Solo una persona conosce bene come lei i cavalli,questa persona è un mito,una legenda dell'Umanesimo,del nostro Rinascimento,Leonardo da Vinci,indimenticabile a distanza di secoli il suo gigantesco cavallo preso a cannonate dai francesi al Castello Sforzesco.
Janch lo cita,ne parla come se fosse un padre,un padre distante secoli dal suo sentire eppure cosi affine,vicino.Godetevi queste immagini e la sua ricca galleria,la sua sapienza artigianale nel lavorare il legno,nell'incastonarlo al posto giusto,la plasticità che sà dare alle sue creature,le sue sculture alcune delle quali hanno un forte debito con Arturo Martini,il tempo che con tanta maestria riesce a far indossare alla sua opera attraverso il vissuto contorto doloroso del legno,dell'albero.personalmente ho visto una delle sue opere a Montecarlo ed con grande soddisfazione che ve le propongo,ammiratele tra l'altro per l'originalità tecnica applicabilissima a una infinità di oggetti e mai applicata sino ad oggi con una nobiltà piu grande e raffinata.
Lo amo con tutto il cuore!
RispondiEliminaDa qualche anno vorrei fare la stessa cosa a casa mia in montagna, ho anche provato e in due ore ho fatto un ciuco in stil picassico, però ho usato dei rami che avevo tagliato da non so manco quale piantaccia dietro casa, ma che bellezza sarebbe utilizzare delle radici barocche come queste!!
Lo ammetto è un feticcio che ho scoperto da poco, devo assolutamente lavorare sulle forme energiche delle radici, mi hanno affascinato fin da piccolo e credo che formarle in esseri viventi, capre cinghiali lupi, volpi ecc...(ma non forme umane) Mi piacerebbe rendere l'idea di mistero che ha reso De Chirico, ma posizionando le sculture in posti del tutto linearmente formali asettici dal dubbio della società consumista, però cercando di non svilire nel clichè performativo fine a se stesso, mi piacerebbe che il dubbio e il mistero della natura per noi umani irrazionale, entreasse nella certezza della quotidiana razzionalità consumistica di serie, per far diminuire i cassieri e aumentare le perplessità di chi compra tutti i giorni questa busta di plastica socialisticamente piena di razziocinio a saldi e sconti, e mai a sentimenti più profondi e intimi come bisogni naturali meno vendibili...
Ma forse questo alla morale comune fa paura, e siccome sto parlando come Enrico Ghezzi e non più come Fauchè, posto e spero di non esser preso per sano perchè ormai credo che solo un pazzo potrebbe dirlo, e d'altronde chi si ritiene sano non è stato abbastanza dal medico per constatare il contrario... Infatti io non ci vado mai
Evviva Cattelan!
Ciao Enrico,
RispondiEliminase posso esserti utile:
il legno impiegato per i cavalli viene trovato in mare e sulle spiaggie,tuttalpiu nel delta di un fiume o lungo i torrenti...
Infine il fascino che provi per queste sculture è il fascino per il tempo,è il dolore per cio che ci lasciamo dietro e passa.
Prova a mandarmi un articolo...
ciao