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martedì 24 agosto 2010

CARNET DE VOJAGE africaine Traversata del deserto Marocchino e Mauritano dal lato Atlantico in convoglio

...partimmo da Milano in sei,io,mia sorella alla sua prima avventura africana,il suo uomo un militare esagitato,un dentista
(non si sai mai un dottore in casa serve sempre...)un mio allievo e un amico del dentista accanito fumatore di marjuana...La Spagna,Algesiras infine,il ferry Boat e la costa Marocchina,là il primio problema alla dogana,non vogliono farci passare,il Gippone fà gola,credono che siamo ricchi e creano difficoltà per reclamare supposte mancie compensatorie.Si passa a fatica con qualche spesa di troppo e molte perdite di tempo,Marrakhesc e altre tappe mentre filiamo verso il confine con la Mauritania schivando camion impazziti che per poco non ci ammazzano,meno male che alla guida c'è Nicola. Ho paura che ci tocchi aspettare la formazione di un convoglio per poter passare con la scorta militare Marocchina una zona di guerriglia (il fronte Polisario attacca spesso il Marocco),siamo affascinati dalle montagne dell'atlante che si gettano a strapiombo nell'atlantico,camminiamo sul bordo dell'altopiano guardando in basso da grande altezza le onde infrangersi sulla battigia.
Finalmente giunti nel sud commettiamo l'imprudenza di parcheggiare in riva al mare,in men che non si dica il gippone incomincia a sprofondare nella sabbia(sabbie mobili in riva al mare?!) con una fatica immensa riusciamo a liberarlo grazie anche all'aiuto di una gip di passaggio.
 Il dentista vuole pernottare nel primo centro abitato (Layoune),villaggio sperduto nel deserto del sud Marocco,glielo sconsiglio (ho qualche souvenir in proposito)gli altri mi danno retta e si campeggia sulla sabbia,curiosamente fà freddo.All'alba scopriamo dei vicini,un gruppo di civette ha pernottato sulla macchina,s'involano via appena faccio per prendere la macchina fotografica (...)Il dentista e l'amico ci raggiungono,
con un problema:è pieno di pulci! L'amico no perchè ha pernottato con una prostituta locale (...) !
Non posso risolvere il problema del dentista al momento,lo prego di pazientare e di isolare tutte le sue cose nella sua gip altrimenti contagia tutto il gruppo,mia sorella ride di gusto "ben gli stà".
Da Layoune in poi è un'avventura,viaggiamo di notte per evitare il caldo,è fresco,la strada ora selvaggia ora appena asfaltata è dritta come uno sparo e piena di posti di blocco con soste obbligate in misere casermette baracca piene di mosche sino all'inverosimile e fastidiosisime...vedere le luci di un camion alla supposta distanza di 500 metri corrisponde in realtà alla distanza di 5/7 km! Effetti,illusioni ottiche del deserto,in cielo una lunga costellazione,galassia che sembra una nuvola illuminata ci guida verso il sud in un susseguirsi di notti cristalline.
Arriviamo in tempo al confine e veniamo scortati attraverso i campi minati e consegnati alle guide Mauritane .
La destinazione è Nuakchot,attraversiamo un paesaggio incredibile,sempre deserto,sembra lo scenario di un film Western,durante il percorso il nostro militare esaltato fila a tutta velocità sulla sabbia compatta mista a pietrisco e dura sollevando nubi immense di polvere,ogni tanto qualche pozzanghera lasciata dal mare che si è ritirato (di che riflettere) e infatti in una di esse il gippone ci finisce dentro quasi a metà!
Si ferma e non si riesce a capire perchè,esce acqua (salata) da tutte le parti....Due tedeschi del convoglio, motociclisti che vogliono attraversare tutta l'africa sino al Cap dopo ore e ore di lavoro riescono a riparare il guasto (altrimenti si doveva abbandonare il mezzo),la colla metallica che avevo inserito nella dotazione d'emergenza riesce a salvare un'altra vettura del convoglio (tubo dell'olio bucato),siamo tutti solidali e collaborativi,centinaia di volte dobbiamo liberare questa o quella vettura dalla sabbia fine che le blocca,le insabbia.


Non l'ho specificato ma il convoglio comprende 15 mezzi di trasporto di tutti i generi,ovviamente brillano le renault per robustezza e agilità...Arrivati in città (per modo di dire) ci dicono di formare un altro convoglio con delle guide locali
che vanno retribuite etc,finalmente posso occuparmi del dentista,in un alberghetto dopo aver comprato una bomboletta di Yotox insetticida cerco la doccia e ci rinchiudo il dentista,è piccola poco meno di un metro quadro!
"Trattieni il fiato per due minuti" e svuoto la bomboletta spray nell'angusto spazio fabbricando una camera a gas per le pulci moltiplicatesi all'inverosimile...Lo stesso con i suoi bagagli che poi diamo a lavare.
Altri particolari...attraversiamo un campo di battaglia con cannoni e mezzi arruginiti abbandonati e caschi militari rovesciati nella sabbia con il loro triste contenuto,l'amico del dentista ne prende uno come souvenir (...)
Gli costerà il prezzo locale di una cassa di Wisky perchè un militare lo incrimina per offesa "all'amor patrio" e vuole arrestarci tutti! Compriamo scatolette di sardine dai pescatori dei villaggi Mauritani,gli stessi che fanno la pesca insieme ai delfini,un fatto unico al mondo,sono i delfini che spingono i pesci nelle reti...
Una nave se ne stà nel deserto ad arruginire a grande distanza dal mare,le carcasse di camion e mezzi lungo il percorso non si contano...Ho perso un po di chili... ma sto di una meraviglia.

Il fiume Senegal un mio quadro
Ci prepariamo a raggiungere il Senegal;si parte abbastanza riposati,sempre in convoglio,la sabbia si alterna alle rocce,alla polvere e all'aria sempre piu calda.
Non (c'è l'ombra di un albero,l'ultimo lo ha abbattuto un camion della Parigi-Dakar!
Solo qualche cammello e dei Tuareg che ci ospitano per il thè e un pescatore con la sua famigliola felice che rifiuta la mancia per l'ospitalità (la foto del gruppo nel sito...)ci mostra il pneumatico con cui và a pesca...e lo so che li basta un chiodo ricurvo per pescare,avessi la mia attrezzatura...l'anno prima a Saly Portugal (senegal del sud) un tonno di 100 kl ha fatto a pezzi la mia canna piu pregiata,ho voluto ritentatare e anche la seconda è persa,ho dovuto abbandonarla in mare perchè come uno scemo ho usato un filo del 50 con terminale d'acciaio...l'alternativa era il rovesciamento della piroga...Filiamo a cento all'ora in certi punti nel deserto che dista pochi km dal mare e in altri sulla spiaggia per evitare le dune altissime (...)passiamo un famoso parco di fenicotteri e altra fauna senza fare soste.
Vi è un tratto di strada da fare (200 km credo) costegginado il mare con due ruote nell'acqua e due sulla sabbia attenti a non toccare le dune che altrimenti franerebbero a seppellire i mezzi.
...e bisogna farlo prima che monti la marea a inghiottire il convoglio.
Il dentista con la sua gip bianca credendo fosse un mucchio di alghe si scaglia sulla collinetta facendola esplodere in una nuvola rossa (...)e uscendone contaminato da una puzza di pesce marcio indicibile...la collinetta era un grosso pesce,forse un tonno o uno squalo arenatosi sulla battigia.La gip ha cambiato colore...sosta per ripulirla,anche gli ospiti della gip (aperta per il caldo) e perdita di tempo per il convoglio,guide che strepitano,si riparte e a grande andatura finchè dopo due ore ci si deve fermare,una scogliera ci sbarra la strada non si puo piu continuare,il mare si è mangiato il passaggio e presto inghiottirà tutto il convoglio...il tempo di tornare indietro non c'è...e neppure a pensarci di salire le dure con le macchine (sono alte 100 metri) a fatica certo a piedi ...
Scendo ed entro in acqua per vedere se ruote nell'acqua si puo aggirare la scogliera e infatti cammino sulla roccia,su una superficie regolare e piatta ad una profondità di 35/40 cm...penso abbastanza per fare passare i mezzi anche se le onde potrebbero portarsi via le macchine...insomma ci mettiamo a calcolare il tempo che intercorre tra un onda e l'altra e assicurando con una fune i mezzi ad uno ad uno riusciamo a farli "cincummnavigare" lo sbarramento di scogli.
Ormai è fatta,e presto arriveremo in vista del fiume Senegal dietro il quale si staglia un po di foresta,la prima vegetazione dopo 10 giorni di viaggio estenuante.Oggi noto una cosa,la vedo nel momento in cui cerco le foto dei luoghi di cui scrivo,sono poche,alcune smarrite altre non è stato possibile farle,perchè la macchine si bloccano,i rullini finiscono,le telecamere vedono le loro batterie inspiegabilmente scaricarsi...eppoi...meglio cosi,in certi posti ci si deve andare.

