L’aneurisma del pittore,natura meravigliosa,sorprese postoperatorie e altre storie

In un incontro casuale mi hanno narrato questa storia,la persona che me l'ha riferita è degna della massima fiducia. 
Suo padre è un artista relativamente conosciuto,avviene che decede,muore di un tumore intorno ai 50 anni,lascia un figlio e la vedova inconsolabile,lei si chiama Anne,è francese,sogna una notte il marito pittore che le consegna i pennelli e la tavolozza "continua tu per me" lei in vita sua non era mai stata capace persino di disegnare un sole!?
Un anno dopo è già una affermata artista,parte per il Brasile e là si succedono le sue mostre le une alle altre,doveva solo essere un viaggio di piacere di è restata 10 anni,oggi il figlio stà cercando di riordinare la collezione d'arte di famiglia per immetterla in internet.

Fino a tre anni fa Alan Brown, 49 anni, riusciva a malapena a disegnare un omuncolo stilizzato.
Poi un giorno, recatosi in ospedale per un controllo in seguito a forti emicranie e svenimenti repentini, gli fu diagnosticato un terribile aneurisma cerebrale. Operazione chirurgica immediata: condotta da un’équipe di 15 chirurghi durò ben 16 ore, durante le quali (sfiga delle sfighe) il povero Alan subiva anche un grave infarto, che lo avrebbe privato per sempre dell’uso del braccio sinistro.

Eppure non tutti i mali vengono per nuocere (o almeno non completamente): il pover’uomo capì di essere divenuto vittima di un incredibile scherzo del destino nello scoprire, durante la sua convalescenza, di aver acquisito un talento da pittore.

Dopo due mesi di ricovero intensivo infatti, gli fu consegnata una penna (pratica tipica per misurare i progressi post-chirurgici del paziente), e l’ancora intorpidito Alan, davanti ad una foto ed allo stupore generale, eseguiva un ritratto perfetto del cane dell’infermiera.

Oggi ha aperto una galleria d’arte a Malvern, Inghilterra.