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martedì 18 gennaio 2011

L’ex prefetto Ferrigno “Ad Arcore orge con oltre venti ragazze”. Intercettazioni: “Un puttanaio, siamo entrate ad Arcore senza controlli”

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Karima El Mahroug alias Ruby Rubacuori
Caso Ruby, le parole dell’ex prefetto Ferrigno “Ad Arcore orge con oltre venti ragazze”
Tra le varie intercettazioni anche le parole di alcune delle giovani che hanno partecipato alle feste a villa San Martino. In una la ragazza ammonisce: "O sei pronta a tutto o prendi il taxi e te ne vai"
 
Cene, feste e orge. Con ragazze di ogni tipo: italiane, cubane, venezuelane, domenicane. “Qualcosa di mai visto”. Di “indecente”. Tanto che per partecipare a quegli incontri bisogna “essere pronti a tutto”. C’è questo e altro nelle 389 pagine dell’inchiesta su Ruby Rubacuori da questa mattina sul tavolo della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera. E tra intercettazioni, verbali, interrogatori, che, secondo i pm, inchiodano il Cavaliere alle sue responsabilità penali, spunta anche il grande ricatto al premier. “Ho chiesto cinque milioni a Silvio Berlusconi per tacere”, perché “il mio caso è quello che spaventa tutti e sta superando il caso della D’Addario e della Letizia“ . Ruby è molto chiara. Dopodiché prosegue: “Silvio mi ha chiamato spesso e mi ha detto di passare per pazza e raccontare cazzate. Perché io vado da lui da quando ho 16 anni”. La marocchina parla con l’ex fidanzato Sergio Corsaro. E’ molto loquace e a un’amica brasiliana rivela la strategia adottata davanti ai pm: “Ho negato tutto, ho detto che sono andata a casa. E che lui pensava che fossi maggiorenne anche perché sedici anni non li dimostro”. Quindi la recita. Con Ruby davanti ai magistrati a raccontare di come Berlusconi “quando ha scoperto la mia età mi ha buttato fuori casa”. Insomma, quello che si prevedeva si sta puntualmente verificando. Il contenuto delle pagine dell’indagine milanese iniziano ad uscire. E con le notizie aumentano dubbi e domande. Ad esempio: la richiesta dei cinque milioni ha, ad esempio, a che vedere con il prestito di un milione e mezzo fatto dal Cavaliere a Lele Mora. Lo stesso Mora che, a detta di Ruby, le avrebbe prestato migliaia di euro.
Pagare il silenzio
Iniziamo, allora, da quel silenzio da pagare a carissimo prezzo. Cinque milioni. Ruby ne parla addirittura con il padre. “Silvio ha detto al suo avvocato: dille che le pagherò il prezzo che vuole, l’importante è che lei chiuda la bocca e che neghi”. Vale a dire: ” Io non ho mai visto una ragazza di 17 anni”. La marocchina il quadro lo precisa meglio al telefono con un’amica brasiliana: “Il mio avvocato mi ha detto: dobbiamo trovare una soluzione”. Mentre alla madre del suo ex fidanzato, la giovane rubacuori confida: “Il mio caso è quello che spaventa più di tutti, io ne voglio uscire e con l’avvocato gli abbiamo chiesto cinque milioni di euro in cambio del fatto che io passi per pazza e lui ha accettato”. Chi era l’avvocato all’epoca dei fatti? Difficile capirlo. Il primo legale di Ruby è stato Luca Giuliante, già legale rappresentante del listino di Roberto Formigoni. L’incarico è passato successivamente a Massimo di Noia. Sulla questione dei cinque milioni il primo a parlare è stato Giuliante. “Dev’essere la proiezione di un desiderio elaborato dalla sua fantasia”.
La fidanzata di B.
Il quadro, dunque, si compone. Il sospetto si fa realtà (giudiziaria). E così tra i particolari dell’affresco spunta anche il nome della presunta fidanzata di Berlusconi. Si tratta di Roberta Bonasia, 26 anni di Nichelino, vincitrice, lo scorso anno, del titolo di Miss Torino. A conferma del rapporto tra il Cavaliere e la ragazza c’è, poi, un’intercettazione tra Emilio Fede e Lele Mora. “Roberta Bonasia ha preso possesso di tutto. Pretende tutto. Lui è preso…”, dice Mora a Fede. Secondo quanto riferisce chi ha letto la documentazione trasmessa dai magistrati milanesi, i due parlano proprio della Bonasia, “del 1984″ che ha conquistato il cuore del Cavaliere.
“Non immagini quello che avviene lì”