domenica 15 agosto 2010

STORIE NERE DI BAMAKO E QUANDO NORBHERT SUBI LA GIUSTA PUNIZIONE

SADOMASOSEX o quando Norbhert subi la giusta punizione al cospetto di un folto pubblico.

Vincenzo con il quale ho spartito alcune uscite incursioni fuori Bamako mi dice se me la sento di visitare un mercato degli schiavi (...) perduto nella bruce a qualche centinaio di km,rifiuto decisamente anche perchè V.è uno specialista nel infilarsi nei guai oltre che essere un tipo fuori da ogni norma e pure con qualche tratto psicopatico.Non dubito che possa ancora esistere un tal genere di commercio abbastanza diffuso nelle zone piu depresse e desolate,ma sono sicuro che con il suo sadismo riuscirebbe a farsi passare per un acquirente e promettere "libertà" ad una delle sue vittime per poi farsi beffa del poveretto o della poveretta.Debbo dire che dopo alcune infelici approcci alle cose africane con lui ho fatto il possibile per darmela a gambe;ciononnostante è grazie a lui che conosco Norbhert,un francese unico di uno spirito generoso e trascinante,ha dovuto lasciare la Costa d'Avorio di tutta fretta abbandonandovi tutte le sue cose e i suoi affari e giunto a Bamako è stato per cosi dire preso in cura da me e da alcuni amici,io gli ho offerto volentieri una stanza a fianco della mia casa studio di pittura .Mai e poi mai avrei potuto immaginare di trovarmi in una commedia divertentissima,buffa,grottesca,comica come quella in cui mi ha coinvolto Norbhert. Una notte come tante a Bamako,di quelle in cui il black aut blocca il condizionatore(...)e ti tocca cercare da qualche parte della città qualcosa aperto e dotato di un generatore autonomo,io giungo nei pressi dell'ambasciata Americana(la prima volta che ci passai vicino mi presero per un Iraniamo e vollero interrogarmi...me la cavai con lo spagnolo e mi lasciarono in pace anche se avevo la barba), li c'è l'Escale,un bar discoteca in cui ci si incontra un po tutti neri e bianchi di ogni nazionalità e ovviamente battuto da bellissime ragazze....E infatti tra una birra e l'altra ne noto una che balla con una grazia felina,molto bella,tra me mi dico che non è una Bambarà,forse una Toutcoleur o nella migliore delle ipotesi una Peul (le amavo per la loro fierezza,per la loro memoria etnica intatta,combattiva).Il tempo passa e non me ne accorgo,sono ammirato,continua a guardarla senza pudore e probabilmente anche lei lo sa,balla senza pausa apparentemente instancabile e incurante di chi gli stà intorno.All'alba sto per andarmene e forse lei lo ha capito,o almeno sà che la sua grazia intimorisce,intimidisce."Ti conosco...sei l'amico di Oumou" mi dice sorridendo,e incominciamo a chiacchierare,le esprimo la mia ammirazione per come balla,sorride un po da ragazzina,"sto per andare a casa,vuoi venire?"le dico semplicemente e senza malizia,con naturalezza,la stessa naturalezza che a fatica avevo imparato,una franchezza naturale;non volevo neccessariamente dire vieni a casa mia che ci "buttiamo all'aria",non ce n'era mai stato bisogno,erano sempre loro che sceglievano,che avevano scelto dal primo istante in cui appaio al loro orizonte,sceglievano un amico,un protettore,un confidente un po speciale (sapevano che ero un pittore),una frequentazione occasionale per qualche giorno per assicurarsi un tetto durante i loro vagabondaggi (specie le ragazze di certe etnie interpretavano la gioventu come un viaggio avventuroso con immensa curiosità,anche verso il bianco,poi si sposavano e per cosi dire "mettevano la testa a posto").E a dir la verità...non mi era estranea del tutto l'idea di una relazione ma rammentavo la regola (specie con Vincenzo) "in Africa le sorprese non finiscono mai ! ". A casa le indico dove sia la doccia e le indico la sua camera,quella di Norbhert e la mia. Dopo una mezzoretta non sentendola arrivare apro la porta della sua camera,una venere,una pantera sul cui corpo si riflette ancora per un attimo prima dell'alba la notte piu nera,giace nel sonno in un abbandono sensuale e sfinito;in un angolo la zanzariera non dispiegata,socchiudo la porta delicatamente e ritorno sui miei passi.Poco dopo arriva Norbhert,non da solo,non è mai solo,ce n'è sempre una,questa è alta e filiforme,sembra quasi una Etiope...Dicevo almeno due,tre al giorno,belle,brutte,malate,anziane,giovanissime,contente,scherzano,giocano e si infilano nella sua camera,stappo due birre ,gliela porgo e lo saluto,mi sorride con complicità,sà che la cosa non mi disturba,neanche il baccano che fanno durante i giochi preliminari,le risa delle ragazze,mi sembra tutto cosi unico,cosi raro...Norbhert è qualcosa di speciale,una venere reincarnata in un corpo d'uomo,neanche tanto bello ma di un humor trascinante, lo conosciamo tutti ormai a Bamako.Una delle sue conquiste so che è una quasi prostituta,una delle meglio pagate tanto che ha una vettura tutta sua,lei è felice di prestarla a Norbhert,ovviamente lui assume l'impegno di una certa "fedeltà",a garantirla ci pensano le amiche di lei ma con lui tutto è inutile,nessun pensiero oscura il suo sorriso con un che di innocente.Sento una macchina arrivare,il rumore del motore mi è famigliare...è Huley,furiosa,le hanno detto che Norbhert è a casa con un'altra,non mi ci vuole molto ad immaginarlo...busso alla porta di lui e lo metto sull'avviso..."c'è Huley!" non si scompone piu di tanto,appare solo un po seccato,l'altra esce nuda e curiosa perchè intanto un po di baccano Huley lo stà facendo in uno dei vari dialetti che ancora non capisco..."je suis pour rien..." dico a Huley e la supplico di calmarsi perchè i vicini...come parlare al muro,punta con il dito l'altra che fà spallucce,le dice qualcosa di "terribile" (gli insulti li sono terribili) e l'altra reagisce facendo un smorfia di spregio e minacciando a sua volta con un gesto...Norbhert a braccia conserte osserva abbastanza serio,forse pensa alla macchina che gli sembrava cosi carina e che non avrà piu a disposizione.Huley sfila dai jeans di Norbhert (nudo anche lui ...)una cintura che maneggia minacciosa tra una inventiva e l'altra...Fluisce tra le due donne un fiume di minacce,di parole,di battute e anche qualcosa che le fà ridere entrambe! In un attimo con mia immensa sorpresa le due saltano addosso a Norbhert e cominciano a dargliele un po scherzando e un po sul serio,Huley è ancora arrabbiata e mi sembra che ha convinto l'altra a schierarsi dalla sua parte...Norbhert dapprima si difende come puo senza convinzione e rassegnato e poi si muove alla sua arma segreta,incomincia a ridere e allo stesso tempo comincia a spogliare Huley! Non che gli strilli e le urla,il baccano in generale si sia attenuato anzi,quasi mi sfondano il mio povero letto divano (...)Adesso anche Huley è quasi nuda.Ridono tutti,io resto perplesso e divertito da quel manicomio e ho come l'impressione che non siamo soli,faccio per girarmi perchè qualcosa è cambiato nella stanza,c'è meno luce...e scopro tante facce una sull'altra alle due finestre,tanta gente,i vicini,assistono allo spettacolo e ridono,i tre continuano a lottare poi finalmente un che di silenzio,improviso s'installa nella stanza,hanno capito anche loro che stanno dando spettacolo.Fuori ci saranno almeno 50 persone venute fuori da chissà dove,"i vicini" tutti i mei simpatici vicini,tutti neri in una mattina che si annuncia...complicata se qualcuno ha chiamato la gendarmeria,già penso a cosa ci sarà da pagare.In breve...arrivano anche dei conoscenti e con calma invitiano la folla a sgombrare,(io non avevo piu la faccia)se ne vanno divertiti scambiandosi tra loro commenti e battute di cui indovino il senso.In quanto ai tre,Norbhert,Huley e l'altra tutto scorre come se nulla fosse avvenuto,ho avuto il tempo d'intravedere sulle chiappe di Norbhert pallide come un cencio una striscia arrossata.All'indomani tutto ricomincia come sempre,una,due,persino una con l'elefantiasi !(la malattia che gonfia gli artri inferiori e li fa assomigliare ai piedi dell'elefante).La mia Venere invece dormiva e ha continuato sino a pomeriggio inoltrato,l'ho incontrata ancora qualche volta e le raccontai cosa si era persa facendola ridere sguaiatamente e folle.Dell'episodio ho da qualche parte una fotografia,spero di trovarla...chissa dov'è finita,la mia Zenit era sempre pronta,avro fatto in Africa almeno 15.000 foto ...

