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domenica 3 maggio 2009

Marina Nemat,quando fu arrestata per "attività rivoluzionaria" aveva 16 anni,uno meno di Delara Darabi.Come lei fu torturata e costretta a confessare crimini mai commessi e condannata a morte,una guardia carceraria ossessionata da lei convinse le autorità dapprima a commutarle la pena in ergastolo e successivamente a liberarla,sulla sua vicenda ha scritto un libro "prigioniera a Teheran" diventato un best sellers internazionale.

"In Iran tantissimi ragazzi e ragazze sono arrestati e uccisi come se niente fosse,dobbiamo continuare a fare pressioni in nome della democrazia e della libertà"

Purtroppo abbiamo avuto notizie estremamente scarse sul evolversi del processo (Chiamare processo il codice islamico derivato dalla Sharia è un eufemismo) e persino sull'esecuzione di Delara avvenuta all'improviso per misteriose ragioni (come se l'orrore possa avere delle "ragioni") fuori da ogni prassi,in un luogo chiuso (non aperto al pubblico con le famigerate gru con gli appesi "esemplari"),senza la presenza dei suoi avvocati o dei suoi parenti a cui è stata Delara stessa a comunicare per telefono con voce tremante ed emozionata,terrorizata che di li a poco l'avrebbero impiccata.Nel delicato scacchiere politico internazionale che riguarda da vicino l'Iran contro gli Stati Uniti questa esecuzione cade a puntino quale fatto avvertimento dimostrativo della determinazione della Repubblica Islamica ad applicare la "giustizia" in termini di terrorismo psicologico ampiamente diffuso dai media di tutto il mondo.Questa esecuzione è strettamente connessa alla sorte di Roxana recentemente arrestata e fidanzata di un noto regista Iraniano e della cui sorte si è interessata Hillary Clinton.
Mi preme di aggiungere una cosa,questi mostri hanno gia ampiamente dimostrato in quale considerazione tengono gli artisti e il mondo delle arti nel campo profughi palestinese di Jenin (qualcuno dubita del fatto che la Repubblica Islamica dell'Iran non centri nulla con i palestinesi?) minacciando a piu riprese l'unica espressione artistica che soppravvive in Palestina,un gruppo teatrale gestito da volontari è stato fatto oggetto di minacce,sassaiole e molotov secondo l'assioma che l'arte non puo che far male alla causa palestinese di liberazione (...)

Roxana, 200 pronti a sciopero della fame

http://www.corriere.it/Media/Foto/2009/05/03/ROXA--180x140.JPG

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)