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mercoledì 20 luglio 2011

Lega Nord " il Crocefisso obbligatorio nei bagni pubblici "

Lega: esporre il crocifisso alla Camera
La richiesta inoltrata al presidente Fini


Alcuni deputati del Carroccio, facendo leva sulla sentenza del 18 marzo della Corte Europea, vorrebbero vedere il simbolo sacro a Montecitorio. "E' la tradizione cristiana la fonte della democrazia" 


ROMA - Una richiesta che farà discutere, quella della Lega di esporre il crocifisso nell'aula di Montecitorio. L'iniziativa è di alcuni deputati del Carroccio, primi firmatari Maurizio Fugatti e Giovanna Negro, in una lettera al presidente della Camera Gianfranco Fini e al segretario generale,continua a leggere...

venerdì 11 marzo 2011

Abbatangelo Renzo Bossi "Diario segreto di Renzo Bossi Junior" Udienza tribunale di Varese

Michel Abbatangelo
Inizio questa breve relazione su come si è svolta l'udienza davanti al Gip presso il tribunale di Varese per i fatti attinenti il "  Diario segreto di Renzo Bossi Junior (PDF scaricabile) " la versione con i link nel blog qui.

Io blogger, denunciato da Renzo Bossi per aver esercitato il diritto alla satira (link)

Prima di entrare in aula il mio avvocato di riferisce di un episodio gustoso,la sera prima assiste sulla 7 ad una lunga intervista del "Trota" sulla sua nuova carica: responsabile per la comunicazione di tutto il partito (...) mi pare che interrogato in proposito abbia evidenziato un " master " conquistato a prezzo di immensi sacrifici nelle pubblicazioni settimanali della parrocchia (...) poi navigando in internet (curiosità di un leguleio) inciampa per caso (me lo giura) nel blog di Renzo Bossi,si proprio il suo,a supporre che un software aggregatore incameri automaticamente e pubblichi tutto quello che il web fà emergere alla luce fra cui diversi articoli che parlano del "Diario segreto" vale a dire che partecipa indirettamente alla diffusione del "Diario segreto" fategli una visita,merita un incoraggiamento,sia mai poi che maturi in lui una certa consapevolezza sulla libertà di cui necessitano i blogger per potersi esprimere e arricchire l'interelazione umana apportando ognuno il suo personale contributo alla societa civile,alla cultura,alla politica,alla democrazia,alle arti e all'informazione in generale.



Inizia a parlare il Pubblico Ministero ...a mitraglia,con feroce eloquenza e gravità cita articoli della legge sulla stampa del 1948 (...) e di come responsabilizzano la stampa e l'informazione su carta,non afferro bene tutto,un duellare legale mà una cosa mi salta all'occhio,lo zelo con cui da un lato svolge il suo ruolo di accusa giungendo ad anticipare anche il ruolo del mio difensore sollevando qualche perplessità procedurale (...) quasi che si fosse entrati già in fase dibatimentale (...) in tutto questo appena apre bocca la parte civile viene azzittita bruscamente cosicchè non posso dire nulla sul legale di Renzo Bossi (assente) non c'era e se c'era non si sà bene a fare cosa (...) salvo depositare la richiesta scritta di una provisionale di 20.000 euro ovviamente da devolvere al "fondo per gli orfanelli dei martiri della padania" (sarebbe un anticipo...) .
Recepisco dalla durezza del PM,buttata li a colpi d'accetta se posso dirlo una sensazione di estrema gravità,si tratta di un reato penale che puo incorrere in una condanna a sei anni !
Tutte le aggravanti sono contemplate...a frammenti intuisco una rappresentazione recitativa (lo zelo) più che indirizzati al Gip ad altri astanti forse presenti tra il pubblico,non molte persone a dir la verità.
La legislazione del 1948 sulla stampa  e l'art. 57 del Codice Penale viene stiracchiata da tutti i lati ed applicata al web con dovizia di argomentazione e dettaglio,qualche precedente tirato per i capelli e insomma l'emozione che vivo è forte,a dar retta al PM il quale perora una applicazione strettissima della legge tale che, se me lo si permette ... dovremmo seduta stante processare Dante Alighieri per aver offeso nella dignità e nell'onore o diffamato,calunniato una istituzione come la Chiesa cattolica ficcando un papa all'inferno !
Reclama per il blogger o direttore responsabile del blog la stessa condanna inflitta alla stampa insomma.
Ora per quanto ne so io è da mo che ci provano a "regolamentere il web" e non mi pare che il legislatore,il Parlamento abbia ancora aggiornato per cosi dire le vecchia legislazione le cui lacune lasciano ampio spazio a sconsiderate " indulgenze " (a dir  di qualcuno) o al trionfo della democrazia (a dir di altri) .
Il PM termina la sua filippica portata avanti con tono grave ed estremamente serio tra la sorpresa del mio difensore che lo trova per cosi dire intento a giocar d'anticipo rintuzzando ogni possibile opposizione,paradossalmente godo di un supplemento di difesa (sic!).

Si alza il mio difensore e fà presente l'assenza di legislazione per quanto riguarda il web citando il caso Google You Tube contro la famiglia di quell'andicappato filmato mentre subisce le vessazioni dei suoi compagni di classe (...) Google venne condannata e assolta in seguito in Cassazione,non fosse stato cosi il web sarebbe stato paralizato determinando la responsabilità dei forum,dei social etc, oltre a creare un precedente unico in Europa contrario alla libera circolazione delle idee e delle opinioni...

 Dalla Suprema Corte una sentenza che farà discutere. Il direttore di un giornale on-line non risponde di “omesso controllo” in caso di pubblicazioni, sul sito da lui diretto, dai contenuti diffamatori. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, che spiega come il reato previsto dall’art. 57 del Codice Penale, che punisce i direttori per non aver vigilato sul contenuto delle pubblicazioni, non può essere applicato al web perché’ previsto solo per la carta stampata,continua a leggere....