Storie Nere da Bamako
Oumou T.è una bellissima ragazza,alta slanciata,sguardo acuto e intelligente con vena malinconica ,paziente,il sorriso sempre sulle labbra , una grazia fiera e sensuale nei movimenti e un che di rituale,di delicata attenzione nei gesti,si abbiglia talvolta all'africana altre all'europea e risulta invariabilmente elegante,graziosa.Sua madre si dice fosse una delle donne piu belle e ambite di Bamako,a proposito si parla dell'ex Presidente della repubblica Traoré deposto da un colpo di stato che la ebbe come prima moglie (...)Oumou è figlia del secondo marito della madre e non per questo la fama è venuta meno,la sorella di Oumou ancon piu bella,di una bellezza leggendaria è il frammento di storia che colloco dentro altre "storie".Tutto comincia a casa del Senatore B. un venerdi mattina assolatissimo a Bamako,canti e suoni preannunciano una festa,un matrimonio qualche casa piu in là presso "l'isola dei coccodrilli" nel bel mezzo del fiume Niger che il Senatore dopo aver provvisto d'acqua,eletricità,telefoni e servizi etc vende ad ambasciate,uffici O.N.U etc,l'isola è collegata al quartiere da un ponticello e da una strada e vicino vi è la grande abitazione del Senatore,nel viale palme e banani rimandano ad una atmosfera coloniale,la strada è rossa e polverosa e il Ramatam (vento del deserto) colora di rosso tutto vegetazione compresa.Dicevo aria di festa qualcuno si sposa e di solito queste cerimonie coinvolgono tantissima gente,noto che il Senatore pare non interessarsi alla cosa,anzi è serio e meditabondo.A colazione altri amici sono alla tavola tra cui "Carnera" un gigante,un omone di quasi due metri con una mascella da supereroe,una muscolatura massiccia e un età che si aggira intorno ai 70 anni,"Carnera" contrariamente alla consuetudine non apre bocca,Vincenzo anche (ve lo ricordate lo psicopatico...)di solito Vincenzo mi lancia qualche sfotto,sopratutto perchè è geloso della mia relazione con Oumou(è geloso di tutto),dalle finestre ci giunge il ritmare dei tamburi e dei jembé e il vociare trillante delle donne...intuisco che accade qualcosa di sgradevole,in ogni caso mi dico che non mi riguarda e faccio per uscire,prendo la mia macchina fotografica ed è allora che Vincenzo si offre di accompagnarmi -vengo anch'io-mi dice serio,io alzo gli occhi al cielo,
il senatore ammicca,mi capisce,conosce suo fratello (...)poco fuori dalla porta Vincenzo serio mi dice :-non ci andare,lascia perdere...-gli chiedo a cosa allude e mi dice-la festa qui vicino...il matrimonio è quello della ragazza di "Carnera"! Non sono molto sorpreso e gli assicuro che mi asterro dalle fotografie,ci salutiamo,anche stavolta l'ho scampata;passando vicino alla casa dove si svolge la festa vedo la sposa,lo intuisco dal costume da sposa che è come da noi,bianco e vaporoso,preso a noleggio (...)e vedo la sposa,non la conoscevo,non ne sapevo nulla..;ha meno di 17 anni! Pero è alta...(...)l'ultima volta Vincenzo mi chiede di accompagnarlo mentre cerca di recuperare la sua amante,a suo dire una prostituta famosissima,carissima,avida,esosa,egoista,irriconoscente etc,tutto il peggio che si puo dire di una donna (...)-ma perchè non la molli?-di dico spesso ma lui in questa relazione sadomasochistica ci sguazza,sembra amare le fughe di lei e il suo uscir fuori di testa una settimana si e l'altra no e la cosa dura da almeno un decennio! Io Vincenzo , "Carnera" e il Senatore qualche giorno prima siamo andati a caccia nella savana,piu loro che io, sempre abbarbicato alla mia Zenit Russa,qualche rischio lo abbiamo corso,anzi piu d'uno,questi vecchietti (una media di 60anni fatta eccezione me) si lanciano con il gippone all'inseguimento di qualche branco di antilopi troppo lontano per essere raggiunto,nel farlo travolgono centinaia di alberi del diametro di 15,30 cm secchi e morti,all'impatto esplodono in nuvole di polvere e segatura segno che le termiti stanno vicino,ora suppongo che sappiano distinguere un termitaio da un albero secco,il primo è piu duro del cemento armato e Deus solo sà che avverrebbe del gippone nello schianto...qualche termitaio appare e "Carnera" alla guida rallenta (io traggo un sospiro di sollievo) finchè è costretto quasi a fermarsi,adesso sono tantissimi si ergono come cattedrali nella savana rinsecchita,scorgiamo alla nostra destra un camion con molti uomini armati che anche lui a tutta velocità si lancia all'inseguimento del branco a cui noi abbiamo rinunciato. -Sono i Libanesi- dice "Carnera" e decidono di allontanarsi al piu presto,non capisco perchè,i Libanesi li conosco,a parte il loro razzismo inveterato sono "brava gente"! Con qualcuno di loro ho ottime relazioni specie con Charlie che ha un ristorante fra i piu belli di Bamako (Roue de Koulikourou) e nei cui pressi ho disegnato la bella fontana a stella che "Carnera" ha costruito,non solo ho decorato gli interni del ristorante guadagnando uno splendido alloggio e qualche somma e quando la pricipessa Diana è passata da Bamako ha voluto visitare il ristorante,appena l'ho saputo ho raggiunto (sempre con la Zenit Russa)il ristorante ma la sua scorta di sicurezza mi ha impedito di entrare ed in piu è arrivata cosi tanta gente che decisi di andarmene senza scattare foto.
Quando li abbiamo persi di vista (i Libanesi) udiamo molti colpi di mitragliatrice e capisco;avranno fatto fuori tutto il branco,ecco perchè vanno a caccia con il camion!
Continuiamo la caccia in un'altra zona della savana,e li ci accade di venir quasi circondati da un incendio,il solo a preoccuparsene sono io,"Carnera" si lancia tra le fiamme abbastanza alte a gran velocità seguendo il suo senso dell'orientamento che è straordinario,infatti con lui non c'era bisogno di guide.Questi incendi ovvio sono provocati dai "cacciatori" non noi certamente,la caccia finisce con qualche fagiano locale e un facocero che è vicino al nostro cinghiale,qualche sosta nelle grotte( fuori 45° all'ombra)con finalmente un po di birra fresca.Questo tratto della foresta lo si puo agevolmente percorrere solo durante la stagione secca,dopo che ha piovuto diventa impenetrabile,l'erba puo essere alta due metri e quello che cela,nasconde, meglio avere la fortuna di non incontrarlo,no,non certo i leoni ma serpenti di ogni specie,i cobra.Ogni tanto Vincenzo o "Carnera" mi rilasciano qualche schiaffo sulla nuca,i miei capelli lunghi trattengono,attirano le mosche Tze Tze la cui puntura inocula la"malattia del sonno"...alle volte dubito almeno dalla parte di Vincenzo che i ceffoni (...)servano a cacciare le mosche!
Fine prima parte
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Un giorno,mentre a casa del Senatore sto preparando i bagagli per trasferirmi a Katy con Oumou poco fuori Bamako per sottrarmi a Vincenzo...sento qualcuno che suona il campanello di casa ossessivamente,do un'occhiata fuori dalla finestra e vedo una donna,alta,slanciata suppongo un tempo bella,ma adesso dava come l'impressione che le ciocche dei capelli le cascassero(...)uno sguardo torvo incattivito,Vincenzo esce sulla porta e la donna aggressiva porge la mano come a pretendere qualcosa di suo,Vincenzo la minaccia ma la donna imperterrita insiste a sollecitare con la mano parentoria qualcosa,Vincenzo cede e mette la mano al portafoglio,la donna se ne và soddisfatta ciondolando e un po zoppicante.In seguito Vincenzo mi dira di lei,la sua storia mi ha molto toccato:una bellissima donna che prende a frequentare gli americani (e li già stringo i pugni perchè so dove si và a finire),passa da uno all'altro dopo aver perso un giovane di cui era follemente innamorata,siccome tutti (gli americani tra alcool e pasticche)si sballano senza tregua lei finisce per diventare una tossicomane e di li a poco scivola nella prostituzione sino ar arrivare allo stadio finale dell'A.I.D.S (Ou Sida)e li il racconto di Vincenzo s'arresta,il resto lo intuisco,la donna faceva il giro dei suoi ex clienti e in un certo senso li ricattava per qualche somma,Vincenzo c'entrava,eccome,sono contento d'andarmene a katy,li almeno posso stare con Oumou tranquillo,qualche volta lei posa,altre mi aiuta a intelaiare le tele e mi prepara


