"ROMA - La condanna è stata eseguita. Delara Darabi, la pittrice di 23 anni condannata al patibolo per la complicità in un omicidio commesso nel 2003 quando lei aveva solo 17 anni, è stata giustiziata nella prigione di Rasht, in Iran. E' stata uccisa di mattina presto, di venerdì, giorno sacro per gli islamici. Senza che ne fosse data notizia al suo avvocato né alla sua famiglia, secondo quanto spiega Mohammad Mostafaei, un avvocato attivo nel campo dei diritti umani, citato dal sito di Iran Human Rights. E' stata impiccata nonostante un movimento di pressione internazionale che raccoglie attivisti per i diritti umani di varia provenienza avesse ottenuto un rinvio dell'impiccagione. Si era parlato di una dilazione di due mesi, rispetto alla data del 20 aprile nella quale era stata fissata inizialmente l'esecuzione. Invece il boia ha atteso solamente dieci giorni."
I suoi quadri :
Adesso il mondo dell'Arte sà cosa fare....100cosecosi Non si ferma qui!
Invito i colleghi a mettersi al lavoro.
"L'indifferenza aiuta solo i carnefici !"
L' Arte contro la "barbarie di stato"
APPELLO
I modi in cui gli artisti possono e debbono opporsi
alla "barbarie di stato" : la pena di morte Questa bozza è aperta a nuovi contributi, è una discussione,un punto di partenza che parte dalla constatazione di un fatto: l'Arte è memoria prima che cultura.
1/ Personalizando la loro opera,vale a dire renderla meno generica attraverso l'immissione dell'identità della vittima o persona che si è "adottata" su cui si è riversata l'attenzione (nel titolo dell'opera e nella rappresentazione).
2/Con opere di ogni genere e su ogni supporto,dalla carta al legno sino alla tela o la scultura,con qualunque tecnica e dotando l'opera di tutte quelle informazioni che servono nel tempo a conservare la memoria dei fatti che si vogliono denunciare (importantissimo).
Centinaia di migliaia di opere d'arte in circolazione hanno un forte potere dissuasivo a causa della persistenza i termini di memoria che l'arte comporta,memoria che và ben al di là delle generazioni che si contano sulle dita di una mano! nessuna nazione puo prendere alla leggera un tal genere di comunicazione,di messaggio alla posterità,una vergogna,una indignazione costantemente accesa e sotto gli occhi di tutti (...) Il fatto che si tratti di opere d'arte,anche nel qual caso a realizarle fossero dei profani (...) comprende un plus valore economico non indifferente che genererà forme di collezionismo quanto mai utili alla lotta,alla causa (...) Auto-finanziamento,mostre,collettive,stampa delle immagini su ogni tipo di pubblicazione non esclusa internet, (blog,siti,forum etc,).
3/Adoperandosi anche ai piccoli formati tipo quello della cartolina di cui si farà una copia numerica da inviare alle ambasciate,ai consolati,alle autorità del paese che promuove la barbarie della pena di morte e ai paesi che intrattengono forme di scambio o commercio antiEtico (...) Andate su Amnesty International per cercare gli indirizzi a cui inviare le mail o le vostre cartoline d'autore in cui avete adottato una vittima (...)
Allo stesso tempo ufficializare la cartolina spedendola a se stessi od ad altri affinche il fatto documentale del timbro postale consolidi ulteriormente il documento d'arte.
4/Scambiando,inviando la card art,la cartolina postale d'arte ad altri artisti o amici etc invitandoli a fare altrettato in una perfetta dinamica di scambio e diffusione che aumenterà ,inevitabilmente l'ampiezza della comunicazione ben oltre la protesta suscitata dall'indignazione.
5/ Esponendo negli atelier,nelle mostre le opere dedicate alla vittima che avete adottato con una didascalia che avverte che aderite alla campagna contro la pena di morte nel mondo e che riassuma sinteticamente la storia di Delara Darabi (se l'avete esposta) o di un altra vittima.
6/ La campagna di dissuasione puo essere attivata prima dell'esecuzione della vittima attraverso i modi consueti:petizione,raccolta di firme,lettere alle autorità etc,ma certamente per quanto riguarda gli artisti sopratutto dopo l'esecuzione,l'applicazione della pena di morte se si vuole che sia veramente dissuasiva la nostra dinamica.
a/Citando il nome della vittima.
b/Attraverso la citazione di un frammento del vissuto della vittima...
c/...Immettendo nell'opera la scrittura,parole,testi graficamente intesi nella dinamica del dolore o grido,servendosi della poesia e di ogni forma espressiva legata alla letteratura...
d/...Attraverso le tecniche piu svariate pittura,scultura,fotografia,letteratura,performance, sino al collage (la foto della vittima).
e/Attraverso la rappresentazione della felicità negata citando episodi del quotidiano che non hanno potuto realizarsi al fine di scuotere l'emotività dello spettatore e intaccare la percezione che ha della felicità come bene collettivo,bene infranto dalla barbarie di stato,interruzione con la violenza di una dinamica che finisce con il toccarlo personalmente;una certa attenzione è richiesta per evitare per quanto è possibile il fatto puramente propagandistico.
