martedì 26 maggio 2009
Visto che Dio non c'è qualcuno deve pur ricordarsene...
"Il professor Alex Zettl e il suo team di ricercatori hanno infatti realizzato un prototipo di memoria digitale praticamente eterno, che andrebbe ben oltre la vita media di 10-30 anni delle attuali memory card e raggiungerebbe una durata di un miliardo d’anni e una capienza pari a un terabyte per pollice quadrato (un trilione di bit). Il tutto senza l’utilizzo di silicio."
Finalmente qualcuno ha inventato la "memoria di Dio" una soluzione alla difficoltà che si ha a conservare l'informazione numerica a lungo,si parla di un miliardo di anni,quanto basta a dare seri grattacapi agli studenti di un futuro veramente remoto.Per gestire la Storia Umana nei millenni dovranno inventarsi una memoria a cassetti da implementare nel cervello di noi tutti (se ci saremo),in un certo senso una memoria cosi lunga sancisce la fine del perdono inteso nel suo senso piu allargato e questo non puo che essere un bene per l'umanità perchè si sà non sono mai le vittime che perdonano.Cio significa anche che la nostra piccola gloria personale potra essere tramandata ai posteri aumentando esponenzialmete la possibilità che uno studioso in un fiuturo lontano possa scoprire il valore straordinario del nostro apporto culturale al bene dell'umanità.E una buona notizia per il mondo dell'arte e basti citare Giovan Battista Moroni,per riconoscerlo grande bergamo e L'Accademia Carrara ci hanno messo 5 secoli!
Essendoci piu "spazio" finalizato alla conservazione sarà piu facile accedere alla posterità,nessuno sarà dimenticato e certe ansia scompariranno per sempre,certo anche questione di fortuna.L'ipotesi ha una certa concretezza se si perpetua l'attuale crescita demografica del pianeta...diventa problematica se tale memoria dovranno gestirla gli androidi poichè la razza umana finalmente felice,appagata si è immensamente ridotta di numero,si sà che la felicità è nemica della demografia.Per i pessimisti si risolverà in un pianeta artificiale a spasso per le galassie con al suo interno un immenso hard disk che contiene qualche milione di anni delle nostre vite in un dettaglio inconcepibile ai nostri occhi di oggi.
Malcelata la speranza che una civiltà aliena sappia fare buon uso della lezione terrestre (sic!) o magari resuscitarci tutti in termini di ricostruzione in fac-simile (poichè la memoria contiene tutto in nostro patrimonio genetico) se già non lo faranno i nostri androidi perchè si sentono soli ...
A questo punto si è capito che ho seri dubbi sulla soppravivenza dell'umanità nel lungo periodo.Cosa non si farebbe per cercare di soppravvivere ancora un po!
Una memoria digitale di tali dimensioni è seriamente capace metaforicamente di uccidere Dio,l'immagine del padre,i figli del futuro non faticheranno molto incrociando i dati a scoprire l'orrore che si cela negli antenati, poichè tutte le discendenze sono in cerca di quarti di nobiltà (specie se traballa l'aspetto identitario) nella sua accezione piu larga (...) se ne desume che non poche istituzioni tra cui quella della famiglia saranno messe in crisi ...dalla memoria.
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)