Appello su internet del regista curdo iraniano Bahman Ghobadi per la giornalista
condannata a Teheran per spionaggio: "Piange tutto il tempo e rifiuta il cibo"
"La mia ragazza Roxana
ama l'Iran, torni libera"
"Se sono stato zitto finora, l'ho fatto per il suo bene. Se parlo ora, lo faccio per il suo bene. Lei è la mia amica, la mia fidanzata, la mia compagna. Una giovane donna intelligente e di talento che ho sempre ammirato". "Lei" è Roxana Saberi, giornalista americana di origini iraniane accusata di spionaggio e condannata a otto anni di reclusione da un tribunale di Teheran. E queste sono le prime, toccanti frasi della lettera in cui il regista curdo iraniano Bahman Ghobadi chiedela sua liberazione.
Dossier AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)