una alimentazione piu Africana,a casa del Senatore il ricettario gastronomico era quello di Roma con in piu il piccante dell'Africa.Un giorno il Senatore fece venire le Cozze in aereo da Roma,un soggiorno presso di lui indimenticabile specie i pomeriggi nel suo campo d'aviazione a involarsi con il suo ultraleggero.Io me ne stavo legato dietro di lui e lui planava,picchiava come un uccello sul fiume Niger.Non ci fu modo di convincere Oumou a salire su uno di quei trabiccoli...Oumou qualche mese prima fugge di casa per inseguire un sergente di cui era follemente innamorata,respinta e rassegnata dopo aver tentato il possibile ritorna a casa da sua mamma,una bella signora che vive umilmente in un tucul di pochi metri e senza eletricità ai bordi di Bamako.Io la incontrai casualmente in un bar e poi la persi di vista,lei invece aveva memorizato bene chi ero,dove e quando etc,cosi qualche tempo dopo me la vedo apparire sulla soglia di casa "ci trovano sempre" diceva un mio amico.Mi dice che è incinta,da poco e mi racconta la sua storia...mi parla di suo fratello,di sua mamma,della storia di famiglia,passera molto tempo prima che le sue diffidenze verso di me si quietino,intanto quando passeggiamo nei quartieri popolari i bambini ci danzano attorno cantando ritornelli che la irritano enormemente,gliene chiedo il motivo :-...mi prendono in giro perchè esco con un bianco...sono Bambarà,sono contadini!-Mi diceva,sottolineando le sue ascendenze Peul , allevatori di bestiame,suo nonno aveva migliaia di capi e decine di mogli! So che i Bambarà sono cosi,anche fieri e invidiosi,gelosi,di storie se ne dicono tante...forse non sempre vere pero con loro ho avuto non pochi problemi specie con un generale che voleva a tutti i costi che gli facessi un ritratto (e per questo mi fece arrestare!)solo che lo voleva gratis.Intervenne il Senatore e tutto si risolse.Un giorno,piuttosto una notte il fratello di Oumou trafelato e nel panico mi dice che mi deve portare nella "place des voleurs" perchè Oumou aveva bisogno di me;prendemmo il primo taxi e ci inoltrammo nella bidonville (Bamako era fuori dal grande albergo fatto dagli egiziani e per meta in mano ai topi e scarafaggi (...)stanze sbarrate e porte sfondate, una bidonville con al centro un mercato in stile Sudanese bellissimo).Mentre il taxi filava nella notte fermandosi ogni tanto agli incroci forse per agevolare i bambini che chiedono le elemosine ai rari turisti...ne intravedo uno bellissimo con il capelli neri e lisci,un meticcio e mi dico che forse la moglie del Senatore potrebbe adottarne uno (che magari è il figlio segreto e abbandonato del Senatore)invece di passare il suo tempo davanti allo specchio tra ciprie rossetti e tacchi a spillo grotteschi in quel contesto.Arriviamo dopo almeno un ora nella famosa piazza che è uno grande spiazzo polveroso,scabro,vuoto e poco illuminato con intorno qualche bottega chiusa e i rifiuti tipici di un mercato diurno.Oumou è presso un albero e sostiene una persona,mi dice che è sua sorella,non la vedo bene,non ne ho il tempo perchè noto che ha una mano inchiodata all'albero morto,senza foglie,con la delicatezza che ci è possibile la liberiamo e solo allora ci accorgiamo che le hanno tagliato l'alluce del piede destro di netto.
Quando la carichiamo sul taxi per portarla in ospedale mi accorgo che la sorella di Oumou era la donna che perdeva le ciocche di capelli e aveva estorto a Vincenzo qualche spicciolo.Tutta la famiglia accolse la sorella malata con grande affetto e pazienza nel piccolo tucul senza la luce elettrica,io passai qualche serata a bere the alla menta a casa di Oumou,la sua gravidanza continuava tranquilla e serena,qualche volta le chiedevo se sapeva quando sarebbe nato il piccolo e lei mi narrava della possibilità che nascesse dopo 10/14 mesi a causa delle malelingue e delle fatture causate dall'invidia (aiutavo un poco la famiglia come potevo).Qualche volta scoprivo attraverso episodi buffi dell'animismo e di quanto è radicato in Oumou,ad esempio se c'era un temporale e c'erano fulmini correva a coprire gli specchi di casa -attirano i fulmini- mi diceva,oppure quando raccoglieva le ciocche dei miei capelli per seppellirle in giardino e di nascosto,accuratamente affinche nessuno ne giungesse in possesso e potesse farmi una fattura che mi ammalasse.Poi venne il giorno in cui dovevo partire,con gli occhi lucidi mi accompagno alla stazione da cui avrei preso il treno per Dakar,una linea,un percorso tra i piu belli dell'Africa.Gli occhi lucidi e ingoffita dal suo pancione mi diede una sciarpa tessuta in seta e oro per ricordarmi di lei,Oumou oggi mi guarda da uno dei miei quadri e mi mette soggezzione,un senso di colpa mi rode profondo...perchè dopo di allora le circostanze mi hanno impedito di ritornare,loro l

giovedì 27 maggio 2010

Se gli sto sulle palle perchè i leghisti mi rubano i quadri ?!

