Olindo e Rosa in carceri diverse Un giudice vuole rimetterli insieme
Non è la prima volta che presento delle sue opere,questo stile vittoriano da pre-rivoluzione industriale con le sue lugubri atmosfere Dark rende bene l'idea,lo spirito di una certa umanità perduta a se stessa e agli altri,gente che vive nell'odio e coltiva il risentimento come si coltiva il basilico sul balcone assolato di casa.
Dedico questa opera alla Strage di Erba a Olindo e Rosa cresciuti in un mare di risentimento in quel Nord razzista e xenofobo che ha generato un movimento abilissimo ad aizzare l'odio verso il diverso,i diversi perchè a secondo dell'epoca i suoi obbiettivi,le sue vittime cambiano nella misura in cui l'altro,"lo straniero" puo impersonare meglio il ruolo di vittima predestinata,vittima sacrificale su sui riversare il proprio risentimento impuniti.
Olindo e Rosa sono due figure che ancora oggi imbarazzano il Nord,su di essi cala di tanto in tanto un velo che sà tanto di rimozione ed è comprensibile,si tratta di due odiose icone,quando la storia sarà scrittà saranno loro che testimonieranno di un certo tempo,di una certa era.
Almeno per oggi c'è una grande attenzione nel dire da un lato troppo e dall'altro non dire l'essenziale,la verità piu sconvolgente e questo perchè i due individui che hanno re-interpretato la bestialità appartenevano ad una corrente di pensiero populista e demagogica,intollerante riconducibile ad una buona parte delle amministrazioni comunali della Lombardia e del Nord Italia in generale!
Poco prima che venissero identificati come colpevoli senza ombra di dubbio della strage, tutta la regione si scaglio contro lo "straniero"e vi fu una ondata di indignazione emotiva che la Lega canalizzo e cerco di sfruttare al meglio e piu o meno fortunosamente questa dinamica si volatilizo come nebbia al sole al momento della scoperta dei colpevoli,piu nessuno poi ne ha fatto cenno,come se fosse stato un fatto normale vedere per strada le folle montare delle forche e apprestarsi al linciaggio,c'è davvero mancato poco e a quanto pare la lezione a Bossi e Maroni non è bastata,la loro truppa isterica e starnazzante attende altre occasioni per cavalcare l'odio giustizialista come se tali atti potessero essere di sollievo alla spaventosa solitudine esistenziale di questo mondo perso nelle nebbie di una notte ai confini dell'abisso.Infine,qualche tempo fà feci un'altro post sull'argomento e caddi su dei siti dove per un motivo o per un altro se la prendevano con Youssef Marzouk,una infinità di critiche,ovvie, provenienti dalla stessa corrente di pensiero,dichiaratamente razziste,uno sfondo di risentimento spaventoso verso di lui, nonnostante nella strage abbia perso la moglie e la figlia,una personalità discutibile certo ma non fino a quel punto.
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)