Insomma,un intervento breve cui segue poi il Gip il giudice Giuseppe Fazio che si ritira in camera di consiglio per deliberare.
In conclusione l'accusa nei miei confronti mi è parso di capire è a parere del Gip tutta  o in gran parte da riformulare,le aggravanti sono respinte in un certo senso se ho capito quanto mi riferisce il mio difensore abbiamo vinto la scelta del campo su cui si giocherà il prossimo scontro,il reato se esiste comporta una pena molto più lieve (...)
All'uscita comprendo di aver conquistato tramite il mio legale una piccola vittoria,non è molto,più che qualche metro una questione di decimali,questione di punti di vista certo,uno Zero virgola qualche cosa (...) la parte civile o la parte offesa per tramite del suo legale non rilascia nessuna dichiarazione ne durante l'udienza ne al termine,fuori ci aspetta un gruppo di giornalisti,io sono visibilmente stanco,ho viaggiato in treno il giorno prima per essere presente,qualche mia dichiarazione alla stampa,frettolosa,un po caotica,il mio legale che mi dice attento  quello che dici che senno ci becchiamo una seconda querela e poi via per l'aperitivo con abbondanti stuzzichini al Bar Biffi di Varese .
Chi lo desidera puo approfondire ulteriormente i dettagli tecnici dell'udienza presso l'avvocato Gianmarco Beraldo del foro di Varese tel 0332.459073.


Tra le altre cose ci sarebbero altri due blogger oggetto d'indagine da parte della Digos e oggetto o suscettibili di querela da parte di Renzo Bossi (un tipo suscettibile,parecchio permaloso dietro quell'aria paciona pare) e se ho ben capito hanno qualche difficoltà a sapere chi si nasconde dietro i nickname che firmano certi post,il fatto è che Google come nel mio caso si rifiuta ad ogni collaborazione (...) 


La Digos ha parecchio da fare di questi tempi e trattandosi del figlio di un ministro sia pure una icona italiana del bamboccione medio, interviene con inusitato zelo.


VaresNews Home Page "...Dalla sua fervida fantasia erano usciti affreschi satirici, quasi fossero i versetti satanici di Salman Rusdhie, ma in versione anti leghista: con Renzo Bossi che si adopera insieme a Borghezio e Salvini per invadere Maltaper aver diffamato Bossi jr. Davanti al giudice Giuseppe Fazio, l'udienza si è conclusa in mattinata. Il fascicolo è stato rimandato alla procura: Abbatangelo sarà chiamato a processo con citazione diretta, per diffamazione aggravata dalla vasta diffusione via web, ma senza l'aggravante della diffusione a mezzo stampa, poiché il blog, in sé, non è un organo di stampa come gli altri con un direttore e una pubblicazione periodica definita e regolare.
Risolto il problema di giurisprudenza che nel caso degli articoli sul web apre sempre scenari imprevisti,continua a leggere....
"


VARESESE7PRESS
Querela di Renzo Bossi per diffamazione: l’udienza preliminare favorisce il blogger Abbatangelo. Prossima udienza prevista verso ottobre.

Varese, 10 marzo 2011- Usando una terminologia sportiva, è’ finita 1-0 per il blogger  Michele Abbatangelo che se la doveva vedere nientemeno che con Renzo Bossi. Si è conclusa così, verso le 13 di oggi,  l’udienza preliminare tenutasi presso il tribunale di Varese che vedeva coinvolti  appunto il blogger francese residente a  Mentone, Michele Abbatangelo (nella foto) e  Renzo Bossi, figlio del ministro e fondatore della Lega Nord Umberto Bossi.

Motivo di cotanto interesse da parte di Renzo Bossi, che nel frattempo aveva appunto sporto querela nei confronti dello sconosciuto, almeno fino ad oggi, blogger transalpino ma argentino di nascita con genitori italiani (un meltingpot culturale interessante non c’è che dire..), è che Abbattangelo tramite il suo blog intitolato http://100cosecosì.blogspot.com/ a partire dal 2009 ha pubblicato una serie di novelle tramite le quali,  in maniera satirica si raccontavano le strampalate avventure del giovane Renzo, definito nei racconti anche come “Trota” il ben noto nomignolo affibbiatogli dallo stesso Umberto Bossi.

“Diario segreto di Bossi Junior” questo il titolo della raccolta satirica consultabile ancora oggi attraverso  il blog in questione, che vede il protagonista Renzo lanciato verso nuove conquiste come ad esempio l’invasione di Malta o altri divertenti episodi i quali però hanno infastidito non poco  Renzo Bossi, che attualmente ricopre l’incarico di  consigliere regionale della Lega,  che non ci ha pensato un attimo a querelare Abbattangelo, così come in corso però vi siano altre due querele nei confronti di altrettante persone.

Oltre che un ottimo letterato nella satira, il blogger francese con esperienze interessanti a frutto dei suoi 10 anni trascorsi in Africa, è un’artista a tutto tondo, dove eccelle soprattutto nell’arte pittorica “Sono politicamente artista con un padre putativo che prende il nome di Picasso, dal quale ho tratto gran parte della mia ispirazione” dice Abbatangelo che  stamattina si è regolarmente presentato in tribunale accompagnato dal suo avvocato Gianmarco Beraldo (in rappresentanza di Bossi invece vi era l’avvocato milanese Michele Campili).

“Rimango italiano pur vivendo in Francia, però non mi ci ritrovo minimamente nell’attuale scenario politico italiano. Non seguo l’ideologia di nessun partito e consideratemi pure un politico anarchico. Sia chiaro che non ho nessun astio particolare contro Renzo Bossi, però non si può negare che la Lega rimane un partito razzista e xenofobo, evidenza sottolineata anche attraverso blog di seducenti padani. Magari gli stessi- aggiunge Abbatangelo- che periodicamente mi minacciano tramite il mio blog apostrofandomi pesantemente per non dire altro.”

Il blogger di Mentone obiettivamente ci pare persona piuttosto  colto e preparata anche per quanto nei riguardi alcune norme giuridiche, e sembra quasi strano che possa avere commesso chissà quale reato, se non quello di avere utilizzato la satira in chiave grottesca: ma la satira contempla tutto ciò.  Ma tant’è, sarà poi il giudice a stabilire nelle prossime udienze, con la prima prevista a Varese presumibilmente tra il prossimo ottobre o novembre.

“Il giudice Fazio ha accolto le nostre eccezioni difensive (rigettando di fatto le accuse espresse dal Pubblico Ministero Politi, n.d.r.),  qualificando il reato solo ed esclusivamente ai sensi dell’articolo 595 comma 1 e 3” .  Dice l’avvocato Beraldo (foto a destra).


 Andando nello specifico allora cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta “ Tutto quello pubblicato su internet, tranne le testate giornalistiche regolarmente registrate e che necessitano obbligatoriamente di un direttore responsabile- sottolinea ancora l’avvocato Beraldo- non possono essere assimilabili alla carta stampata, così  come viene contemplato appunto dalla legge n.47 del 1948 articolo 13 ossia la legge sulle disposizioni della stampa, riguardante la diffamazione.” Tutto chiaro allora. Un bell’inghippo legislativo che va ben oltre questa querela ma che coinvolge nemmeno tanto indirettamente tutti quelli che in internet pubblicano qualcosa. Tanto per intenderci: se  questa legge venisse applicata, i proprietari di Facebook così come di tutte le piattaforme che ospitano i blog o siti similari,  dovrebbero controllare costantemente tutto quello che viene pubblicato dai loro utenti nel mondo! Insomma un delirio.

