"Le vedete nella fotografia,sono simpaticissime,impiegano il loro talento nella beneficenza,in giro si dice che si sono ingaggiate nelle "arti minori",che la loro produzione tra l'artigianato popolare e la curiosità da souvenir non godrà mai dei favori del Museo in quanto istituzione (cimitero per Picasso!).
In realtà sono delle artiste e in una disciplina affatto banale come puo apparire (...) e vi assicuro che verrà il giorno in cui certa critica supponente e asservita al capitale feticista e speculativo sarà amaramente sorpresa.Si tratta di un arte che viene ingiustamente sottovalutata,non tanto l'opera in se ma per le lunghe ore di socialità che ha comportato lo sferruzzare la lana (a punto e croce) e la seta colorata per eseguire queste opere:nessuna immaginazione sà concepire le chiacchiere,il pettegolezzo affettuoso,le ricette di cucina per dolci e torte e le confidenze che le nostre amabili vecchiette si sono scambiate.E si,questa è un'arte sociale che alla sua base contiene la condivisione dell'esperienza umana,la trasmissione del vissuto e il suo sguardo affettuoso sul quotidiano del mondo,tra virgolette il quotidiano dei piu giovani,di quelli che restano!
Se vogliamo queste formidabili vecchiette ci mandano delle cartoline che riflettono la loro fitta interelazione,a noi di andare un po piu in la dell'apparenza e di non storcere il naso verso le tradizioni popolari o le cosidette "arti minori !"
Qualcuno puo obbiettare che l'attività ripetitiva (il punto e croce) con un livello di concentrazione minima ma inconsciamente sensibile produce tutta una serie di endorfine che gratificano modestamente la biologia umana e che insomma questa "arte" si ferma sulla soglia (...) dell'esplorazione estetica umana e delle immense gratificazioni che potrebbero investirla...
In conclusione dobbiamo giudicare la produttività altrui,la sua creazione in relazione al suo potenziale espressivo e non in relazione ad uno standard astratto e generalizante."
Qualcuno puo obbiettare che l'attività ripetitiva (il punto e croce) con un livello di concentrazione minima ma inconsciamente sensibile produce tutta una serie di endorfine che gratificano modestamente la biologia umana e che insomma questa "arte" si ferma sulla soglia (...) dell'esplorazione estetica umana e delle immense gratificazioni che potrebbero investirla...
In conclusione dobbiamo giudicare la produttività altrui,la sua creazione in relazione al suo potenziale espressivo e non in relazione ad uno standard astratto e generalizante."
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)