“E’ allucinante. Non sai. Lo chiamano tutte amore, tesorino. Non puoi nemmeno immaginare quello che avviene lì… Nei giornali dicono molto meno della verità anche quando lo massacrano”. E’ quanto si legge nelle intercettazioni tra T.M. e B.V.  Ma c’è dell’altro. Sui festini di Arcore le soubrette sono chiarissime: “O sei pronta a tutto oppure prendi il taxi e te ne vai”. Nel frattempo, il presidente della giunta Castagnetti rivela: “Ho già designato il presidente Leone come relatore. Immagino che occorrano varie sedute, perché è un dossier piuttosto copioso abbiamo bisogno tutti di poter ragionare”.
Ad Arcore senza controlli
Le intercettazioni fanno, poi, emergere inquietanti particolari sulla totale assenza di controlli all’ingresso di villa San Martino. “Siamo entrate senza alcun tipo di controllo”, dice una ragazza. Quindi prosegue: “E’ molto semplice. Dai il tuo nome al citofono ed entri”. Un’altra ragazza, sempre descrivendo i festini nella casa del Cavaliere, parla di “desolazione”. E va avanti: “Sì, sì l’ho proprio conosciuto per bene. Mi ha presentato a tutti e mi ha dedicato anche una canzone”.
Bunga bunga
Nella richiesta di autorizzazione alla perquisizione degli uffici del contabile di Berlusconi, Giuseppe Spinelli, c’è l’intercettazione di una telefonata tra la parlamentare del Pdl Maria Rosaria Rossi con Emilio Fede nella quale si parla anche della pratica del bunga bunga. “Ma tu stai venendo qui?”, chiede Maria Rosaria Rossi a Emilio Fede. Il direttore del Tg4 risponde che sarà nel luogo dell’appuntamento non prima delle 21-21.15. Poi aggiunge: “Ho anche due amiche mie…”. La Rossi risponde: “Che palle che sei, quindi bunga bunga, 2 di mattina, ti saluto…”.
“Orge ma niente droga”
Le carte raccontano moltissimo. Ad esempio la partitura di alcune serate. “Una sera – racconta al telefono il 29 settembre 2010 –  c’era una mezza araba e le avevano fatto fare la danza del ventre, gli altri tutti intorno a guardarla”. Ferrigno precisa e non va per il sottile: “C’erano le orge lì dentro, non con droga non mi risulta”. Quindi: “Bevevano tutte mezze discinte”. E Berlusconi? “Si è messo a cantare barzellette, erano loro tre: Berlusconi, Mora, Fede, e ventotto ragazze, tutte alla fine erano senza reggipetto, solo le mutandine quelle strette”. E a fine serata il Cavaliere “gli ha regalato anelli e bracciali”
“Silvio è più di là che di qua”
Alle feste di Arcore partecipano anche le gemelline De Vivo note per la loro partecipazione all’Isola dei famosi. “L’ho visto un po’ out – dice Imma De Vivo -, ingrassato, imbruttito, l’anno scorso stava più in forma, adesso sta più di là che di qua, è diventato pure brutto, deve solo sganciare, speriamo che sia più generoso, io non gli regalo un cazzo”. Tra le ospiti di villa San Martino c’è anche Barbara Faggioli. Il 25 settembre la giovane starlette parla al telefono con Fede. E’ offesa. Dice: “Non mi ha invitato, ormai preferisce invitare le cubane e le venezuelane”. Ma anche le domenicane come Maria Ester Garcia Polanco. Di lei parla l’igienista dentale del premier Nicole Minetti. “L’ha dovuta allontanare, lavorava con uomini che vomitavano in macchina, l’hanno trovata con droga e un coltello”. E Fede replica: “A una di quelle che c’era ieri sera ho dato di tasca mia 10mila euro. Perché aveva foto scattate con telefonino, aveva bisogno di soldi”. Secondo alcune ragazze, a quanto rivela l’Espresso, anche la Minetti “faceva spogliarelli e, a volte, si travestiva da uomo”. Altri dettagli riguardano “alcune ragazze mezze nude” che ballavano “vicine vicine”, in atteggiamenti “lesbici”.
Decisive anche le dichiarazioni di Floriano Carrozzo che sentito a verbale come semplice testimone lascia importanti dichiarazioni. Racconta: “Ruby mi fece vedere il numero di Berlusconi, dove lei lo poteva contattare, mi aveva detto che era andata due volte alla presidenza del consiglio”. Dopodiché la prova della consapevolezza da parte del premier della minore età della ragazza: “Mi confidò che il presidente del Consiglio aveva saputo da lei che era minorenne”. E sono sempre le confessioni di Ruby Rubacuori a infiocchettare il quadro con particolari non proprio edificanti. “Letizia? – dice Ruby a un amico – no lei è la pupilla, io sono invece il culo”

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