Tornando all’udienza di oggi, vi è da sottolineare come l’odierna decisione del giudice abbia ridotto una eventuale pena massima da 6 a 3 anni, così come decade la richiesta di provvisionale, 20.000 euro, richiesti dai legali di Renzo Bossi.
B.G.
redazione@varese7press.it 


LA PROVINCIA DI VARESE 
FONTE 
 VARESE «Non mi indentifico in nessun gruppo parlamentare, sono anarcoide e libertario, il mio punto di riferimento nella storia è l'esperienza della Comune di Parigi, non sono né marxista né leninista, sono solo un'artista»: Michel Abbatangelo, capelli brizzolati raccolti in un corto codino dietro la nuca, si presenta ai giornalisti al termine dell'udienza preliminare che da Mentone, Francia, dove vive, ieri lo ha costretto a venire fin nella nostra città, chiamato in causa niente meno che dal Trota, alias Renzo Bossi.

L'erede del Senatùr si è stancato di essere preso di mira, e ritiene che quelle novelle satiriche e alquanto surreali pubblicate in internet dal blogger italo francese (con doppia cittadinanza) e raccolte nel «Diario segreto di Renzo Bossi Junior», siano diffamatorie: «A parte l'ironia con la quale le frasi sono concepite – si legge nella denuncia – Bossi Renzo è dipinto come una persona dedita a commettere reati». Di qui la querela e la richiesta di risarcimento, 20mila euro.

Il sito nel frattempo è divenuto introvabile. Peraltro ieri il giudice per l'udienza preliminare Giuseppe Fazio non è nemmeno entrato nel merito della questione. Ha accolto l'eccezione sollevata dall'avvocato di Abbatangelo, Gianmarco Beraldo, ed ha rinviato gli atti al pm Massimo Politi, perché ai blog presenti su internet non può essere applicata la legge sulla stampa: quindi nemmeno la procedura che prevede l'udienza preliminare per il reato di diffamazione. Semmai, la citazione diretta di fronte al giudice monocratico.

Nell'eventualità che il pm voglia proseguire, Bossi il giovane dovrà comunque rinnovare la propria richiesta di risarcimento.
Franco Tonghini
 
Da Mentone a Varese il blogger querelato da Renzo Bossi
VARESE - Il blogger italofrancese Michel Abbatangelo (foto in alto) è comparso davanti al gup per rispondere di un’accusa di diffamazione ai danni di Renzo Bossi, figlio del Senatur. E’ un pittore, vive a Mentone e ha scritto un diario di fantasia del Trota con intento satirico, pubblicandolo in Internet: «Reazione alla politica xenofoba e razzista della Lega». L’ipotesi di reato non è più quella di diffamazione a mezzo stampa: atti al pm.
Paolo Grosso a pagina 8
GIORNALETTISMO
Si è svolta ieri l’udienza preliminare della causa per diffamazione intentata da Renzo Bossi nei confronti di un blogger, Angelo Abbatangelo, per aver pubblicato sul suo sito “Il diario segreto di Renzo Bossi Junior. (http://100cosecosi.blogspot.com). Ne parla Elisabetta Reguzzoni sul Fatto quotidiano: Ieri al tribunale di Varese si è celebrata l’udienza preliminare; bisognerà però attendere per sapere come proseguirà questa vicenda anche se un risultato il processo l’ha già prodotto: quello cioè di stabilire “che la diffamazione via internet non può essere equiparata a quella a mezzo stampa”. Nel caso specifico il Gip ha accolto le istanze del legale di Abbatangelo secondo cui non si poteva applicare, per analogia, una norma nata per la stampa. Ma torniamo alla storia del diario segreto. DI CHE SI TRATTA? Di una serie di racconti satirici a puntate che lo stesso autore spiega così: “La narrazione letteraria delle avventure- disavventure di Renzo Bossi mi fu ispirata a suo tempo dalla tragica cronaca quotidiana – spiega il blogger -. Cronaca in cui populismo, demagogia, razzismo e xenofobia si impastano al peggiore revisionismo storico facendo emergere a tratti un vero e proprio nazi-fascismo passando per la minaccia secessionista alle soglie delle celebrazioni per l’Unità d’Italia”. Da qui l’idea di scrivere, ad esempio, un racconto dedicato ad un fantomatico progetto di invasione dell’isola di Malta, oppure l’ e s p l o s i one della Breccia di Porta Pia così come l’istituzione di una Chiesa riformista, secessionista padana. Storie in cui il protagonista principale è per l’appunto il figlio del Senatùr insieme a figure di spicco della Lega a cominciare da quello che Abbatangelo chiama “zio”Bor ghezio. Ma tutto ciò sembra non essere piaciuto al consigliere regionale lombardo Renzo Bossi (responsabile tra l’altro del polo della comunicazione della Lega) che ha intrapreso l’azione legale proprio nei confronti dello sconosciuto blogger (residente a Mentone in Francia) difeso dall’avvocato Gianmarco Beraldo. “Questa vicenda ha dell’assurdo. Un testo che palesemente si dichiara satirico realizzato da un piccolo blogger – ha commentato il legale – che però viene considerato da un personaggio pubblico e politico gravemente oltraggioso del proprio onore. Appare evidente che in caso di condanna di Abbatangelo si tratterebbe di una condanna a tutta la satira”. http://www.giornalettismo.com


Renzo Bossi e la querela al blog di satira 

Il figlio del Senatur porta in tribunale un blogger 'colpevole' di aver scritto e pubblicato sul suo sito “Il diario segreto di Renzo Bossi junior” Free edizioni: facciamoli vergognare, una serie di racconti satirici a puntate con protagonisti i politici della LegaRenzo Bossi

Fonte 
Colpirne uno per educarne cento? Può essere. Solo così si potrebbe spiegare la querela depositata nell’ottobre del 2009 da Renzo (soprannominato Trota) Bossi nei confronti del blogger Angelo Abbatangelo colpevole di aver scritto e pubblicato sul suo sito “Il diario segreto di Renzo Bossi junior” Free edizioni: facciamoli vergognare.

