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venerdì 11 gennaio 2008

Abbandono tecnica

Abbandono,galleggiare lievi in stato di sospensione lo stato di attenzione rilasato,ogni giudizio critico sospeso (specie sul lavoro in corso) lentezza,movimenti con un che di rituale anzi volutamente ritualizanti,allo stesso tempo fase contemplativa rispetto alla finestra di realtà che si vuole "celebrare" o per qualsivoglia ragione..dipingere,un paesaggio,un nudo,una idea che contempli rapporti armonici,toni,colori infine.Un inizio lento,misurato allorchè si sono fatte le scelte del caso,sempre con lo stato di attenzione sospeso,lieve,disincantato, preparare il campo di gioco (ovvio che è la tela!) sommariamente,la struttura,la composizione,poi via via accellerando allor che una specie di frenesia,eccitazione prende il controllo della mano,della mente,dello spirito,ritmo eccitato dalle indicazioni incoraggianti che ci danno i colori usciti sulla tela,inaspettati,tanto agognati, desiderati,flusso ininterrotto di piacere,gratificazione,certezza di essere sulla buona strada,sempre piu veloce,gestualità quasi cieca,nervosa sino a che il parrossismo incontra la fatica,pausa,momento di contemplazione e riflessione,analisi del lavoro fatto,sopratutto ricerca delle tracce (parti della tela finite che indicano la via da seguire),constatazione dei problemi(da lasciare da parte,la soluzione verrà da solastrada facendo) intervento razionale dell'analisi,momento in cui si applica cio che si suppone di sapere,di conoscere,momento in antitesi con l'inizio (è il profondo che produce la superficie della tela,la struttura principale,l'insieme,l'idea),in questo fase è possibile apprendere da se stessi(...)si scoprirà piacevolmente quanto è bello superarsi,certe tracce sono ottime anche per opere sucessive,tracce da approfondire,talvolta non semplici da decifrare poiche provengono da una conoscenza inconscia,insospettata,piu sensibile (Natura).L'opera si avvia alla fine,di tanto in tanto un po di distacco poichè la tensione ora è forte,la dinamica del piacere e le altre,tante,si sovrappongono e si accavallano e stremano,sfiancano,ancora pausa,un po analittica e un po di riposo,poi via sulla dirittura finale,finire l'opera,qualcosa ci è sfuggito,non sappiamo ancora cosa...e poi non importa,ma altre si rivelano stupefacenti in relazione alla nostra misura(...)il tutto si equilibra,l'opera non finirà di parlarci per lungo tempo,uno stimolo,una passione e sopratutto certe opere che durano,non ci stancano ad uno sguardo attento e partecipato.Questo articolo è specifico sopratutto per il "plein air"pittura all'aperto che di rado richiede un ritocco in studio poiche oggigiorno piu o meno tutti disponiamo di almeno qualche ora (3 ore è il minimo),in passato si doveva contemplare il tragitto in carrozza,in bicicletta,a cavallo o a piedi...Buon Lavoro.

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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)