giovedì 25 giugno 2009
Yarnatomy : sorridere a denti stretti con l'arte tra Realismo e filosofia
Scherzi a parte non è il lavoro ad uncinetto della nonnina della "The Addams Family" che vuole sfottere ma l'opera Realista un po Pop Art di un artista giapponese che si prefigge di scuotere ironicamente (e non senza sarcasmo) certa propensione ad abusare delle endorfine distribuite generosamente dal cervelletto quando l'attenzione si concentra su automatismi ripetitivi nel lavoro d'arte o in certo artigianato d'arte...(in genere lo stadio alla quale si arresta il dilettante) allo stesso tempo forse una citazione indiretta di tutta una mitologia intorno al paradiso ed all'inferno,Nirvana,chiamatelo come volete,attraverso un assunto della biologia umana,un fatto: l'accumulazione di una certa quantità di endorfine,simili alle morfine in una parte del cervello,viene rilasciata al momento della morte inducendo a quel sorriso ebete per alcuni testimone dell'incontro con San Pietro e del suo noto quesito:"...ma dove credi di andare...?! " Va da se che la quantità della suddetta sostanza varia misteriosamente da essere umano a essere umano ed è da supporre che certe individualità sprovviste del tutto di questo lenimento "filosofico" abbiano validamente contribuito con le azioni,con il "pensiero" in termini di assenza (...) a realizare una specie di contrappasso intorno alla loro mediocrità...
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)