Le Colonialisme Huile sur Toile cm 50x70 1990 Mali
Nel 2001 mi sposo,lo faccio in Francia,di li a poco decido di recuperare la quasi totalità delle mie opere,tele sparpagliate in Italia presso amici,gallerie d'arte,ateliers,opere invendute ovviamente,qualche centinaio di tele,per lo più realizzate,dipinte in Africa tra il 1988 e il 1996 in vari paesi,Senegal,Mali,Burkina faso,Mauritania,Marocco etc,
Questo genere di opere e io stesso subimmo terrificanti attacchi all'emergere del Carroccio nei centri in cui esponevo (...)
Con mia moglie ad avventura quasi finita,e dopo un meraviglioso viaggio di nozze a Venezia decido di passare da Pietra Ligure nel cui municipio era un importante prestito di opere mie risalenti al 1975/80,si tratta di opere importanti,paesaggi dipinti in "trompe l'oeil" sul vivo del paesaggio locale e persino una attinente la satira dipinta su tela un po alla Boch (...) ebbene veniamo ricevuti molto cordialmente dal Sindaco,un amico,poco più di un conoscente,ingaggiatosi dapprima sul mio solco nella dinamica della rivalutazione del Centro Storico aprendo una piccola galleria espositiva per artisti (...) un legista della prima ora,e da dire che che lega sali in municipio prestissimo in alcuni centri della Liguria,lui fù uno dei suoi eroi,al suo attivo alcune pubblicazioni sulla valorizazione del dialetto locale (...) si chiama Giacomo Accame.
Gli chiedo conto dei miei quadri,insomma vorrei recuperali,opere che lui conosceva benissimo perchè le ebbe davanti al naso per almeno un decennio!
La sua risposta cortesissima volete saperla?
Tagliamo corto...non ne sapeva nulla,le sei opere che prestai al municipio nel 1980 (più o meno) erano scomparse,qualcuno se le era portate a casa,vi diro che non era la prima volta che nella cittadina scomparivano,letteralmente rubate delle mie opere e rassicuratevi non perchè avessero un particolare affetto per la mia immagine d'artista.
Feci un calcolo approssimativo e scoprii che le opere erano scomparse assieme ad altre durante le amministrazioni leghiste;poi seppi che riuscirono a sprofondare talmente il bilancio,le casse comunali che il governo fù obbligato a commissariare il comune!
Me le hanno fottute i leghisti ? 
Molto probabile,si faranno sentire dopo essere inciampati in questo mio post ? Non ci conto,hanno una certa faccia tosta e francamente non è che gli altri siano molto da meno!
Sarà per questo che ho destinato un gran numero dei miei quadri a un museo francese ?
E che spingo i miei colleghi a fare donazioni alla Francia?
Tirate a indovinare,sono sicuro che ci azzeccate!

martedì 9 marzo 2010

Francia, la Costa Azzurra sotto la neve !

Clic sulla foto per accedere al video


Lo dico per gli amici che credono che qui in Costa Azzurra splende il sole,ecco un video che vi dice come stanno in realtà le cose da una settimana,da ieri in alcune località sul mare nevica,persiste un vento gelido,polare con temperaturegiunte a -10° una cosa mai vista qui,insomma,non dovremmo lamentarci visto che altrove,penso alla Germania sono a -25° quando stanno bene!
Mal comune mezzo gaudio, maledetta Primavera dove sei?
Qualche sorpresa me l'aspettavo,i nostri cagnolini contrariamente al solito hanno sempre fame,vogliono incrementare la loro scorta di grasso,l' hanno sentito con qualche settimana d'anticipo questo freddo e io non ci volevo credere!

martedì 8 dicembre 2009

Dal Senegal Jeanne ci dice


Un amica mi fà giungere notizie dal Senegal sempre piu drammatiche,poiche ho molti amici francesi che conoscono e amano il Senegal  queste notizie di prima mano,possono contribuire a darci l'idea di come il paese è potuto cambiare nell'arco di pochissimi anni.
Tutti noi lo ricordiamo diverso, il risveglio brusco che riceviamo dalle em@ail di Jeanne ci rattrista immensamente...avrei voluto dirle dell'Italia,della Francia...anche loro stanno cambiando,svivolano giu per una china che indigna e rivolta l'animo,la piu spregevole...e purtroppo non so come dirglielo...


"Ciao Miguel
c'est très grave et honteuse tu ne peux pas imaginer en 8 ans seulement comme Wade a rendu le pays au chaos les agressions et les vols se multiplient de jour en jour l'argent a pratiquement disparu de la circulation le pays est au bord d'une guerre civile la mauvaise gèrance est de plus en plus evidente de toute facon l'Afrique est mal partie  comme je le pense nos prèsidents en gènèral sont nès pauvres issus de famille pauvre et se retrouvent un beau matin devant des millions de francs il est evident qu'ils perdent la tète on devrait choisir nos dirigeants selon leur classe sociale je veux dire s'ils ètaient issus de famille riche ils ne perdront peut ètre  pas la tète ......... c'est ca le dètournement ..."





venerdì 6 novembre 2009

Senegal i Marabou raccolgono orfanelli per farne schiavi,tuttalpiu gli daranno le "chiavi del paradiso"

Io e i miei amici notammo il fenomeno degli orfanelli abbandonati nelle strade del Senegal assieme ad un fatto incontestabile,la solidarierà e lo spirito caritativo della popolazione verso i bambini che seppure abbandonati nelle strade in condizioni di marginalità drammatiche,se cio avvenisse in Occidente esse si rivelebbero mortali (vedasi in relazione al clima).
La mail di una amica in senegal che presento qui sotto dice che il fenomeno rispetto a come lo conobbi si è ulteriormente ampliato assieme al diffondersi della microcriminalità ed alle "coupure de courant" ai black aout dell'energia elettrica,sembra che il paese sia a corto di riserve petrolifere per alimentare i consumi di energia elettrica (...)
Il fatto scandaloso che conosco bene è la casta dei Marabou Muriddou (ben altra tempra e mistica quella del santo che ha importato e diffuso l'Islam in senegal) usi raccogliere gli orfanelli e trarli in una specie di schiavitu attraverso la mendicità obbligata dandogli in cambio di una "onorata carriera" di mendicità un giorno con indubbia "generosità" le "chiavi del paradiso!"
La mia amica senegalese è una musicista,compone dei testi,li canta,li arrangia,ne ha fatto una canzone,spero un giorno di poterla pubblcare sul blog rammentandovi al tempo stesso per dovere di solidarietà di condividere l'emozione di una artista sincera per il dramma che vive il suo paese (...)
Questa canzone l'avrei già pubblicata se nel frattempo non fosse avvenuto il furto del suo pc in cui era gelosamente custodita (...)
L'attuale congiuntura mondiale ha precipitato molti paesi dell'Africa in una situazione drammatica,a supporre che cio avvenga ciclicamente come altrettanto avviene in termini di cambiamento,rivoluzione,un fenomeno che auspico di tutto cuore all'Africa affinche possa aspirarare anch'essa ad una convivenza civile all'altezza della sua immensa anima d'umanità.

