Con Lexmark concorso d’arte online per opere scannerizzabili
MILANO (Reuters) - Un concorso d’arte online, un premio di 30.000 euro che si contenderanno artisti di tutta Europa. A patto di realizzare opere, con tecnica tradizionale o d’avanguardia, che siano fedelmente riproducibili tramite scanner, cioè immagine digitale bidimensionale.E’ quanto propone l’edizione 2004 di Lexmark European Art Prize (http://www.print-art.com/gb/home/home.htm) promosso, come informa una nota, da uno dei principali produttori al mondo di stampanti ed esteso per la prima volta a tutti i Paesi europei dopo la prima edizione, vinta lo scorso anno dall’artista britannico Christian Ward le cui opere, scelte tra quelle di 2.000 artisti di 33 Paesi, sono state poi esposte in quattro mostre londinesi.
Sul sito è disponibile il modello per l’iscrizione online, alla quale va allegato un file formato Jpeg (almeno 300 dpi di definizione) della propria opera.
Il concorso è stato realizzato col contributo di artisti figurativi e fotografi che per anni hanno lavorato col team Lexmark nel far conoscere nomi nuovi del panorama artistico europeo.
“Col nostro concorso vogliamo dare agli artisti la possibilità di guadagnare un palcoscenico di primo piano sulla scena artistica europea”, ha detto Brendan Neiland, sovrintendente della Royal Academy of Arts e presidente della giuria che proclamerà il vincitore. “Siamo rimasti impressionati dalla quantità e qualità delle opere della precedente edizione, che dimostravano chiaramente il rifiorire del movimento pittorico europeo”.
Lexmark International Group Inc. è la società capogruppo di Lexmark International, sviluppatore e produttore di soluzioni per la stampa, di prodotti e tecnologia laser, a getto d’inchiostro, sia per il mercato professionale che per quello consumer. Fondata nel 1991, con un fatturato 2002 di circa 4,4 miliardi di dollari, Lexmark commercializza i propri prodotti in 150 Paesi, con uffici e centri produzione in tutti i continenti.
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)