
Sono tre serigrafie. Ricordano due magistrati uccisi dai terroristi rossi e un avvocato eliminato dalla mafia. Emilio Alessandrini, che tornava dalla scuola dove aveva accompagnato il figlio. Guido Galli, professore di criminologia, che andava a lezione alla Statale. Giorgio Ambrosoli, l'eroe borghese, ammazzato sotto casa da quella parte di mafia legata a una parte della Democrazia cristiana. Queste le tre figure, care alla memoria dei milanesi onesti, per iniziativa dell'Anm e del tribunale di Milano sono state issate mentre faceva sera sulla facciata del Palazzo di giustizia, là dove c'era stato il grande manifesto sulla bellezza della Costituzione. Sono queste tre facce a dare il muto benvenuto - quasi un monito - alla claque di Silvio Berlusconi, imputato eccellente, e il più recalcitrante della recente storia italiana
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"Rifiutare di avere opinioni è un modo per non averle. Non è vero?" Luigi Pirandello (1867-1936)