"...c'est vrai que les conditions actuels sont difficiles pour repondre a ton mail par exemple il a fallu 48 heures parceque le courant c'est a dire de l'energie manque defois pendant des heures donc tout est bloquè et le gouvernement ne peut regler cet problème qui est la depuis 10 ans c'est alarmant il ne peut plus acheter du petrol.
Le banditisme s'aggrave de jour en jour la plupart ce sont des enfants musulmans abandonnès qui ont grandi sans père ni mère laissè chez le marabout qui leur apprend l'ècole corannique le coran et qui leur demande de mendier pour vivre parceque il n'a pas de ressource pour les nourrir et en mème temps ils sont esclaves puisqu'il leur faut chaque jour apporter une petite somme d'argent qu'ils obtiennent en mendiant demander l'aumone dans les rues mal habillès sans chaussures des habits sales et ceci dure depuis des annèes au sènègal c'est catastrophique j'ai deja ecrit une chanson..."
de toute facon j'avais tout presque fini je veux dire que c'etait dans le disque dur de l'ordinateur que on m'a volè mais je l'ai sècurisè y'avait un code  personne ne pourrait sans servir d'ici la j'aimerai refaire le travail vite avant decembre
Ciao et bonne soirèe

Aggiornamento:
J'ai lu ton article je l'ai sans traduction et j'ai compris ètonnant? bien que je parle pas italien mais je peux le lire et comprendre le sens je ne l'ai jamais appris c'est vrai mais la lecture je m'en sors mieux que si tu te mettais à parler.Au fait une petite precision quand je dis des enfants musulmans je parle de toutes les confrèries reunis c'est à dire maurides, tidianes ..... ils sont tous musulmans ils apprennent l'ècole corannique chez le marabout ou l'imam il faut dire tout simplement musulmans.
Je crois que y'a tellement de choses a denoncer concernant ces enfants de toute facon le gouvernement ne fait rien et ceci est une mauvaise image pour le sènègal c'est dègeulasse et humiliant on ne peut laisser des enfants de 3 ans sous le soleil sans chaussure c'est chaud
                              
                                                                             Peggy

mercoledì 4 novembre 2009

L'Autobus africano,avventura,Senegal,idea Expo,mostra itinerante


http://100cosecosi.googlepages.com/autobusafricano.jpg/autobusafricano-full;init:.jpg
Accade in Africa (Senegal) che per portare degli amici ad un contatto piu autentico con le popolazioni locali affitto un autobus?(con un costo irrisorio all"epoca...1992 ; detto fatto si parte per una spedizione di due giorni con tanto di pernottamento nella savana (ovviamente un luogo tranquillo) con fuoco,the locale,arachidi e i famigerati biscottini al cemento (perchè gli unici capaci di bloccare sul nascere la "maledizione di Montezuma.."la diarrea di cui soffrivano inevitabilmente un terzo dei partecipanti per aver ampiamente approfittato della gelateria dell'albergo (...) Per farla breve tutto bene il primo giorno e la prima notte; all'indomani l'intera comitiva fra cui io (...) viene arrestata per aver svolto abusivamente la professione di "guida turistica" sottraendo cosi risorse economiche preziose alle guide locali convenzionate con la mafia degli alberghi....Gli amici tutti dotati di telecamere documentano ampiamente l'accaduto e rifiutandosi di consegnare e cancellare il girato esercitano un ricatto terribile alla polizia locale (con i montoni che pascolano tra le carte dell'ufficio)...In breve dopo un sermoncino sul bianco che deve sforzarsi di "capire" ..siamo tutti rilasciati,ovviamente senza l'autobus (requisito) ma mica tanto perchè il proprietario ha un parente nella polizia (...) e magari è proprio lui che li ha messi sulla nostra pista.Che c'entra questa storia con questo blog a fondo artistico? Ebbene proprio allora pensai che in fondo l'idea dell'autobus potesse prestarsi bene a delle mostre itineranti,i costi sono accessibili e qualche sponsor non dovrebbe essere difficile trovarlo....ecco l'ho buttata li,chi se la sente puo informarsi con me sulle tecniche inerenti questo tipo mostre,che peraltro possono essere solo delle collettive.

domenica 13 settembre 2009

Stasera tocco per la prima volta 20.000 visitatori

Un Grazie sentito a tutti gli amici che mi seguono da qualche mese
                                   Michel Abbatangelo

mercoledì 5 agosto 2009

l’Innse di Milano isolata per evitare il contagio francese

"In Francia hanno addirittura sequestrato nei suoi uffici per tre giorni il Menager che aveva osato darsi allegramente alla pratica "sportiva" del licenziamento via raccomandata.
In una lunghissima battaglia a colpi di scioperi e occupazioni a Marsiglia sono arrivati a sequestrare un Ferry Boat e a condurlo in alto mare!
La cosa è rientrata con l'interessamento del Governo e la Marina Francese pronta all'abbordaggio pure se gli scioperanti avevano minacciato di opporre una strenua resistenza sino a sabotare il Ferry Boat.
I ferrovieri non hanno esitato a sabotare i binari bloccando la leggendaria l'Alta Velocità francese,non hanno mai scoperto i colpevoli!

L'Enel francese durante uno sciopero qualche anno prima taglio la corente a tutti i ministeri ed alle abitazioni private dei parlamentari e dei deputati (...)
Allo stesso tempo riallaciarono la corrente elettrica a tutte quele famiglie private dell'eletticità per morosità!!!
Il conflitto per il nuovo contratto si risolse alla velocità della luce.

In altre realtà d'Europa e dell'Occidente sul gruppo dirigente irresponsabile sono piovute pallottole e con dei morti!
Insomma,la storia dell'Innse di Milano è una bomba ad orologeria,un po tutti si affannano ad evitare il contagio,gettano acqua sul fuoco e si sperticano in giustificazioni,scuse che lasciano il tempo che trovano.
Il Governo invia le forze del'ordine con il compito di isolre il conflitto dalla città (...) sente brividi freddi correre lungo la schiena e ogni giorno che passa L'Innse riceve nuove solidarietà,compresa la mia tantopiu che vissi a Lambrate in quel di Milano dalla pubertà sin oltre la maggior età.Dunque conosco bene la storia del quartiere,la sua gente e le centinaia di fabbriche che hanno chiuso a partire dagli anni 70 (...) Per citarne solo qualcuna la Bracco (chimica e farmacologica),l'Innocenti (Auto) etc,
Per concludere :LOTTA DURA SENZA PAURA !"

http://locali.data.kataweb.it/kpmimages/kpm3/gloc/rep-milano/2009/08/05/jpg_1689223.jpg
Così Lega e Rifondazione “rottamarono” l’Innse (Tratto da La Repubblica.it)

