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lunedì 13 gennaio 2014

LA GRANDE BELLEZZA DI SORRENTINO E LEOS ARRAX



"La grande bellezza" di Sorrentino si impone nei Golden Globe è la ricetta verdiana (Giuseppe verdi) si sà noi italiani siamo grandi creatori di emozioni con un sensibile estetismo decadente,per questo piaciamo molto agli americani e di riflesso al mondo e.... riaccende un lumicino di speranza per il cinema italiano.
Bene che ci vada i cinesi si compreranno Cinecittà e la Biennale di Venezia emigra in America Latina o nel Qatar.
Voglio segnalare una piccola coincidenza,una scoperta ai cinefili:nel film Gli amanti del ponte Neuf di Leos Carrax.in una scena un burbero scontroso e intrattabile senzatetto coinquilino" della Binoche-pittrice e del suo compagno "disadattato" del ponte si offre di condurre la ragazza con una grave malattia agli occhi in una visita clandestina,notturna nel vicino museo.
Sarà l'ultimo quadro che la giovane ritrattista vedrà prima di perdere la vista per sempre (cosi almeno lei crede) .
Il vecchio collerico senzatetto possiede quasi tutte le chiavi dei musei,vi ha lavorato e le ha conservate gelosamente.
Lei a lume di candela potrà vedere,scrutare da vicino uno dei più bei autoritratti di Rembrand,la luce artificiale offendeva dolorosamente le sue retine.
Nella "Grande bellezza" di Sorrentino un personaggio "molto affidabile" e che gode della fiducia delle principesse romane possiede la chiavi delle più belle dimore patrizie di Roma e una notte accetta di far da guida alla Ferilli e a Geppo Gambardella.
Emergono alla luce delle candele da un passato glorioso (quello di Roma) busti,marmi,scenografie e tele sottratte al dominio pubblico.
Ecco forse un buon motivo per rivedere un capolavoro a suo tempo non molto capito pur se molto amato,un cult.
Vedi tu da quanto lontano giunge una ispirazione e stavolta senza scomodare Federico Fellini.
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)