24 ore nella pelle di un immigrato clandestino,è insopportabile,meno male che non soffro di coliche!
"... durante la guerra contro l'Algeria in Francia decine di migliaia di francesi si schierarono con FLN il Fronte di Liberazione Algerino e agirono nella clandestinità contro il loro stesso paese sino alla conquista dell'indipendenza dell'Algeria,oggi la stessa cosa fanno centinaia di organizazioni umanitarie"
Per aver ospitato una giovane donna senza documenti (immigrata "clandestina" o sans papiér) durante le riprese di un documentario il regista José Chidlovsky si ritova convocato dalla polizia.
E oggetto di una procedura giudiziaria "in qualità di complice" in un affare che secondo i suoi intimi potrebbe mettere in pericolo la sua professione di documentarista.
Durante le riprese del Journal de sans papiér,che tratta delle condizioni di vita delle persone senza documenti testimoniando della loro vita quotidiana per mezzo delle telecamere che gli sono affidati l'uomo ospita una delle protagoniste del documentario,del suo film,una giovane donna d'origine algerina.
Priva di documenti dopo che sua madre si è vista ritirare la sua carta di identità questa ragazza ha deposto in aprile all'anniversario dei suoi 18 anni una domanda di permesso di soggiorno alla prefettura dell'Haute-Garonne in francia.
Lei dichiara di essere alloggiata al suo domicilio.
"Temeva di diventare una senza documenti (sans papiér) nell'età in cui scatta l'espulsione",spiega il comunicato di un comitato di sostegno,secondo il quale i realizzatori del documentario (M. Chidlovsky et Rabeha El Bouhati) hanno salvato in extremis la giovane da un tentativo di suicidio.
La donna ha in seguito ricevuto dalla prefettura un decreto di espulsione dal territorio francese e "vive da allora in clandestinità"
Il delitto di solidarietà non deve esistere
In agosto dei poliziotti della PAF (polizia dell'aria e delle frontiere) si sono presentati al domicilio di: M.Chidlovsky.
E convocato lunedi mattina a Toulouse.
Secondo i produttori del documentario Félicie Roblin e Paul Rozenberg:"rischia di essere incolpato e messo agli arresti.Potrebbero dargli 5 anni di prigione e 30.000 euro di multa"....
Per i produttori "il mondo del documentario,della professione è coinvolto in questo attentato all'umanità,poichè si suppone una qualità delle relazioni basate sulla fiducia reciproca e questo agire lo mina in profondità"
In aprile il ministro all'immigrazione,Eric Besson aveva pertanto dichiarato che il "delitto di solidarietà" come lo nominano certe organizazioni della difesa dei sans papiér,è un mito.
"Tutti quelli che aiutano in buonafede uno "straniero" in situazione irregolare devono sapere che non rischiano niente" aveva spiegato in relazione all'articolo 622-1 del codice di entrata e soggiorno degli stranieri e del diritto d'asilo,chi direttamente o indirettamente facilita o tenta di facilitare l'entrata,la circolazione o il soggiorno irregolare di uno straniero in Francia.
E oggetto di una procedura giudiziaria "in qualità di complice" in un affare che secondo i suoi intimi potrebbe mettere in pericolo la sua professione di documentarista.
Durante le riprese del Journal de sans papiér,che tratta delle condizioni di vita delle persone senza documenti testimoniando della loro vita quotidiana per mezzo delle telecamere che gli sono affidati l'uomo ospita una delle protagoniste del documentario,del suo film,una giovane donna d'origine algerina.
Priva di documenti dopo che sua madre si è vista ritirare la sua carta di identità questa ragazza ha deposto in aprile all'anniversario dei suoi 18 anni una domanda di permesso di soggiorno alla prefettura dell'Haute-Garonne in francia.
Lei dichiara di essere alloggiata al suo domicilio.
"Temeva di diventare una senza documenti (sans papiér) nell'età in cui scatta l'espulsione",spiega il comunicato di un comitato di sostegno,secondo il quale i realizzatori del documentario (M. Chidlovsky et Rabeha El Bouhati) hanno salvato in extremis la giovane da un tentativo di suicidio.
La donna ha in seguito ricevuto dalla prefettura un decreto di espulsione dal territorio francese e "vive da allora in clandestinità"
Il delitto di solidarietà non deve esistere
In agosto dei poliziotti della PAF (polizia dell'aria e delle frontiere) si sono presentati al domicilio di: M.Chidlovsky.
E convocato lunedi mattina a Toulouse.
Secondo i produttori del documentario Félicie Roblin e Paul Rozenberg:"rischia di essere incolpato e messo agli arresti.Potrebbero dargli 5 anni di prigione e 30.000 euro di multa"....
Per i produttori "il mondo del documentario,della professione è coinvolto in questo attentato all'umanità,poichè si suppone una qualità delle relazioni basate sulla fiducia reciproca e questo agire lo mina in profondità"
In aprile il ministro all'immigrazione,Eric Besson aveva pertanto dichiarato che il "delitto di solidarietà" come lo nominano certe organizazioni della difesa dei sans papiér,è un mito.
"Tutti quelli che aiutano in buonafede uno "straniero" in situazione irregolare devono sapere che non rischiano niente" aveva spiegato in relazione all'articolo 622-1 del codice di entrata e soggiorno degli stranieri e del diritto d'asilo,chi direttamente o indirettamente facilita o tenta di facilitare l'entrata,la circolazione o il soggiorno irregolare di uno straniero in Francia.
Fonte: Le Monde.fr Traduzione: Michel
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Cazzo!!! Molto meglio fare rapine, proteggere qualche troiona e portarla a palazzo Grazioli, evadere le tasse, corrompere qualche giudice o esportare illecitamente capitali... si rischia meno.. e magari poi fanno un 'lodo' pure a me...
RispondiEliminaContaci,l'Italietta è brava a copiare i compiti sbagliati degli altri,in Francia c'è una fortissima opposizione a questi eccessi,cio nonnostante ci provano e ci proveranno anche da noi.
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