La fabbrica venduta per 700mila euro. Gli operai sulle gru dopo i tafferugli

Se non ci fosse di mezzo la vita degli operai (da ieri su una gru per protesta) di una storica officina di Lambrate, una delle ultime vere fabbriche di cui spesso si grida alla scomparsa, ci sarebbe persino da sorridere.
La vicenda della Innse Presse presenta infatti quel tipico misto italico di approssimazione e opacità, i classici intrecci d’interesse, da apparire sin troppo paradigmatica.
Venduta dalla famiglia Innocenti – quella dei tubi e della Lambretta – all’Iri nei primi anni ‘70, dopo diversi passaggi di proprietà finisce in amministrazione controllata a causa del fallimento del penultimo proprietario, la Manzoni Group.
Si giunge così ad uno dei nodi politici della storia. Nel febbraio del 2006, con poco tempo a disposizione per evitare il peggio, l’allora parlamentare leghista Roberto Castelli si presenta al tavolo di crisi – provincia, comune, prefetto, sindacati, commissario incaricato dalla procura – con il piemontese Silvano Genta che, piano industriale alla mano, convince tutti, e grazie alla legge Prodi sulle fabbriche in difficoltà si prende la Innse per soli 700mila euro, il valore di un appartamento.
Protagonista della transazione, oltre al padano Castelli, la cui misteriosa apparizione sembra giustificata da un’antica amicizia con il Genta, è l’assessore al lavoro Bruno Casati, di Rifondazione comunista. Quest’ultimo, fino a prova contraria in buona fede, si è speso molto per la Innse. E il presidente Filippo Penati gliene dà atto. «In tutta la vicenda la provincia di Milano – si legge in un comunicato del successivo marzo 2006 – ha assunto un ruolo decisivo, mediante l’intervento dell’assessorato al contrasto delle crisi industriali e occupazionali». E ancora, «è il segno se non di una svolta, di una controtendenza ».
Insomma, si riparte. La Innse è salva. I 53 lavoratori superstiti possono tornare al tornio. E invece, niente da fare. Il Genta, invece dell’industriale che avrebbe dovuto essere – la legge Prodi è chiara – per rilanciare l’azienda, si rivela uno speculatore, interessato alla vendita dei preziosi macchinari.
Nonostante il presidio giorno e notte degli operai, riesce a realizzare due milioni e mezzo di euro vendendone sette. È lo stesso Casati ad ammetterlo: «Solo dopo, troppo tardi, abbiamo scoperto che era un rottamaio», rivela al Corriere. Tale deve essere stata la botta, che Rifondazione non molla la presa e in queste ore chiede le dimissioni da sottosegretario alle infrastrutture di Castelli. Che non molla e controbatte (non senza malizia): «dalla sinistra extraparlamentare volgari bugie ». Ma al di là della polemica politica, resta una domanda. Come può accadere? Come possono delle amministrazioni cadere in tranelli simili? «Quando un’azienda di medie proporzioni entra in crisi, spesso arriva un bandito che si presenta bene», spiegano, neanche troppo sorpresi, dalla Fiom. Che intanto chiede l’intervento del presidente Berlusconi. E qui si apre un altro capitolo.
Già, perché la storia, come si diceva, non è finita. Oltre al gruppo Genta, a giocare la partita, c’è l’Aedes spa, la società proprietaria del terreno su cui sorgono i capannoni Innse.
In cattive acque a causa della recente crisi immobiliare, la Aedes vanta crediti per diversi milioni di euro dal Genta per il mancato pagamento dell’affitto. Ma la Aedes ha anche un’esposizione fortissima con le banche. E tra gli azionisti, oltre a Intesa San Paolo e Monte dei Paschi, c’è anche la Fininvest Spa di Silvio Berlusconi (con oltre il 2% di azioni).
A fine luglio la Consob approva un aumento di capitale per 150 milioni di euro. «L’Aedes può ripartire», scrive il Sole 24ore. E non è un mistero che, grazie a un sempre più probabile cambio di destinazione d’uso dell’area, una volta completato lo smantellamento della Innse, partito all’alba del 2 agosto con l’intervento della polizia, si prenderà a costruire.
Forse un polo universitario. Forse delle residenze. Forse un business park. Si parla di un prgetto di Fuksas. Della vendita a fondi arabi per ripianare i debiti generati dalle speculazioni. Insomma, il vecchio modello di sviluppo fondato sul mattone. Con buona pace di chi grida alla desertificazione delle fabbriche.
Stefano Baldolini

giovedì 9 luglio 2009

Felici Vacanze

Qualunque sia la vostra destinazione,la meta del vostro viaggio vi auguro dal piu profondo del cuore una felice vacanza.
100cosecosi


gif,viaggiatori
mare

giovedì 28 maggio 2009

Jeanne Philomene Djonne

http://abbatangeloart.googlepages.com/0335.jpg/0335-full;init:.jpg

Una mia carissima amica dopo quasi venti anni mi ritrova per caso in internet e mi scrive,cisiamo conosciuti in Senegal nel 1992,conservo di lei con cura questo bellissimo ritratto che le feci a Saly Portugal.
Mi toccherà affilare il mio cattivo francese scritto...a parte questo sono felice di questo contatto.
Ciao Jeanne.

giovedì 30 aprile 2009

Perchè si deve portare a passeggio le nostre care bestioline...


Lo sanno tutti che abito a Menton,in Costa Azzurra,un posto dai costi proibitivi e forse per questo che sono sempre senza una lira ha ha ha,vabbè,non è questo l'argomento del post,ma Menton c'entra eccome,tutte le sere con una certa regolarità devo portare a passeggio le cagnoline,Tinta e Zia,una lupetta bonsai di 9 anni e un biscione maltese di 8,immancabilmente passo davanti alla spazzatura,una davanti al museo Jean Cocteau e l'altra un po prima,qualche centinaio di metri obbligati per sfociare nei giardini pubblici,amano moltissimo correre e giocare nell'erba.Ebbene da quando ho le cagnoline passando davanti alla spazzatura,"la pubelle" in francese ho trovato di tutto,vi faccio una piccola sintetica lista:tre chitarre elettrice con custodia e amplificatore funzionante,una chitarra acustica stimata dall'esperto 2500 euro! Un'altra chitarra eletrica smontata e non funzionante (...),continuo tre o quattro grandi tele piu o meno scarabocchiate con telaio di lusso,parecchi pannelli di legno massiccio talvolta scolpito a bassorilievo delle piu disparate versioni,su cui ho dipinto con immenso piacere,alcuni mobili d'antiquariato di sicuro pregio,l'ultimo ritrovamento sono 30 dico 30 cornici nuovissime di cui la piu piccola fà 80x50 cm, con pannello in cartone gettate via dal comune dopo aver allestito una mostra che è durata 15 giorni! Parecchie altre talvolta d'antiquariato,la testata di un letto in legno massicio e scolpita,dentro ci faro un bel quadro (costano le cornici),spessissimo barattoli di colore di tutti i tipi,talvolta li prendo per fare qualche sperimentazione a guazzo etc,per non parlare delle lampade alogene a stelo lungo (funzionanti) che regalo spesso agli amici che debbono allestire mostre e non è finita,anche computer e neanche tanto vecchi,li passo a Jean il mago che li rimonta in una specie di pactwork potentissimo (me ne ha regalato uno che è una meraviglia),e poi dischi duri per pc etc...Dimenticavo...una bella serie di libri giustappunto d'arte alcuni preziosi;potrei continuare ancora a lungo ma mi fermo qui,tutto per merito di Tinta e Zia di cui vi allego le fotografie.

lunedì 27 aprile 2009

La famiglia assassina


La mia cara famiglia...nel 1930 decide che Maria una simpatica ed esuberante ragazza non abbia tanto la testa a posto (...) sembra che prediligesse come tante sue coetanee la compagnia dei ragazzi alle frequentazioni della parrocchia in quel di Bari e che reagisse scompostamente alle molestie di un fratello (Savino) che peraltro colpirà ancora 30 anni dopo sempre nella "famiglia"... si sà, è il luogo previligiato dal crimine piu spregevole (...)
In breve viene internata in un manicomio per uscirne all'incirca negli anni 60 quando mio padre,suo fratello rientra dall'Argentina (...)
Zia Maria usava starsene seduta per ore con lo sguardo vago e perso all'orizonte non lesinando un sorriso a noi tutti...Le dedico questa galleria di fotografie dei luoghi che per un trentennio le sono stati disperatamente "famigliari".

