martedì 21 luglio 2009
Artisti in piazza "Arte batti un colpo se ci sei nel web !"
La galleria
Corriere della sera.it "cosi uccidete la cultura"
Dalle proteste si passi a idee per innovare (Piero Ostellino)
Un mare di palloncini neri e le note pensose del Coriolano suonate dall'orchestra regionale del Lazio. Dopo il tam tam delle dichiarazioni e i giorni concitati delle assemblee improvvisate, la protesta del mondo dello spettacolo contro i tagli al Fus è arrivata in piazza, schierata davanti a Montecitorio. Con tanti volti noti, da Monicelli a Verdone, da Zingaretti ad Ascanio Celestini, Mariangela Melato, Giulano Montaldo, Massimo Ghini, persino un silente Nanni Moretti, che si sono mescolate alle facce più anonime di attori di teatro, danzatori, musicisti, tecnici, sceneggiatori. Tantissimi i giovani, i volti noti delle fiction e del cinema di ultima generazione, da Claudio Santamaria a Luigi Lo Cascio, da Cesare Bocci a Luisa Ranieri (Ansa)
La doccia fredda è arrivata quasi subito a Montecitorio, con le parole dello sceneggiatore Andrea Purgatori, che a nome dei Centoautori ha fatto parte della delegazione ricevuta da Gianni Letta. «Non abbiamo buone notizie - ha detto -. Per ora non sembra esserci via d'uscita al reintegro del Fondo unico per lo spettacolo da parte del governo» (Ansa)
Uno spiraglio di ottimismo bipartisan ha provato ad offrirlo Luca Barbareschi arrivato assieme alla collega parlamentare Gabriella Carlucci, entrambi accolti da fischi. «Ci batteremo fino all'ultimo per trovare una soluzione», ha detto, sottolineando però che lo spettacolo deve sapere «ripulire i propri bilanci, tagliare gli sprechi, assumere una diversa coscienza imprenditoriale». Nella foto Franceschini e Veltroni con il regista Giuliano Montaldo (Ansa)
"..;quello che mi stupisce,mi sorprende è la scarsa comunicazione messa in atto da questa protesta che non si prende la briga di andare un po piu in la del solito comunicato stampa con tanto di foto delle firme note,da intendersi i personaggi piu conosciuti del mondo del cinema e del teatro (...),forse una striminzita imitazione degli stryke (scioperi) all'americana che hanno visto l'anno scorso Hollywood scendere in strada per oltre sei mesi (...) a queste arrabbiate figure del mondo dell'arte evidentemente pesa immensamente il "costo" di un volgarissimo blog d'informazione in cui riversare i contenuti della protesta affinchè la stessa perduri nel web,forse i protagonisti della protesta si collocano in un Olimpo elitario o si autoemarginano nella consapevolezza che l'apporto solidale dell'opinione pubblica è "sterile o "inconcludente".
O forse perdura il costume di arrangiare il conflitto attraverso l'uso dell'immagine in termini di ricatto verso un governo che è meglio non irritare oltre il consentito perchè altrimenti ti appiccica l'etichetta "eversiva" ed allora si finisce dritti dritti nel calderone infernale delle opposizioni starnazzanti.
Un vizietto all'italiana quello di raccomandarsi piuttosto che di reclamare,rivendicare i diritti piu elementari..."
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)