Ieri al tribunale di Varese si è celebrata l’udienza preliminare; bisognerà però attendere per sapere come proseguirà questa vicenda anche se un risultato il processo l’ha già prodotto: quello cioè di stabilire “che la diffamazione via internet non può essere equiparata a quella a mezzo stampa”. Nel caso specifico il Gip ha accolto le istanze del legale di Abbatangelo secondo cui non si poteva applicare, per analogia, una norma nata per la stampa. Ma torniamo alla storia del diario segreto.

Di che si tratta? Di una serie di racconti satirici a puntate che lo stesso autore spiega così: “La narrazione letteraria delle avventure-disavventure di Renzo Bossi mi fu ispirata a suo tempo dalla tragica cronaca quotidiana – spiega il blogger -. Cronaca in cui populismo, demagogia, razzismo e xenofobia si impastano al peggiore revisionismo storico facendo emergere a tratti un vero e proprio nazi-fascismo passando per la minaccia secessionista alle soglie delle celebrazioni per l’Unità d’Italia”.

Da qui l’idea di scrivere, ad esempio, un racconto dedicato ad un fantomatico progetto di invasione dell’isola di Malta, oppure l’ esplosione della Breccia di Porta Pia così come l’istituzione di una Chiesa riformista, secessionista padana. Storie in cui il protagonista principale è per l’appunto il figlio del Senatùr insieme a figure di spicco della Lega a cominciare da quello che Abbatangelo chiama “zio” Borghezio. Ma tutto ciò sembra non essere piaciuto al consigliereregionale lombardo Renzo Bossi (responsabile tra l’altro del polo della comunicazione della Lega) che ha intrapreso l’azione legale proprio nei confronti dello sconosciuto blogger (residente a Mentone in Francia) difeso dall’avvocato Gianmarco Beraldo.

“Questa vicenda ha dell’assurdo. Un testo che palesemente si dichiara satirico realizzato da un piccolo blogger – ha commentato il legale – che però viene considerato da un personaggio pubblico e politico gravemente oltraggioso del proprio onore. Appare evidente che in caso di condanna di Abbatangelo si tratterebbe di una condanna a tutta la satira”. Prosegue poi l’avvocato se esista un limite invalicabile dalla satira.

Sembra dunque che questa causa sia destinata a diventare un vero e proprio caso giudiziario non solo perchè di mezzo c’è il figlio di Umberto Bossi quanto piuttosto perché il tema del contendere è rappresentato dal concetto di libertà che esprime la satira politica che per sua natura prende di mira, trasversalmente, esponenti sia di destra che di sinistra.

Da Il Fatto Quotidiano dell’11 marzo 2011

giovedì 3 febbraio 2011

Renzo Bossi querela un blogger francese per la pubblicazione di racconti satirici su di lui: il 10 marzo udienza preliminare a Varese.

 
 Fonte
Varese, 2 febbraio 2011- Si terrà giovedì 10 marzo l’udienza preliminare che vedrà come protagonisti Renzo Bossi (sì proprio lui il figlio del ministro Umberto Bossi nonchè consigliere regionale) e il blogger italiano, nato però in Argentina  ma naturalizzato francese (ha la doppia cittadinanza…)  Michel Abbatangelo.
Bossi Junior infatti l’anno scorso ha presentato querela nei confronti di Abbatangelo, reo di avere pubblicato sul suo blog intitolato 100cosecosì.blogspot.com , una serie di racconti satirici a puntate dal titolo “Diario segreto di Renzo Bossi junior, che vedono protagonista appunto Renzo Bossi (nei racconti chiamato pure “trota”…), storielle permeate da quella sottile comicità e ironia tipica di chi utilizza la satira in maniera bonaria e senza cattiveria.
“La mia è una parodia caricaturale della nostra realtà politica giocata attraverso una narrazione iperbolica cui non è affatto estranea la realtà della cronaca, anzi essa la ispira conta molto sulla maturità del lettore assiduo di blog. “Una delle funzioni principali della satira è quella di affrontare i problemi scomodi”, dice Michael Moore e continua “la satira presume che il pubblico abbia un cervello”. Questo l’esempio riportato dallo stesso Abbatangelo nel suo blog, meravigliato da tanto scalpore tanto da scomodare persino la Digos, mittente appunto della querela per conto appunto di Renzo Bossi.
Ma come si è arrivati a tanto? Il tutto probabilmente è partito dal fatto che il noto giornalista Alessandro Giglioli del settimanale Espresso, abbia evidenziato nel suo personale blog “Piovono rane” (il più visitato in Italia…), tale singolare raccolta di novelle satiriche contenute appunto nel blog di Abbatangelo. Dopo una simile promozione è parso quasi ovvio che, magari qualcuno dello staff leghista,  se ne accorgesse indicandone il “colpevole”; da lì la querela.
“La narrazione letteraria delle “avventure-disavventure” di Renzo Bossi mi fu ispirata a suo tempo (un anno fa) dalla tragica cronaca quotidiana, cronaca in cui populismo, demagogia, razzismo e xenofobia s’impastano al peggiore revisionismo storico facendo emergere a tratti un vero e proprio nazi-fascismo, passando per la minaccia secessionista alle soglie delle celebrazioni per l’Unità d’Italia.” Aggiunge ancora Abbatangelo che sarà presente a  Varese il giorno dell’udienza preliminare, in compagnia del suo avvocato che ha accettato volentieri di difenderlo, anche solo per difendere quel concetto di libertà che esprime la satira politica (ci ha confidato), quella che prende di mira trasversalmente personaggi politici sia di destra che di sinistra.
Ma esisterà poi un limite oltre al quale anche la satira non può oltrepassare? E il concetto di libertà di espressione (basta che non sia offensiva…), dove la mettiamo?
In tal senso tra l’altro pare non vi siano delle norme giuridiche ben precise, anche per questo sarà interessante vedere come andrà a finire l’udienza preliminare, per poi magari assistere a un processo che potrebbe riservare delle sorprese e aprire nuovo orizzonti a tutti quelli che amano ancora cimentarsi con l’arte della satira, oramai bersagliata come non mai.
Infine ci chiediamo il perché di tanto accanimento nei confronti di un “povero” blogger come Abbatangelo, quando Renzo Bossi in un passato anche recente è stato  più volte preso di mira (affibbiandogli anche il nomignolo di Trota) da diversi giornali di rilevanza nazionale, senza  per questo incappare  in nessun tipo di denuncia. Mistero.
Gianni Beraldo
redazione@varese7press.it 

