Sono dipendenti della Txy di proprieta' della Sasch di Roberto Cenni e hanno chiesto di poter consegnare una lettera affinche' le autorita' italiane li aiutino a recuperare gli stipendi arretrati. (...)
Affatto tra parentesi (...) le somme che richiedono sono ridicole rispetto ai nostri standard salariali !
L'azienda ha sede alla periferia di Shanghai ed e' stata aperta pochi anni fa dalla Sasch allo scopo di ampliare il settore produttivo gia' trasferito in Cina.
Una fabbrica che ha occupato un centinaio di lavoratori impegnati anche nel controllo della qualita', nella modellistica e nella spedizione dei capi prodotti a Shanghai in tutta l'Asia e in Europa.
Qui il suo senso di "responsabilità" estrapolato dal suo sito:
"É su queste fondamenta che ha accettato, dopo non poche titubanze e per puro spirito di servizio, consapevole di poter concorrere al miglioramento delle condizioni di Prato e della cittadinanza tutta, indipendentemente da tessere e militanza, la candidatura a sindaco che gli è stata offerta da Pdl, Udc, Lega, Destra, Movimento Giovani Pratesi, Liste civiche."Quantomeno curioso che i leghisti affidino le loro sorti a un personaggio campione in negativo della delocalizazione di azienze e produzioni all'estero,ogni commento lo lascio a voi...
Puro spirito di servizio? Se lo sente Berlusconi lo caccia dal P.D.L. a calci nel sedere. Il sig. Cenni si è solo adeguato all'andazzo generale, d'altronde, si sarà giustamente detto, se Marchionne fa la voce grossa e calpesta impunito i diritti dei lavoratori, perchè non lo posso fare pure io? Chi sono, il più stupido di tutti?
RispondiElimina