En française la traduction de Sonia Richelma d'Elia (Belgique)
"PENDAISON D'UNE JEUNE ARTISTE"(traduction en français de l’article en Italien de Michel ABBATANGELO)
Appel aux artistes - Ouvert à tous et à toutes les disciplines artistiques.
Thématique : "la pendaison" - pratique barbare exercée par certains états "
Rappel de l'événement :
La Pendaison d'une jeune artiste de 23 ans, Delara Darabie, a déclenché ce projet de faire parler d'une chose qui reste tabou et encore très peu abordée par les artistes.
Delara Darabie, emprisonnée depuis l'âge de 17 ans, a été exécutée le 1er mai 2009 par la justice Iranienne qui l'a reconnue coupable d'un meurtre pour lequel elle plaidée non coupable.
Amnesty international et d'autres militants des droits de l'homme ainsi que 100cosecosi se sont mobilisés contre la pendaison de Delara Darabie Ils ont obtenu en date du 20 avril un délai de 2 mois supplémentaire mais l'Iran est passé outre et a exécutée Delara dix jours plus tard...(pour plus voir rubrique consacré à Delara Darabie sur 100cosecosi)
Objectif :
Grâce aux concours des artistes internationaux, 100cosecosi ouvrira une galerie virtuelle sur cette thématique : faire parler de "la pendaison" afin de créer une communication dissuasive via une Publications de l'ensemble des œuvres.
100cosecosi est un site visité par 150 personnes en moyenne/jours.
Adresse d'envoi des oeuvres (envoi numérique) : michel.abbatangelo@gmail.com
A ce propos :
- Intervention de Michel abbatangelo : " des centaines de milliers d'oeuvres d'art sont en circulation et bon nombre exerce un effet dissuasif en raison de la persistance de la mémoire que l'art implique...une mémoire qui va bien au delà d'une génération qui peut se compter sur les doigts d'une main. Aucune nation ne peut prendre à la légère une telle communication. Et lorsque que l’on prend en compte les œuvres qui mettent en avant les actes de barbaries et la place qu’elles occupent dans les musés , chez les collectionneurs ont ne peut rester indifférent face à ce mode de communication et aux effets de celles-ci sur notre génération et celles à venir….enfin une citation de Benjamin CONSTANT qui résume l’importance d’une telle démarche pour nous artistes : « Les peuples qui n’ont plus de voix n’en ont pas moins de la mémoire ».
- Intervention de Sonia-Richelma d'elia : "L'art se transforme en une mémoire socio-active.Les oeuvres des artistes ont la capacité de faire vivre ou revivre ,de manière intemporelle, les événements , les époques en apportant une lecture pertinente des codes qui régissent notre société.
La pendaison reste un sujet peu exploré par les artistes. Cet acte de barbarie ne bouscule pas les hautes sphères de nos sociétés malgré le nombre croissant de pendaisons dans certains pays( voir wikipedia, Amnesty international, human right...).
Quelques artistes sont intervenus avant la pendaison de Delara Darabie....Aujourd'hui il y a beaucoup à dire et à faire!"
Quelques conseils pour la création d'oeuvres sur la thématique :
Afin de faire circuler la thématique dans un champ plus large et dans d'autre espace que 100cosecosi nous vous proposons :
- de personnaliser le travail : en adoptant une victime qui le va rendre moins générique : indiquer l'identité de la victime adoptée et/ou dans le titre et/ou dans le contenu de l'oeuvre
-les oeuvres de tous genre et de tous support : peinture sut tout support , photograhie, sculpture...
- Ne pas hésiter à envoyer une copie des oeuvres aux ambassades concernées ou autres autorités (Ministères des affaires étrangères).
-Amnesty international recevra également les oeuvres qui traitent la thématique concernée.
-La thématique peut également être traitée par "la card postal art" un objet d'échange et de diffusion qui a un impact considérable. Elle peut être envoyée à des amis artistes, intimes ou directement aux institutions, autorités concernées
-Si l'une ou plusieurs de vos oeuvres sont amenées à être exposées dans un lieu indiquer le nom de la victime ou rappeler la thématique dans la référence.
-Pour une campagne de dissuasion avant l'exécution par pendaison de la victime, nous vous invitons à participer aux pétitions, à envoyer des lettres d'attention aux autorités...
Remarque : cette démarche ne se veut en aucun cas être un acte de propagande.
Nous pensons à une grande oeuvre 'Guernica" de Picasso à travers laquelle il a démonté et démontré la barbarie que l'état exerce sur les citoyens.
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)