Ho ricevuto diverse comunicazioni dal mio avvocato,si terrà il 10 Marzo la prima udienza che segue l'interrogatorio tenuto dalla DIGOS  per quanto riguarda i fatti attinenti "il diario segreto di Renzo Bossi Junior" cioè la querela sporta da Renzo Bossi contro di me,Abbatangelo.
Già ieri diverse testate giornalistiche locali si sono mosse a delle interviste nella città in cui si terrà il processo: "la prealpina" e"Varese7press.it" etc,altre si stanno attivando,io per quanto mi compete mi sono messo al lavoro allertando gli amici blogger e già mi sono pervenute diverse adesioni tese a fare informazione su ogni dettaglio attinente questo processo se il giudice dovesse ammettere che vi sono in realtà i presupposti per dare corpo alle richieste della parte offesa,cioè Renzo Bossi,che credevate ? 
Che poi incidentalmente dovrebbe essere la libertà d'opinione o il diritto all'espressione delle proprie idee e convinzioni la parte offesa mà si sà,viviamo i tempi che viviamo.
Scendete dal pero per favore siamo in tempi e in un paese in cui le querele sono un chiaro strumento di intimidazione come già evidenziato ad esempio in importanti network d'informazione e inchiesta,si pensi soltanto a Report per fare un esempio (...)
Anche vero che Renzo Bossi stesso mica se la passa bene sul fronte delle querele,a quanto so già qualche mese fà ne aveva all'attivo e contro di lui non meno di 60 !
Al che sorge un interrogativo drammatico:che cavolo mai dirà per suscitare un tale livore persecutorio ?
Lecito supporre scherzando (la "trota" vuol godere del privilegio di essere la sola manifestazione umoristica del paese!) che sia in preda ad un fenomeno imitativo suscettibile di farlo sentire almeno come perseguitato,secondo subito dopo Silvio?
Meno male che lui non ha un appartamento a Montecarlo!
Insomma sempre meglio di niente dirà qualcuno.
Vi allego qui l'articolo di oggi fresco fresco uscito a Varese:

lunedì 16 agosto 2010

Renzo Bossi la "trota" vs Abbatangelo 58 a 1 !!! In soli tre mesi ha ricevuto 58 querele !!!

Quando l'ho saputo a momenti cado dalla sedia!
Possibile? Si Possibile,e lo ammetto ridevo,ridevo perchè ricordavo il tenore dei commenti inferociti di molti leghisti quando la querela della "trota" mossa al "diario segreto di Renzo Bossi Junior"  e al suo autore (io) divenne un piccolo fatto mediatico.
http://www.haisentito.it/img/renzo-bossi-satira-diario.jpg
Copertina
Commenti del tenore di "Renzo dacci dentro e comprati una Ferrari oppure,fatti pagare le vacanze alle Bahamas dal comunista... " e via dicendo si sprecavano...
Il "giovane" politico,consigliere Regionale,nato vecchio,l'icona del bamboccione nepotista,l'unico che è stato capace di battere la fama del figlio di Gheddaffi (manco a farlo apposta imitandolo:macchine,squadre di calcio etc...) ora a sua volta è divenuto un bersaglio,sarebbero almeno 58 le querele ricevute in pochi mesi,rivendicati risarcimenti stratosferici;nulla di che "impensierirsi",uno studio legale "agguerritissimo" è all'opera per respingere l'offensiva degli invidiosi,(se ci pensa Castelli qualcuno si arricchirà!) la strategia? 
Prendere tempo e male che vada inciampare "casualmente" nell'immunità parlamentare...
Il padre Umberto l'ha appena incoronato sulle pagine del Corriere della Sera: «Sarà lui il mio successore»Quantunque statisticamente una certa ansia dovrebbe esserci perchè basta perdere tre processi per sborsare somme mica tanto da ridere!
Ne sà qualcosa un certo "Littorio" Feltri uso alla prodigalità verso Di Pietro!
Querele di ogni genere,incitamento all'odio razziale,calunnia e insomma pensatene una e avrete molte probabilità di far centro!
Tutta gente animata dal risentimento,gelosa delle sue fantastiche performance politiche? 
Vogliono mettere le mani sul gruzzoletto costituito dai suoi salari tanto favoleggiati e guadagnati con il "sudore" della fronte?
Qualcuno ironizza sui cospicui stipendi destinati alle tasche di un giovanotto ripetente,a tal punto d'aver ispirato un nuovo neologismo: il tripetente!
Ma lui assicura: " Non so neanche quanto guadagno, non guardo mai il conto in banca "
Un coro replica "al riguardo non nutriamo il minimo dubbio " (...)

Lui,Renzo,invece non sembra badare molto alla questione: «Io penso a lavorare, tutto il giorno in Regione e di notte studio». 
E senza papà che fine avresti fatto? 
Gli chiede un giornalista: «Non lo so, magari l'imprenditore».
Pero gli riesce meglio l'arte dell'aforisma !
«Nella vita bisogna provare tutto, tranne droga e culattoni»...
insomma le sue perle le conoscete no?
Intanto è lui a monopolizzare la scena.
Qualche trasferta come quella a Brescia per consegnare  il primo premio all'artista del concorso TEMU arte in strada,per una pura "coincidenza" vince l'artista che ha scolpito il busto ligneo di Umberto Bossi !
Ammette di non essere mai sceso a sud di Roma («Non ne ho mai avuto l'occasione») e intanto conta le querele ricevute: «Sono già a quota 58».
Non male in pochi mesi,di che ipotecare un futuro promettente... 




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giovedì 24 giugno 2010

La "trota" vuole godere del privilegio di essere la sola manifestazione umoristica del paese!

La "trota"
 Arrivo a Milano a tarda sera,con la mente vado a tutti gli episodi che ho scritto sul "diario segreto",li ripasso ad uno ad uno e allo stesso tempo mi rassicuro:"in fondo si tratta solo di un interrogatorio" l'avvocato me lo ha vivamente consigliato,una certa immagine conta per il giudice che dovrà emmettere la sentenza,si deve mostrare la massima disponibilità e fiducia verso la giustizia.
Tuttavia non mi riesce di chiudere occhio,sarà l'eccitazione,un che di inquietudine,sottile.

