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domenica 3 febbraio 2008

La lotta

Dipingere un quadro specialmente con la pittura a olio è una lotta estremamente dispediosa,occorre dell'energia per dominare un insieme di fattori talvolta effimeri,sfuggenti,inefferrabili,energia e volontà per inseguire i bisogni della costruzione,della struttura,dei colori.Riscontro nella mia esperienza un periodo caldo di 3 ore oltre il quale sentiamo qualcosa scemare e a poco servono le pause piu o meno lunghe che ci concediamo.Uno dei modi per economizare questa energia è di depositare i colori in relazione a quanto si ha

sottomano,sulla punta del pennello,vuotarlo,ricaricarlo di altre mescole a loro volta da riversare qui o là sino all'esaurimento,in alternativa si perde tempo a pulire lo strumento ed energia,si perde il filo per modo di dire(...)e il tempo fugge e cosi l'energia,la forza che abbiamo accumulato nell'attesa di cimentarci con l'opera;tutta l'operazione richiede una velocità nervosa e ispirata,questo almeno in alcune se non la maggioranza delle opere d'invenzione(....)o di ricerca delle tracce coloristiche o altre(parti della tela finite che indicano la via che porta alla fine...).Un altro metodo è di diluire il meno possibile i colori e gettarli a crudo nei punti che piu ci interessano(specie i lumi,le luci e poco importa lo spessore materico che acquista l'opera(tanto tra un secolo la gravità lo avrà appiattita!)Ecco perchè occorre una fase di riposo,di rilassamento prima di accingersi al lavoro, diciamo di creazione.Viene utile aver già abbozzato grossolanamente l'opera nella sua struttura sommaria e il giorno dopo con freschezza si puo imboccare la parte finale del percorso.Indubbiamente l'energia è in relazione all'età dell'artista ed alle tecniche in cui si adopera,un giovane puo passare tutta una notte su un opera piu agevolmente,al contrario oltre una certa età ci si deve affidare all'ingegno,ai trucchi e alla pazienza,quella certa incosciente irruenza non ci appartiene piu(...)ne consegue pure qualche gratificazione,ad esempio un piacere diluito,posticipato al giorno dopo...una sorta di "coitus interoptus"e ad ogni modo sono i risultati che contano.
Picasso è uno dei maestri nelle tecniche piu rapide e potete osservarlo nel film documentario di Cluzot,in bianco e nero fatto negli studi di Nizza(scaricatelo con Emule),oppure soffermatevi con piu attenzione in un museo sulle sue opere piu tarde.Piu in generale nelle opere dei maestri piu anziani osserverete uno sforzo costante verso la sinteticità,l'economia delle energie per giungere alla fase finale,decisiva,improcastinabile in cui un ultimo barlume,un ultimo scatto(...)inchioda,afferra e fissa per sempre qualcosa che abbiamo creduto inafferrabile e indefinibile,almeno nella nostra mente ma ora che è là...è tutt'altra cosa,è immobile,adesso finalmente ci appartiene.

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)