"Vi consiglio di scrutare con una certa attenzione queste fotografie,esse denunciano le contradizioni del secolo Americano come nessuno prima con il linguaggio della Fotografia Contemporanea,dapprima suscitano stupore e perplessità,al prossimo ingrandimento la sorpresa si avvicina,la sentiamo,infine la rivelazione finale esplode e il senso delle immagini si dispiega a 360° in ogni dettaglio e aperto alla comprensione di tutti.
Le torture di Abou Ghraïb in Irak...."
La stupenda galleria.
Il carcere è stato al centro, dall'aprile del 2004, di una storia di sevizie e umiliazioni ai danni di detenuti iracheni compiute da parte di soldati statunitensi e britannici di servizio in quel carcere. La vicenda della prigione di Abu Ghraib è venuta alla luce intorno alla fine di aprile del 2004 quando le cronache internazionali hanno iniziato a riferire di umiliazioni e torture che venivano compiute su detenuti iracheni da parte di soldati statunitensi della forza di coalizione. È stato in particolare un rotocalco televisivo americano, 60 Minutes, a diffondere inizialmente con un proprio reportage la storia di abusi ed umiliazioni ai danni dei reclusi. Sui media di tutto il mondo sono così iniziate a circolare le crude immagini degli abusi. Lo scandalo si è allargato a macchia d'olio fino a coinvolgere anche soldati del Regno Unito. Inoltre, saranno complessivamente duemila le immagini, non solo dall’Iraq ma anche dall’Afghanistan, alla cui divulgazione il poi eletto presidente Obama opporrà il veto.
mercoledì 17 giugno 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento
"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)