All'indomani raggiungo Varese,mentre attraversiamo il centro storico della città a piedi per raggiungere la questura insieme a lui inquadro qualche dettaglio,un breve intenso scambio di idee;un caffè,poi un'altro,qualche sigaretta e una breve cavalcata nella "storia" di Varese,la prima città a cadere nell'abbraccio asfittico del Carroccio,poi il fatto che tutti si conoscono e un mezzo infarto quando mi dice ridendo,l'avvocato,che ha condiviso per un breve periodo il suo studio legale con Bobo Maroni il ministro agli interni!
Insomma a Varese Papa Umberto,la "Trota",Maroni,Calderoli e tutti gli altri sono di casa e io saro giudicato nella tana del lupo !
Poi l'avvocato intuendo forse la mia inquietudine mi mostra la prima pagina del quotidiano locale "Varese notizie" una indagine statistica ha appurato che la maggior parte della popolazione auspica da parte della Svizzera una annessione,pare che dall'altra parte si stia piuttosto meglio,burocrazia,tasse,standard di vita etc,pare...che Varese stia vivendo un certo declino e questo dopo quasi un decennio di dominio incontrastato del carroccio (...),la Lega Nord se ne è parecchio risentita,fioccano dichiarazioni di fuoco e strida "al tradimento,ingrati ..." e via dicendo e replica secca :"...se nascerà la Padania saremo lieti di annetterci anche il Canton Ticino ! " al che mi sono chiesto quale sarebbe stata in proposito l'opinione degli svizzeri interessati.
L'avvocato mi dice che ha passato il "diario segreto" a qualcuno che bazzica la letteratura più seriamente di me (...) dice che si è divertito un sacco e si congratula con me per la vena inventiva ma che sarebbe il caso di correggere una volta per tutte gli errori di grammatica...
Ribadisco che apparire un "dilettante" aiuta e ridimensiona la mia vanità,il mio ego ed al contempo sollecita qualche indulgenza nella critica del "belpaese" notoriamente appiattita certo ma feroce quando emerge.
Ci accomodiamo in una saletta al piano superiore della questura dopo una brevissima attesa,alla richiesta dei miei documenti non esibisco i miei quelli italiani,oppongo la mia carta di identità francese e metto subito in chiaro (per quanto possa servire) che sono un cittadino francese.
Mi interroga un giovane ufficiale,sguardo leggermente corruciato,quasi impercettibile,molto serio e un po fuori dall'ordinario è presente anche un alto funzionario,entrambi cortesi,fermi,sorridenti e risoluti,affatto zelanti...dietro di essi appesa in bella vista  una citazione di Davigo,uno dei giudici di "mani pulite" che fà più o meno "Le conseguenze dei reati dovrebbero ricadere su chi li commette e non su chi li scopre"

Mi viene posta una prima domanda che mi sorprende :"..signor Abbatangelo quali sono le sue attuali condizzioni economiche? Lei si considera benestante o..."
Sorpreso rispondo che sono un artista e come tale in questo periodo condivido e partecipo pienamente al disagio che vive il paese intero.
L'idea che mi suggeriscono mi dice che non hanno molto approfondito "il caso" mà è solo una impressione.
Mentre rispondo mi vengono alla mente certi commenti acidi piovuti sul blog fra essi: "speriamo che la "trota" possa comprarsi una Ferrari o pagarsi le ferie con i tuoi quattrini bastardo ! "
L'interrogatorio dura poco più di due ore,sin dall'inizio il relatore trova molte difficoltà a sintetizzare le mie risposte.
"lei ha un blog...ha pubblicato una serie di articoli..." e io con l'aiuto del mio avvocato che spiego cortesemente che ho pubblicato,scritto una novella,una storia inquadrabile nella letteratura satirica (solo uno degli aspetti) estesa in una serie di episodi che si ispirano a fatti di cronaca per la maggior parte inquadrabili in manifestazioni razziste e xenofobobe le quali suscitavano la mia indignazione in quanto italiano e artista (...) 
Entro nel dettaglio con pedanteria minuziosa "si tratta di un racconto che si dispiega,gioca l'iperbole,la creazione fantastica,surreale,inverosimile ad una precisa finalità,riportare il lettore alla cronaca (la stessa che mi ispira) farlo riflettere ed al contempo anticipare tutta una serie di eventi se possibile disinnescandoli e faccio un esempio citando uno degli episodi,quello dove la "trota" con una banda di amici raggiunge Roma per far saltare in aria la placca in marmo che celebra la "Breccia di Porta Pia" uno degli eventi cardini del Risorgimento,dell'unità d'Italia.
E poi riporto un episodio di cronaca recente accaduto a Villa Borghese nei giardini del Pincio e precisamente la distruzzione vandalica dei busti risorgimentali !
A sott'intendere che a tutta evidenza l'episodio,il racconto potrebbe averli dissuasi dal primo più importante obbiettivo,provocazione e in ogni caso fatto intuire al lettore informato che il seguito...che verrà!
Aggiungo che di solito la letteratura e l'immaginazione vengono ridicolizzati dalla inventiva di cui è capace la realtà (...) e che io con la mia pratica dilettantesca della letteratura ho come l'impressione di anticiparla,evocarla politicamente parlando (...) Il pc si blocca grazie alla "tempestività" del correttore e ne approfittiamo per mettere a punto certi verbi e i punti salienti delle mie dichiarazioni.
Esibisco inoltre la copertina in PDF della raccolta con la nota immagine della "Cappella Sistina" con Dio Umberto che concede con il dito nepotista la "vita" a Renzo Bossi e indico la prefazione in cui si dice chiaramente che si tratta di satira "una risata vi seppellirà " di fantasia etc,
Ecco che l'interrogatorio subisce un momento di confusione,credevano di dover stendere una relazione intorno a degli articoli e invece si trovano catapultati nella letteratura,in certe sue forme sperimentali,anarchiche e illuminate da una sola regola " non ci sono regole e seppure c'è nessuno sà quale sia ne dove abiti ! "
Risparmio loro la "tiritera" sulla libertà di espressione sancita nella Costituzione ed ogni connotazione politica e non manco di far presente la mia identità di artista (cosa su cui sono molto informati) e di come mi sono ispirato al Surrealismo e al Dadaismo per concepire il percorso letterario del "diario segreto"
Insomma ci è voluto un bel po di tempo per stendere correttamente il verbale d'interrogatorio che a fine seduta avrei dovuto firmare.
Ho consegnato la fotocopia di un documento che testimonia l'iscrizione del "diario segreto" nell'albo delle opere letterarie a Parigi e l'avvocato ha precisato che si tratta di una specie di SIAE francese (...)
Dopo la firma del verbale veniamo congedati con amabilità e cortesia,mi chiedono se faro una cronaca dell'interrogatorio,mostrando in tal modo di conoscermi bene,e mi affiora il sospetto che abbiano cercato di farmi ammettere qualcosa che possa essere utilizzato contro di me,la qual cosa è ovvia certo,mi fossi fatto sfuggire che ho scritto degli articoli mi sarei cacciato in un bel pasticcio (...) 
Uscendo dal palazzo mi rendo conto che sul mio caso viene esercitata una certa indubbia pressione.
Hanno scelto me "l'Ulisse" il signor nessuno per dare una lezione al web,l'icona per eccellenza del bamboccione figlio del nepotismo politico la si deve in qualche modo proteggere (...) cosicche la dinastia potrà crescere robusta e intoccabile!

