lunedì 27 aprile 2009
La famiglia assassina
La mia cara famiglia...nel 1930 decide che Maria una simpatica ed esuberante ragazza non abbia tanto la testa a posto (...) sembra che prediligesse come tante sue coetanee la compagnia dei ragazzi alle frequentazioni della parrocchia in quel di Bari e che reagisse scompostamente alle molestie di un fratello (Savino) che peraltro colpirà ancora 30 anni dopo sempre nella "famiglia"... si sà, è il luogo previligiato dal crimine piu spregevole (...)
In breve viene internata in un manicomio per uscirne all'incirca negli anni 60 quando mio padre,suo fratello rientra dall'Argentina (...)
Zia Maria usava starsene seduta per ore con lo sguardo vago e perso all'orizonte non lesinando un sorriso a noi tutti...Le dedico questa galleria di fotografie dei luoghi che per un trentennio le sono stati disperatamente "famigliari".
"Il fotografo parmigiano Luca Giuffredi ha girato in lungo e in largo il nord Italia alla ricerca dei luoghi della contenzione. Ora la mostra fotografica dal titolo "Dalla legge Basaglia" debutta l'8 maggio durante il QuasiQuasiFestival presso C/o Ekidna Di San Martino in Secchia (Modena). "La maggior parte di questi luoghi in Italia- dice Giuffredi- dopo la loro chiusura grazie alla Legge Basaglia,giacciono silenti e abbandonati da ormai una decina di anni, ma ancor oggi passeggiando al suo interno si possono sentire quelle sensazioni atroci e crudeli che si avevano quando si era reclusi" .
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento
"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)