"Il fotografo parmigiano Luca Giuffredi ha girato in lungo e in largo il nord Italia alla ricerca dei luoghi della contenzione. Ora la mostra fotografica dal titolo "Dalla legge Basaglia" debutta l'8 maggio durante il QuasiQuasiFestival presso C/o Ekidna Di San Martino in Secchia (Modena). "La maggior parte di questi luoghi in Italia- dice Giuffredi- dopo la loro chiusura grazie alla Legge Basaglia,giacciono silenti e abbandonati da ormai una decina di anni, ma ancor oggi passeggiando al suo interno si possono sentire quelle sensazioni atroci e crudeli che si avevano quando si era reclusi" .

domenica 12 aprile 2009

Buona Pasqua a tutti con il "Branzino in sarcofago"

http://listaivan.blog.kataweb.it/files/photos/uncategorized/2007/04/07/buona_pasqua.jpg
Ricetta d'artista :Prendere un lupo o un branzino svuotarne le interiora e porvi tutte le erbe di cui la mentuccia è obbligatoria,pepe e per carità solo un pizzico in tracce dell'aglio,lasciategli la testa al pesce e condite di aromi anche le branchie,poi cercate quanta piu mollica di pane potete e con il mattarello fatene una coperta che avvolga integralmente il branzino precedentemente rullato in un tappetino di essenze,ed erbe.Sigillato il sarcofago di mollica abbiate cura di innaffiarla non abbontamente di aceto balsamico di Modena (quello vero) e ancora una volta preparate con della creta un'altro sarcofago in cui rinchiudere il Branzino (tranquilli non ho rubato la ricetta all'Egitto antico) che lo spessore non superi il centimetro,fate qualche buchino nell'involucro di creta con lo stuzzicadenti e mettete in forno a 180° per una ventina di minuti,servire in tavola su vassoio in legno con accanto un martello (per rompere il sarcofago secco di creta (o argilla),buon appetito.

domenica 22 giugno 2008

Ton message....

m'a secoué !!!...tu as soulevé beaucoup de choses justes ...que je ne pouvais exprimer jusqu'a présent.

Mais comme je te l'ai dit , dimanche dernier j'ai écrits quelques lignes sur la peinture telle que je la vie aujourd'hui.
Voici:

"Pour moi la peinture n'a rien de serein,
Rien de bon pour l'artiste
Qui doit pendant un temps s'extraire de lui, du monde ...pour pouvoir poser un geste sincère en force...sans ça sa création n'est qu'un produit corrompu"
"...Une pulsion sans négociation possible."
"Ecrire sur la peinture c'est une chose impossible...pour le moment!....Quand j'écrirai sur elle c'est que j'en aurai terminé.
Par contre écrire quand je suis en dispute avec la peinture m'aide à me réconcilier avec elle...donc je parlerai d'elle en ces moments là...pour aujourd'hui!"
"Elle est très exigeante jusqu'a l'épuisement qui me conduit à caser l'équilibre déséquilibre trouvé pour reconstruire ....assez moqueuse , défiante pour vous chuchoter que rien de définit n'est trouvé ou conquis!!!"
" une toile sur laquelle figure milles tableaux en dessous, dessus, en aplat....tel un ballet non synchronisé ...à première vue"
"En d'autres moments en un seul geste tout y est....quelle emmerdeuse de capricieuse!!"
"contrairement aux Marins qui cherchent à les voir, nous on se contente de capter les chants des sirènes"
"les arts conduisent l'homme s'il accepte de s'y perdre tantôt dans les abîmes, tantôt dans les fleuves, tantôt dans les marécages , quelques fois dans les champs de blé et de rare fois sur les cordes de la mort"
de ces quelques lignes j'espere avoir commencer à m'exprimer sur mon travail...!!!
On verra la suite.
Commento Credo che nelle lettere che si scambiano gli artisti troviamo il senso della vita, di una passione che innamora e travolge,per questo genere di sentimenti,di emozioni che scelsi tanto tempo fà la carriera artistica.

giovedì 19 giugno 2008

" GLI AMICI CHE GUARDANO LONTANO...."

Ho scoperto d'avere degli amici del tutto "speciali"un po piagnoni,guardano lontano in termini di ambizione artistica,ma tutto cio con fortissimi timori quando è il momento d'ingaggiarsi personalmente con qualche rischio nelle dinamiche artistiche avviate non senza ambizione dai loro colleghi.Dinamiche ideali,etiche,politiche attraverso la produzione di opere con mezzi di comunicazione di un certo impegno.All'evidenza con la sindrome del "raccoglitore accattone" partecipano a questo o quell'evento solo a condizione che le ricadute siano previsibili,concrete,in solido : con delle vendite piu che certe ! Personalmente ritengo questi comportamenti molto lontani da una corretta identità artistica (...) e considero tutta la faccenda terribilmente ambigua,strumentale,un opportunismo che ho sanzionato escludendo per la prima volta questi miei amici da ogni mio percorso,tutto cio con una grande amarezza.E " l'italietta di sempre" quella della commedia "..vai avanti tu che mi vien da ridere..."Credo che abbiamo necessità piu di uomini liberi che di artisti,l'arte non puo decontestualizarsi dai valori fondanti della libertà.

martedì 17 giugno 2008

NORMALITA D'ALTRI TEMPI

Tizio uscito una sera per fare la consueta passeggiata con gli amatissimi cagnolini incontra nei pressi del parco due giovani che lo interpellano in inglese,in breve cercano un posto dove mangiare ed essendo piuttosto tardi decide di portarseli a casa,dicono di essere uno afgano e l'altro iracheno (...) ben vestiti si offrono di pagare l'ospitalità,tizio e caia rifiutano cortesemente le profferte e ben presto in una atmosfera rilassata i due dicono di essere stati espulsi (e mostrano il decreto di espulsione) dal paese,tizio cerca di spiegare un po a gesti e un po biascicando uno scarno inglese che quel documento è "carta straccia" e li informa dettagliatamente sul da farsi :"distruggete i passaporti cosi non potranno piu espellervi..."tantopiu che i due vogliono varcare il confine per una nuova avventura in un altro paese (...) ,a notte inoltrata tizio e caio accompagnano i due oltreconfine e li depositano in un luogo sicuro in attesa dell'alba per potersi recare mimetizati nella folla alla stazione.Al momemnto del congedo un po in arabo e un po in inglese tizio e caia ricevono un caldo e commosso abbraccio d'addio da parte dei due avventurosi;questo in questa "italietta" xenofoba accade con una normalità d'altri tempi...."ma è un reato ! ma và ...davvero?"

sabato 10 maggio 2008





"...siete tutti invitati... "


mercoledì 19 marzo 2008

"le mercredi des singes"

Per adesso sono gli amici,amici carissimi che mi dicono di stare attento con i quadri che esporro a "le mercredi des singes" di Beziérs,prima che osavo troppo in termini di erotismo,eros e adessssssso che in una città fanatica per le corride non si vedrà di buon occhio un artista innamorato dei tori! Vagli a dire,a spiegare che le mie sono metafore,una esplorazione filosofica con i mezzi dell'arte...cheppoi è pure vero che non condivido la corrida etc,insomma sono "leggermente" angosciato,l'ansia mi divora,qui non scherzano per nulla e A.B lo sà perchè ha assistito alla Feria di Agosto:stupri,qualche morto di cui si tace per non turbare "la fiesta" e questo mi riporta al carnevale di Rio de janeiro o a quello di Buenos Aires che vissi da piccolo tra racconti orripillanti e terrore... come quello nelle favole.

venerdì 7 marzo 2008

"le mercredi des singes"

Per adesso sono gli amici,amici carissimi che mi dicono di stare attento con i quadri che esporro a "le mercredi des singes" di Beziérs,prima che osavo troppo in termini di erotismo,eros e adessssssso che in una città fanatica per le corride non si vedrà di buon occhio un artista innamorato dei tori! Vagli a dire,a spiegare che le mie sono metafore,una esplorazione filosofica con i mezzi dell'arte...cheppoi è pure vero che non condivido la corrida etc,insomma sono "leggermente" angosciato,l'ansia mi divora,qui non scherzano per nulla e A.B lo sà perchè ha assistito alla Feria di Agosto:stupri,qualche morto di cui si tace per non turbare "la fiesta" e questo mi riporta al carnevale di Rio de janeiro o a quello di Buenos Aires che vissi da piccolo tra racconti orripillanti e terrore... come quello nelle favole.