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giovedì 21 maggio 2009

La vergine allegra

Vergine all'asta
Vergine all'asta? Vergogna!

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Le vergini di Klimt

Non è la prima volta che una vergine mette all'asta la sua verginità,l'articolo è apparso oggi nel Corriere della sera,in realtà questo genere di aste ha una consolidata tradizione un po dappertutto nel pianeta,l'eccentricità della notizia è tale solo sul fronte Occidentale europeo vuoi per tutta la mitologia che circonda la verginità (di cui Paul Gauguin approfitto ampiamente,si il pittore "fuggito" in Polinesia) vuoi perchè girano tempi grami e tristi,per cosi dire "precari".Il cosidetto traffico delle vergini gode di un mercato floridissimo in continua espansione,basti pensare l'oriente con il suo pensiero magico superstizioso o al bacino del Mediterraneo (Emirati Arabi,Turchia,Oman,Arabia Saudita,e ben oltre oppure all'America Latina ed al traffico sessuale dal Messico verso gli Stati Uniti con tanto si siti internet che mettono all'asta i "capi di bestiame" che talvolta è triste dirlo non faranno mai piu ritorno a casa perche le buche dei cimiteri clandestini sono profonde! (Sono migliaia e migliaia le giovani che scompaiono in Messico e negli Stati Uniti,un vero traffico che alimenta ogni preversione in mano alla criminalità organizata con non poche complicità tra le autorità a tutti i livelli.Ci mettiamo anche il turismo sessuale,ad esempio la Tailandia,il Laos,il Vietnam etc,ci siamo capiti no? Ci sono in ogni bordello ruffiani pronti a condurvi al villaggio appena fuori città in una modesta famiglia disposta a cedere una giovanetta.Niente di piu banale,un fenomeno che esiste da sempre,persino da noi che lasciatemelo dire abbiamo la memoria corta,ricordatevi di Napoli quella di Curzio Malaparte o quella di De Sica in Sciuscia...la miseria,di Livorno nel dopoguerra e di cosa accadeva intorno ai campi Americani,al tempo si disse che alla base di Livorno lavoravano non meno di 35.000 prostitute ! In Germania invece il problema delle vergini non si pose,i Russi avevano parecchi conti da regolare....A differenza di allora oggi l'asta è messa su dalla vergine stessa,cerca il clamore mediatico perchè sà che fà salire l'offerta,una buona integrazione viene dall'intervista venduta a qualche testata puritana o pseudo scandalistica;qualcosa di nuovo c'è rispetto al passato,il sentimento della colpa è svanito,la verginità sembra quasi essere un impaccio e tutto sommato puo trasformarsi in un affare e qualcuna pensa che è sempre meglio del marciapiede.
Ancora l'idea,il sentimento della purezza,del candore tendono a scemare di fronte alle contradizioni della realtà quotidiana,se vogliamo chiamare il "vitello d'oro" contradizione,infine il "valore" della cosidetta virtu ha finalmente ceduto il posto ad una piu consapevole dinamica dello scambio,complice forse quella medicina contro la castità che è Benedetto XVI°.Resta nel Bel Paese ancora qualche vergine pronta a cogliere la palla al balzo e qualche meteora "verginale" cerca d'irrompere nei talk show a cavallo di una castità insostenibile e senza la mamma a farle da guardiaspalle (questo è gossip).Naturalmente ancora molta strada da fare ma questi fatti sono un sintomo di un cambiamento inarrestabile ed al contempo del prezzo che le donne (e gli uomini) pagano per integrarsi nella nuova realtà economica la cui anima è il Liberismo piu sfrenato,la mercificazione e la riduzione ad oggetto del poco che resta dell'umanitas.Forse ho divagato un po ma non mi sembra poi cosi tanto Gossip questo articolo contrariamente alla tendenza del pezzo brillante,corto tra l'allegro e il disincantato.La cronanca segnala solo la punta dell'icberg.

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)