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lunedì 13 aprile 2009

"Un cristo elettrizante" !

Polemiche ha suscitato durante le festività pasquali l'esposizione di una scultura di Cristo morto su una sedia elettrica, e non sulla croce, nella cattedrale di Gap, nel sud della Francia. Intitolata Pietà, la scultura, opera dell' artista britannico Paul Fryer, ha suscitato vive reazioni, "in maggioranza positive", ha osservato il vescovo della diocesi, monsignor Jean-Michel di Falco. "Questa opera non lascia indifferenti, ma parlare di polemica è falso", ha detto il religioso. Commenti di fedeli e visitatori - accanto alla foto della scultura - sono pubblicati sul sito della diocesi di Gap e sono in gran parte favorevoli all' iniziativa. "La croce non era l' equivalente, all'epoca romana, della sedia elettrica?", si chiede uno dei fedeli. Un altro osserva: "Oggi entriamo in una chiesa senza neanche guardare Cristo sulla croce. Allora dico grazie a monsignor di Falco di svegliarmi". Ci sono anche voci discordanti: "L' esposizione di quest' opera non ha il suo posto in una cattedrale il Venerdì Santo". Oppure: "Se è arte, avrebbero potuto metterla da qualche altra parte". L'opera di Fryer fa parte della collezione d'arte dell' uomo d'affari francese Francois Pinault, proprietario di Palazzo Grassi a Venezia
La galleria

"Nei secoli si sono sprecati non pochi tentativi nell'Arte volti ad universalizare la sofferenza,a trasmetterne l'esperienza,il vissuto simbolico spostandola dalla "divinità" astrazione inconcreta...irragiungibile e "sofferente" (inconcepibile,basti citare una antichissima poetessa:"gli Dei non amano l'umanità altrimenti perchè riservano a se stessi l'immortalità?") all'uomo martirizato sotto il peso di una esistenza paradossale,conflittuale in una libertà immensamente discutibile. Ecco che assistiamo al trionfo dell'umanità collocando la "sofferenza" nel presente attraverso l'uso di un oggetto terrificante,l'opera d'arte in questo caso si universalizza e porta la sua comprensione oltre ogni steccato,religioso e non ,la traccia del vissuto straziante e la sua percezione ai valori piu alti che si possano immaginare,allo stesso tempo perde la sua carica provocatoria per farsi interrogativo in favore di una umanità negata,emarginata,rimossa...Tecnicamente in futuro assisteremo ad opere che nascondono il visto del Cristo o addirittura lo cancelleranno del tutto a voler prepotentemente porre lo spettatore di fronte a se stesso !"

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