google6a3fa170c1192d09.html 100cosecosi 100cosecosi: Philippe Cesaretti ed io

martedì 4 marzo 2008

Philippe Cesaretti ed io

...pensiamo non per un accidenti del caso che la gran parte della nostra opera non dovremmo firmarla,la sorgente è cosi profonda e lontana da non appartenerci,non la riconosciamo nostra,eppure la nostra creazione è frutto della nostra opera,del nostro lavoro e onestamente e senza umiltà (non ci costa nulla ammetterlo) essa...è cosi profonda,autentica,cosi nostra da divenire universale nel senso che un'ampia comunità di identità collabora alla sua creazione o se vogliamo le infinite sfacettature della natura,e si ..;sempre le,la Natura,cioe noi,tutti noi,tutto quello che si muove,cammina,striscia,respira,vola...vive.Noi abbiamo un solo merito,quello dell'abbandono cieco e appassionato che aiuta la "sorgente" a far giungere alla superficie acque cristalline e pure (con il minimo intervento dell'artista) tutto cio in fin dei conti non è che Natura all'opera se ovviamente rifiutiamo di decontestualizarci dal "tutto" (...).

  1. Ecco qui una delle sue opere,è un artista che stimo moltissimo straordinariamente umano,sensibile,un maestro per noi tutti,spero che accetterà di esporre a "le mercredi des singes" di béziers.Pochissimi oltre a lui hanno saputo rappresentare la vibrazione profonda dello spirito della Natura in tantissime delle sue sfacettature.

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)