Una indiscrezione riportatami dice che la "trota" si è armata di un pennarello rosso per sottolineare i paragrafi da incriminare,da denunciare ma che alla fine tutto il diario era diventato rosso e illegibile,con un gesto di stizza tipica del leghista che vede cento comunisti tutti assieme lo avrebbe passato al suo legale ingiungendogli parentoriamente "...senta faccia lei tanto..."
Il "diario segreto" lo ha letto e bene sia Renzo e in una certa misura anche il padre che è uno che s'incazza di rado ma quando cio avviene...

Il fatto è che alcuni episodi e paragrafi toccano la famiglia,quella che non si tocca mai (...) o perlomeno la loro,quella del Premier invece (...) la faccenda sarebbe divenuta una questione personale,molto emotiva e coinvolgente.
Adesso non resta che aspettare,una lunga attesa,potrebbe anche accadere che il giudice ritenga la querela non ammissibile e la rigetti o chesso una archiviazione...
Insomma sono aperte le scommesse,l'opzione favorita?
Impiccare la satira al lampione !
Faccio una constatazione infelice:un esimio rappresentante della "Padania felix" (e qualche zelante comprimario) quella che non c'è ma che vuole esserci,secessionista,surreale, grottesca,pericolosamente sovversiva dei valori alla base della convivenza civile,una satira all'incontrario,vuole godere del privilegio di essere la sola manifestazione "umoristica" del paese!

lunedì 21 giugno 2010

3 eroi del Risorgimento abbattuti al Pincio,la "trota" e il "diario segreto di Michel Abbatangelo

Esito esami della "trota"
 Solo la settimana scorsa al Pincio (Villa Borghese) una strage di sculture e busti...e sapendo che nello stesso parco vi erano delle statue,dei busti risogimentali mi ero ripromesso di scrivere un nuovo episodio della saga sulla "trota" il diario segreto di Renzo Bossi Junior (la cronaca lo ispira da vicino...)  un episodio in più da aggiungere alla barbarie a cui assiste quotidianamente il paese tra perplessità e sconcerto,stupore;persino,ci si chiede "ma come è possibile ? " e invece accade ben oltre la più fosca e allucinata delle immaginazioni,le parole,le provocazioni si traducono in azioni e le stesse devastano i simboli dell'identità nazionale,le raccoglie una truppa marginale di sfigati sessualmente alienati,in libera uscita e attraverso questo vile protagonismo "eroico" ampiamente mediatizzato (...) crede di poter nutrire di autenticità il proprio slancio,pulsione alla trasgressione precipitando nell'equivoco di scambiare la Bestialità per l'Animalità,l'Eros !
Tra  le altre cose: assurdo pensare,credere che si sia realizzata una fusione tra estrema destra nazionalista e quella secessionista?
Volevo scriverlo nella dinamica nota del "diario" anticipare gli avvenimenti sperando al contempo in un certo senso di disinnescarli e certo anche denunciarli,putroppo la letteratura viene sempre dopo i fatti e raramente li...anticipa;siamo al cospetto di un clima,una patologia quella installatasi nelle marginalità metropolitane? 

No del villaggio padano e ben oltre  (sic!)  sapete quella nazione cosi insulsa che non c'è ma che gode di una minoranza starnazzante che spintona scompostamente isterica e ad alta voce reclama un posto alla tavola,al banchetto del potente (...) come se al banchetto luculliano,trimalcionesco della " Roma-ladrona-fatti-più-in-là-che-ci-siamo-anche-noi " già non partecipassero animati da una rapacità e un appetito a prova d'immaginazione.
Il paradosso vuole che io sia stato denunciato,querelato dalla "trota",per l'infondatezza certo delle mie asserzioni espresse stilisticamente alla voce satira (...) impastata di surrealtà,di iperbole,fantasia e grottesco... ma anche perchè esse sono assolutamente prive di riscontro e al che,voi stessi potete constatare e molti lo hanno fatto (...) che per quanto fantasioso e allucinato sia il racconto esso non manca di un tragico realismo che il nostro amaro quotidiano giorno dopo giorno distilla a dosi omeopatiche come ebbe a dire Umberto Eco.
La controprova sono i busti risorgimentali abbattuti al Pincio,un atto di teppismo con una precisa connotazione politica e non addebitabile all'autolesionismo gratuito di una qualche marginalità di passaggio al parco come cercheranno di far credere,patetico infine il grido del municipio e del sindaco che brilla per la sua totale assenza di produzione e comunicazione etico culturale come se la città non fosse la capitale di uno stato,di una nazione ma qualcosa poco più in là di una sterminata bidonville!
A metà settimana saro a Verese,alla procura della Repubblica per essere interrogato il relazione all'attentato "all'onore" di Renzo Bossi il quale si fà premura (bontà sua) di affermare nella querela che non ha mai svolto attività "politica" ...al che i più informati,leggasi perfidi rammenteranno quando al
  Salone del Libro di Torino
(...) a cui si era autoinvitato per celebrare la recente elezione al Consiglio regionale della Lombardia (...) alla precisa domanda dell'intervistatrice "perchè è stato bocciato 3 volte ? " replico:" gli impegni politici mi hanno distratto dagli studi..." conclusione inevitabile:papa Umberto ad un preciso  certo momento della sua vita...coniugale si distrasse per un attimo, forse pensando a
Luisa Corna!



Gianicolo, abbattutti i busti degli eroi
Clic sulla foto per accedere alla galleria fotografica
Dal Pincio al Gianicolo: non si ferma lo scempio dei busti. Dopo l'atto vandalico dei 15 a villa Borghese, sabato notte ne sono stati abbattuti tre di eroi del Risorgimento sull'ottavo colle romano. Due, tra i quali quello del patriota Gaetano Sacchi, sono stati scaraventati sui sampietrini con tutto il piedistallo, estirpato invece dalla base il busto di Bartolomeo Filipperi e lasciato sui giardini di piazza Garibaldi, a pochi passi dall'ospedale Bambino Gesù.

lunedì 17 maggio 2010

Lo spot della Lega Nord sulla "sicurezza" Lo stupro paga sopratutto chi se ne serve!




