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lunedì 24 agosto 2009

Talk Show ,gigantismo e Dineyland,il Circo Barnum dell'Arte Contemporanea

Ennesimo esempio di come i municipi delle grandi metropoli intendono l'arte,come forma d'intrattenimento,di stupore e di mero sfruttamento dell'emozione piu banale:la meraviglia e un certo sentimentalismo scenografico pseudo naturalista.
Non nego il lato romantico,suggestivo dei cavallini che attraversano il guado ma in fondo si tratta di una mera esibizione di virtuosismo da scatola dei cioccolatini Perugina!
Non c'è che dire siamo ben lontani dalla ricchezza espressa dal 900 quando era la vera realtà del mondo ad occupare le piazze anche se con qualche eccesso celebrativo,vedi i monumenti enfatici ai caduti della Prima Guerra Mondiale...
C'è qualcosa di infantile nella spettacolarità con cui sono proposte o realizate queste opere.
Se le politiche culturali dell'Italia resteranno tali e con lo stesso governo non dovremmo stupirci se ridurano il paese a una gigantesca Dinsneyland alla faccia del fatto che usciti di casa si inciampa in uno scalino del 700!
Di tutta questa paccottiglia scenografica o Gulliveriana non resterà nulla tra meno di un mezzo secolo,poco male se non fosse per i costi che impongono alla comunità queste scelte scriteriate.
Ne ho avuto un esempio a Menton, Francia,una installazione che gioca sul vento alla prima tempesta di vento (120 km all'ora!) è volata in mille pezzi ed adesso è li in bela mostra incompleta,con quel poco che ne resta.
Si trattava di una volgarissima scopiazzatura dell'opera di Calder acquistata sulla piazza di Parigi a caro prezzo dal Municipio (...)
Da supporre che l'obbligato restauro comporterà una spesa supplementare non indifferente.
un altro esempio è l'Ulisse posto al Bastion,nei giardini,la patina dorata è stata mangiata dalla salsedine e il bronzo si stà corrodendo e tutto perchè deve avere un costo "rilevante" una verniciatina di vernice trasparente protettiva ogni 6 mesi!
Quasi quasi ci vorrebbe una bella "guerra" come quelle di una volta,si prendevano allora tutti i bronzi anche quelli dei monumenti e sopratutto quelli e li si fondeva per farne cannoni (...) oppure con i marmi ci si faceva la calce o qualche barricata vedi La Comune di Parigi (...)
Avete una pur piccola idea dell'immenso numero di bronzi che ancor oggi finiscono in fonderia?
Vi rammento la fine che fecero oltre 5000 busti,mezzi busti etc,de Duce,di Mussolini,per la maggior parte fusi di nuovo e destinati ad altre forme plastiche...
Di positivo c'è che queste opere d'Arte Contemporanea sono realizate per lo piu in Vetroresina,alquanto infiammabili e ri racconto di un conoscente che le ha in odio particolare tanto che ha scovato e realizato il sistema per distruggerle senza toccarle!!!
Come direte voi?
Vi assicuro che è ingegnosamente stupefacente la sua soluzione,e questo Post è uno scop,rivelo per la prima volta una tecnica diciamo vandalica a costo zero e che si puo perseguire nella piu assoluta impunità.
Basta salire la notte in cima a questi colossi in vetroresina e piantarvi uno spillo d'acciaio,preferibilmente dopo aver studiato accuratamente le previsioni metereologiche.
A far giustizia della volgarità ci penserà allora un fulmine,si proprio lui,le probabilità che colpisca il "monumento" sono altissime!!!

















































 
 
 
 
 

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)