pugnalata alle spalle,lei non ha idea delle banche estere che finiranno a mollo per cosi dire perchè il suo governo agisce con una slealtà,una vigliaccheria indegna di un paese civile e liberale.
Lo sà quanti anni di duro lavoro sono occorsi per costruirsi una immagine,una clientela seria,affidabile e generosa, me lo lasci dire e adesso lei se ne arriva fresco fresco con il potere legislativo che le compete e ci manda tutti sul lastrico.
Spero in un suo pronto ravvedimento se non altro perchè come lei potrà certamente intuire la categoria potrebbe prendersela veramente a male verso la sua "cortese" persona,ecco voglio dire che lei non sarà per sempre al governo e che prima o poi farà ritorno al suo ufficio,vede allora potrebbe verificarsi nei suoi confronti una azione corale dell'ambiente finanziario che la emarginerà per sempre dal mondo degli affari,la prego di credermi.

In attesa di un suo cortese riscontro, resto a disposizione e colgo l'occasione per porgere i miei più cordiali saluti,
                                                           
                                                                       Magnolia Monaco






 
 
 
 
 
 
 
 

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