Provero a interpretare,decodificare questo spot e a far emergere i sensi,i messaggi nella dinamica della "persuasione occulta" che vengono giocati...

Comunicazione,persuasione occulta,verranno di notte,vengono sempre di notte in un momento in cui siete indifesi perchè noi non ci siamo,non siamo li a proteggervi (...) un che dell'estorsione,non potrete dormire tranquilli,peggio,viene sottintesa la minaccia dello stupro statisticamente negli annali della criminalità un fatto rarissimo,la comunicazione sottintende anche una grave minaccia al proprio eros,non solo il rischio di stupro mà anche una minaccia seria al proprio accesso alla felicità (...)

Ancora,la comunicazione si indirizza ad un ceto medio benestante,notoriamente residente in ville fuori dai centri abitati o residenziali,non alle persone che abitano in comunità come il condominio o condividono l'appartenenza ad un quartiere,sempre il carroccio dà la caccia al consenso proveniente dalla marginalizazione delle campagne e dei piccoli centri abitati,naturalmente pesca anche le sue prede nell'alienazione cittadina (...).
E noto che fatti di cronaca violenta legati ai furti in ville di organizzazioni criminali italiane e albanesi seminarono letteralmente il terrore in lombardia (se ben ricordo) la comunicazione vuole rievocare quei fatti facendoli emergere alla consapevolezza (inconscio collettivo) solleva l'attenzione su quell'eco sedimentatosi nella angoscia segreta del profondo,lo scopo è generare ansia a cui poi la Lega somministrerà un enfatico starnazzante isterico lenimento.

"temevo facessero male ai bambini" la semantica è quella del parlato,preso di pari passo da un fatto reale,un vero fatto di cronaca e principale terrore della madre,di qualunque madre,gran parte di questa comunicazione,persuasione occulta è mirata sul pubblico femminile (...) è il terrore dei terrori,negli annali della criminalià si registrano in mezzo secolo un numero di casi inferiori alle dita di una mano e  qualche decina di casi di minacce esplicite ai bambini.

Successivamente lo spot,la comunicazione rievoca nell'ascoltatore,nel pubblico una condizione di impotenza,di fragilità estrema e impossibilità a difendersi,viene continuamente sventolata in primo piano un arma la quale si riallaccia alla rievocazione del più classico video-games spara tutto (...) serve ad ampliare la misura della possibile offesa che potrebbe colpire lo spettatore,infatti negli "sparatutto" la strage non è semplicemente un massacro mà un olocausto!

Il messaggio è implicito,la civiltà che è in pericolo...tecnicamente per accendere l'immaginazione,per eccitare l'inconscio basta una scintilla,non c'è mica bisogno dei sottotitoli !

"Ci hanno preso i risparmi" vuole rievocare tutta una serie di paure,di terrori,semanticamente i risparmi non dovrebbero trovare collocazione il una abitazione o in una villa ma in una banca!

Va da sè che i maligni potrebbero pensare ai materassi del leghista...ipotesi plausibile vista la poca fiducia che hanno nelle banche,il fatto è che sono terrorizati,il secolo (liberista) che corre troppo lo sanno,non fà prigionieri!
Qui si vuole ancora per l'ennesima volta amplificare a massimo l'angoscia,il sentimento di insicurezza,la paura toccando tutte le corde dell'angoscia esistenziale..."hanno rovistato dappertutto " stà a significare certo che hanno cercato beni da rubare ma soppratutto per l'ennesima volta lo stupro,infatti la scena regina è sempre la camera da letto (...) e "rovistare" è sinonimo di frugare,nel profondo suona assieme allo scorrere della scena: violazione della propria personale intimità (...)

"Ci hanno rubato tutto " sottintende tutto,alquanto inverosimile quantunque si voglia accendere e presenziare,rievocare la paura del furto,dell'aggressione e lo stupro (di nuovo) della memoria del passato strettamente legata all'identità,stupro perchè la comunicazione passa per "ci hanno rubato l'anello di fidanzamento...",rievoca soppratutto nell'identità femminile la perdità della purezza e la conseguente marginalizazione che il clan,la famiglia applica alla vittima,qui la Lega si riallaccia surrettiziamente alla classica emarginazione legata ai delitti d'onore,sottinteso aiutaci a proteggerti altrimenti noi non ti proteggeremo dalla tua stessa famiglia...dopo!


Questa comunicazione,questo spot è stato concepito da un professionista del settore,qualcuno che ha capito bene qual'è l'audience su cui si esercita questa spregevole vigliacca campagna di proselitismo mediatico.
Fuor di dubbio che anima questa campagna una pulsione di dominio deliberatamente votata all'odio quale sentimento facilmente manipolabile e a costi irrisori (...) concedici la tua fiducia,paga il "pizzo" elettorale che noi ti proteggeremo,qualcosa di equiparabile al racket della comune criminalità!
Suppongo che decine di emittenti l'abbiano trasmesso,quello che è certo è che c'è una accesa similitudine con la comunicazione neaonazista e vi rammento Forza Nuova la quale del terrore dello stupro fà uno dei suoi cardini comunicativi. 
Curiosa coincidenza non vi pare? 
Poi se date una occhiata a certe note di Goebels allora avete capito tutto.



Stamattina in meno di un ora la claque isterica e starnazzante di estrema destra presente in OKNOtizie si è gettata su questo post,poca discussione e il solito trolleggio disincantato (...) pero una cosa non hanno mancato di farla:hanno rilanciato lo spot motivandolo come giusto e chiarificatore di un certo stato di cose (...) rifiutando la pur minima constatazione attinente alle dinamiche dello stesso,cioè la persuasione occulta celata in questa spregevole insulsa diabolica comunicazione che incita all'odio razziale criminalizando surrettiziamente gli "stranieri".

Economia dello stupro e della razza

Gli stupri rappresentano uno degli argomenti che vengono utilizzati per motivare il razzismo della nostra società. Nessuna cura per le donne stuprate se non sono funzionali alla politica, a chiunque. Nessuna cura per le loro reali esigenze o per le esigenze dei cittadini e delle cittadine


Il 10% degli stupri nel paese sono attribuibili alla Lega Nord,ecco perchè....gli altarini svelati della Padania Felix

 Non più del 10% degli stupri commessi in Italia sono attribuibili a stranieri. Lo stima l'Istat. Secondo l'istituto di statistica, il 69% degli stupri sono opera di partner, mariti o fidanzati; solo il 6% sono opera di estranei. Se anche considerasse che di questi autori estranei il 50% sono immigrati, si arriverebbe al 3% degli stupri, ha sottolineato Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell'Istat.


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