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Terry Richardson photos
"Uno che manda molte cartoline al suo pubblico..."
"Uno che è odioso solo perchè è invidiato !"
"Uno che le cose prima le fà e poi le divulga "ad Arte" e ci guadagna anche"
Il testimone piu obbiettivo di una certa New York notturna,torrida che si consuma oltre l'alba in una miriade di incontri ossessivamente cercati sino allo sfinimento.
Un Principe dell'Edonismo contemporaneo,l'uomo,l'artista,il fotografo che ha eletto a modello culturale Rocco Siffredi,la sua missione spogliare la grazia e la bellezza della "virtu" e trascinarle nel "fango"!
Questo e tante altre cose è Terry Richardson con il suo humor esibizionista,il suo narcisismo ludico,gaio,autoironico,iconoclasta,leggero e disincantato.Terry, il tuo libro Kibosh, come il resto della tua opera fotografica, sembra un diario. Chi è realmente T-Boone? Sei tu o è un personaggio che reciti per l’occasione?
Sono io. Questo lavoro è qualcosa di veramente personale e umano, è la mia vita. Non c’è nessun personaggio, nessun ruolo, sono io che ho scelto di vivere queste situazioni e di documentarle.
In qualche modo, è come se il cortocircuito arte-vita che ha caratterizzato tutta l’arte contemporanea, soprattutto quella degli anni Sessanta e Settanta, ritornasse in versione glamour-porno…
Sì, credo di sì. Queste foto sono degli happening. Vedi persone che celebrano la vita e il sesso, e lo documentano. In queste immagini, tutti sorridono e si divertono, c’è una grande energia che scorre tra questi individui.
Pensi che oggi l’arte estrema sia ancora possibile, e credi di stare facendo, in questo momento, arte estrema?
Penso che si potrebbe chiamare estrema, ma credo che sia semplicemente libertà totale. La creo, e provo un completo senso di libertà quando la faccio. Per me non è arte estrema, è solo arte libera.
Secondo te un artista può ancora proporre qualcosa che si ponga al di fuori dell’immenso “dentro” che è il mondo contemporaneo, e questo “fuori” si può identificare con l’idea di avanguardia?
In certe circostanze, credo che si possa fare. Le mie sono immagini che chiunque potrebbe realizzare: un sacco di persone si fotografano e si riprendono mentre fanno sesso. È solo questione di metterle fuori, di esporle. Molte delle persone che sono qui probabilmente hanno fatto delle foto così, e le hanno messe sul loro computer, o qualcosa del genere. Per me voleva dire prendere una scena, un’emozione, e metterla al mondo. Queste foto sono fatte per connettersi agli esseri umani, in modo che possano rispondere ad esse in quanto tali.
Perciò, il tuo interesse risiede principalmente nella reazione della gente ad immagini come queste?
Sì. E’ bello provocare, ma penso che sia altrettanto interessante l’elemento umano che tocca le persone: sorridono, ridono, se ne ricorderanno e queste immagini rimarranno con loro.
E questa è la ragione per cui tu hai sempre usato macchine fotografiche “da turista”, e non professionali?
Mi piace la qualità di queste foto: sono familiari, umane e semplici. È il loro calore quello che mi attrae veramente.
Qual’è stata l’influenza di fotografi come Diane Arbus, Cindy Sherman e Nan Goldin sul tuo lavoro?
Amo questi fotografi. Qualsiasi cosa vedi nella tua vita è parte di quello che fai. Siamo come spugne: assorbiamo elementi che poi vengono fuori quando creiamo. Non userei il termine “influenza”, piuttosto “ispirazione”.
Quale pensi che sia il ruolo dell’artista oggi?
Il ruolo? Di non tradire mai se stesso. Quando crei qualcosa, se sei felice di quello che fai, se ciò ti fa sentire bene, questa è la cosa più importante. Tradire te stesso, fare qualcosa di cui sei scontento, è la cosa peggiore che tu possa fare.
Secondo te un bel pisello può aiutare un artista?
Beh, per me è stato molto utile!
2004
christian caliandro
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)